Quello che ha reso Bonaventura un brand ed uno stile di vita a mio avviso risiede nelle caratteristiche e nei difetti della squadra ma soprattutto degli uomini che componevano la rosa in questi anni.
Nel periodo tra l'addio dei grandi vecchi e l'arrivo di Bonaventura abbiamo affidato la squadra a ragazzi e soggetti che, vuoi per motivi culturali, vuoi per motivi generazionali, mostravano un'inequivocabile mancanza di rispetto per quel protocollo Milan fatto di persone e uomini per bene e facce pulite, rigorosissimi a Milanello, risorsa che chiunque abbia vissuto quello spogliatoio vincente fa notare come essenziale.
Boateng, Robinho, lo stesso Faraone (che sembra un ragazzo troppo squisito e quindi per questo debole), Muntari, Abate, Antonini, Poli, Destro, Essien, Rami, Zapata, Mexes, Taarabt, Constant, Emanuelson, ovviamente Balotelli: tutte fattispecie di giocatori e/o ragazzi dal quoziente intellettivo sospetto quando proprio non palesemente sotto media, in campo e/o fuori dal campo, per le più svariate ragioni e non necessariamente per colpa loro.
Facce toste, tagli di capelli borderline, balletti, approccio al gioco scanzonato, scorrettezze, falli stupidi, dichiarazioni inutili, polemiche, amore per la maglia interlocutorio (eufemismo).
Giocatori che richiedevano un enorme sforzo per affezionarsi a loro, capitanati dal simbolo di quell'incapacità di rappresentare i valori del Milan e chiaramente dal mio punto di vista il peggior capitano possibile di questa squadra, scelto chiaramente per i suoi occhi azzurri e non per il minimo motivo tecnico-umano.
Con la trafila inaccettabile di soggetti che hanno indossato quella fascia l'anno scorso dopo il suo infortunio.
Innescandosi in questo contesto, ecco perché Bonaventura è un marchio di fabbrica ed è entrato nel cuore dei tifosi persino più dei suoi meriti: faccia pulita, dichiarazioni almeno sopra la media quando non proprio intelligenti, serietà e non coinvolgimento in scandali o sciocchezze, impegno, applicazione, ambizione. E lettura del gioco ed IQ duttile in campo.
Tutto quello che avevamo perso e che ci sembra di nuovo un valore in Jack. Di un filone a cui francamente non rinuncerei, perché se il Bertolacci uomo ha quello stesso profilo, sono più gratificato o comunque meno incazzato nel mettergli 5 milioni di troppo nell'offerta di acquisto.