Da una parte è solamente un'estensione di differenziazioni di genere già esistenti, come dottore/dottoressa, maestro/maestra, professore/professoressa, per cui la Crusca ha considerato applicabile il cambiamento.
Da sottolineare però che la Crusca od altri istituti solitamente applicano cambiamenti che sono ormai già avvenuti nella lingua parlata, come i neologismi, gli inglesismi. In casi rari prende iniziative autonome, come nel caso dell'articolo GLI pneumatici. In questo caso invece obbedisce ad un volere politico. Per cui vale il paragone con Orwell. E' un cambiamento dettato, una dittatura.
Altra considerazione è l'Eufonia. A me, ma penso la maggioranza, questi nuovi termini suonano cacofonici. La Crusca in questo senso va controcorrente, dacchè l'evoluzione linguistica ha sempre seguito regole eufoniche.
Ma non è solo opera della Boldrini, lei è solo un ambasciatore di un'istanza che è globale, globalista. E l'accettazione di tali termini è già diffusa nei media e negli altri partiti. Per es. il FattoQ. usa addirittura il termine assessora. Gli esponenti del m5s idem usano ministra ecc. Anche in Forza Italia. In Mediaset. Anche in post di Fratelli d'Italia ho letto sindaca. Etc....