La Boldrini:"Senza migranti non andiamo avanti. Pagheranno pensioni"

La Boldrini:"Senza migranti non andiamo avanti. Pagheranno pensioni"

Laura Boldrini, intervenuta nel corso della giornata mondiale del migrante, ha continuato con la sua linea rincarando addirittura la dose:"C'è chi vuole costruire muri, ma questo non è in linea con i principi della nostra costituzione e dei trattati europei. Inoltre, i migranti che lavorano e pagano le tasse rappresentano una cosa nell'interesse della nostra nazione, sotto il profilo economico e demografico. Se non ci fossero i migranti, come dicono importanti ricerche, nessuno potrebbe garantire le future pensioni. E le donne migranti che lavorano nelle nostre case, permettono alle donne di lavorare e di mandare avanti la famiglia".

non dico che sia l'unico modo per garantire le pensioni future, ma il ragionamento sta in piedi

Peccato soltanto che i migranti che in teoria vanno a far parte del tessuto sociale di un paese non corrispondono coi profughi e clandestini che sbarcano incessantemente a Lampedusa.

juventino ha scritto:

Peccato soltanto che i migranti che in teoria vanno a far parte del tessuto sociale di un paese non corrispondono coi profughi e clandestini che sbarcano incessantemente a Lampedusa.

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e chi parlava di profughi e clandestini?

sette ha scritto:

e chi parlava di profughi e clandestini?

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Te no, la Boldrini molto probabilmente intendeva anche questi.

La Boldrini arma la mano dei violenti ogni volta che apre bocca. Prima o poi avrà ció che merita, spero.

Persona che non è nemmeno degna di essere commentata..vive in una realtà parallela, cosa vuoi spiegarle? Sarebbe come parlare con il muro

Il discorso dei migranti utili alla nazione ormai è obsoleto e del tutto falso...

i migranti sono utili solo a una parte della classe imprenditoriale per creare concorrenza al ribasso sul reddito a discapito delle manovalanze italiane, pertanto la cosa alla lunga è controproducente, aumentando le disparità sociali e la disoccupazione.
Dal punto di vista dell'impatto demografico, ormai anche questo è un modo di ragionare obsoleto, in realtà se calasse drasticamente, il numero della popolazione italiana, come del resto stà già naturalmente accadendo, vi sarebbe un grande impatto sociale e ambientale che alzerebbe a dismisura il benessere medio, questo lo dicono studi economici, diverremmo una sorta di paesi "scandinavi", ma con tutto un altro impatto culturale e storico.

Il vero problema nell'immediato sarebbero in effetti il peso delle pensioni, ma questo sarebbe solo rimandato, visto che la crescita demografica non può essere eterna, anzi il problema sarebbe molto meglio averlo prima, quando il paese ha ancora qualche avanzo dei vecchi risparmi.

Comunque andando nel pratico, io conosc o moltissime italiane che campavano facendo le baby sitter o le donne delle pulizie, nessuna di queste trova più lavoro, ditemi voi...

vado controcorrente, secondo me ha ragione. Mi sono informato su come fare per poter chiedere un visto lavorativo per l'Australia. Sentite bene. Devo far tradurre tutti i documenti dell'universita' in inglese a mie spese (certificati di laurea, elenco esami sostenuti ecc.) inviare le traduzioni con i diplomi originali a mie spese in Australia dove vengono validati, registrati e rimandati indietro. Poi si paga una cifra di circa 500 euro e si viene messi in un elenco statale di professionisti ricercati (ingegneri, medici ecc). Se una delle loro aziende ha bisogno, chiamano loro da quell'elenco. Se si mettesse in piedi un sistema del genere, non avrei problemi ad importare medici e ingegneri dallo Zimbabwe (per quanto ridicolo sia questo concetto visto che i nostri ingegneri e medici non riescono a trovare lavoro). Purtroppo pero' la Boldrini non e' in grado di capire quali sono le conseguenze catastrofiche di una immigrazione incontrollata di enormi masse di persone. Sul piano strettamente politico, non si venisse a dire che la insultiamo, e' certamente il peggior presidente (declinato rigorosamente al maschile) della camera della storia della repubblica.

Marilson ha scritto:

vado controcorrente, secondo me ha ragione. Mi sono informato su come fare per poter chiedere un visto lavorativo per l'Australia. Sentite bene. Devo far tradurre tutti i documenti dell'universita' in inglese a mie spese (certificati di laurea, elenco esami sostenuti ecc.) inviare le traduzioni con i diplomi originali a mie spese in Australia dove vengono validati, registrati e rimandati indietro. Poi si paga una cifra di circa 500 euro e si viene messi in un elenco statale di professionisti ricercati (ingegneri, medici ecc). Se una delle loro aziende ha bisogno, chiamano loro da quell'elenco. Se si mettesse in piedi un sistema del genere, non avrei problemi ad importare medici e ingegneri dallo Zimbabwe (per quanto ridicolo sia questo concetto visto che i nostri ingegneri e medici non riescono a trovare lavoro). Purtroppo pero' la Boldrini non e' in grado di capire quali sono le conseguenze catastrofiche di una immigrazione incontrollata di enormi masse di persone. Sul piano strettamente politico, non si venisse a dire che la insultiamo, e' certamente il peggior presidente (declinato rigorosamente al maschile) della camera della storia della repubblica.

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Comunque facile prendersela con la Boldrini, che alla fine è solo più sincera a portare avanti le proprie idee,
ricordiamoci che ogni governo di qualsiasi bandiera ha avvallato questo immigrazione e nessuno ha messo dei veri paletti,
nemmeno la Bossi Fini lo era.

Io apprezzo in pieno il tuo pensiero sul far entrare i cervelli stranieri, lo fanno tutte le nazioni più avanzate, in USA gli scienziati stranieri sono probabilmente di più di quelli nativi (anche perchè hanno poca materia prima

Addirittura mi spingo anche più avanti, per me può entrare chiunque, anche un lavavetri,
basta che dimostri di trasferirsi da noi perchè affascinato dalla nostra cultura e totalmente intenzionato a integrarsi...
come dimostrarlo? deve sapere già l'Italiano, la nostra storia recente e passata, non deve inviare soldi al suo paese, se ha famiglia si deve trasferire con essa e rinunciare immediatamente alla sua cittadinanza originale.