La BAE Systems sponsor principale del Gay Pride 2019

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Quindi la soluzione sarebbe prendere un provvedimento di melma ad una situazione già tragica.
Invece far andare le cose come devono,no sia mai eh.
Il popolino deve essere all'oscuro e ignaro di tutto.

non ti seguo. forse perchè sono laureato :)

comunque mi farebbe piacere se qualcuno riuscisse a far andare loe cose come devono guarda... se solo qualcuno fosse capace.

la discussione è molto interessante e me la sono letta tutta, non capendo tutto ma buona parte delle vostre idee. però ragazzi quando date agli altri dei saccentoni e poi rispondete così.... be fate ridere.

"il saggio è chi sa di non sapere" e poi sembra di sentir parlare dio in terra.
 

juventino

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ma infatti ho detto un minimo di cultura. non una laurea.

e poi aggiungo che questa crociata contro i laureati non la capisco. spesso la sento e mi sembra invidia sinceramente.
lo vedo anche io che il laureato non è per forza intelligente e colto, ma non è neanche per forza ignorante e saccente. il fatto che una percentuale più alta di laureati possa sembrare saccente dipende dal fatto che una percentuale più alta di laureati può dare ordini a non laureati. che magari poi si rifanno a casa con mogli e figli

io sono laureato ma non mi ci metto neanche a contraddirvi in certi argomenti perchè non ne ho le conoscenze. come vedi mica tutti sono saccentoni

Ci mancherebbe, diciamo che si prende la laurea e i laureati per fare un esempio (a me mancano un paio di esami, quindi mi ci metto in mezzo amche io).
Il punto è che non esiste oggettivamente un modo per stabilire chi ha diritto a votare e chi no, almeno senza che esso non venga distorto dall’alto.
 
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Ci mancherebbe, diciamo che si prende la laurea e i laureati per fare un esempio (a me mancano un paio di esami, quindi mi ci metto in mezzo amche io).
Il punto è che non esiste oggettivamente un modo per stabilire chi ha diritto a votare e chi no, almeno senza che esso non venga distorto dall’alto.

non esiste, ma così ad occhio e croce io mi fiderei più di una tua opinione piuttosto di quella di un contadino montanaro di 90 anni...
 

gabri65

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ma infatti ho detto un minimo di cultura. non una laurea.

e poi aggiungo che questa crociata contro i laureati non la capisco. spesso la sento e mi sembra invidia sinceramente.
lo vedo anche io che il laureato non è per forza intelligente e colto, ma non è neanche per forza ignorante e saccente. il fatto che una percentuale più alta di laureati possa sembrare saccente dipende dal fatto che una percentuale più alta di laureati può dare ordini a non laureati. che magari poi si rifanno a casa con mogli e figli

io sono laureato ma non mi ci metto neanche a contraddirvi in certi argomenti perchè non ne ho le conoscenze. come vedi mica tutti sono saccentoni

Rispondo io, perché ho scritto anch'io qualcosa. Mi scuso se è sembrata una crociata contro i laureati. Assolutamente no, e come ripeto, sto cercando di laurearmi anch'io, non sono invidioso, ci mancherebbe. L'accusa è contro il sistema ed il metodo.

Ti faccio un esempio che riguarda il mio lavoro. Purtroppo è un'esempio puntuale, e magari incomprensibile.

L'università dovrebbe servire a preparare a dovere, e dare i migliori insegnamenti. Purtroppo, come ho specificato, è invece solo un bagaglio di nozioni molte volte sconnesse. Una volta, normalmente, il ragazzo, laureato o no, entrava nel mondo del lavoro e doveva quasi ricominciare da zero, apprendendo da gente con più esperienza di lui. Adesso non esiste più, e a me è stato detto a chiare lettere che adesso l'ingegnere, ad esempio, non deve più progettare, ma fare il manager. La fase di accostamento al lavoro operativo viene saltato. Ragioni? Non pervenute. Come fa a fare adeguatamente il manager se non ha esperienza sul campo e deve prendere decisioni corrette? Ai miei tempi, il manager (termine che odio) o il capo lo faceva quello con più esperienza, magari se laureato meglio. Non è più così, ed infatti stiamo assistendo all'implosione della nostra capacità produttiva, con aziende che scompaiono, sì, magari per ragioni di economia globale, ma anche perché non vengono più creati prodotti di qualità, efficienti e dotati di solida conoscenza. Qaunte volte si dice "eh, ma prima le cose funzionavano meglio". L'azienda dove lavoro io è stata distrutta da questa mentalità. Prima riusciva a sostentarsi perché produceva pochi macchinari ma fatti bene, adesso non facciamo più un'accidente, guarda caso nei posti di rilievo ci sta gente che non ha mai preso un cacciavite in mano. Poi subentra l'arroganza, come ho scritto, perché una volta in un posto di comando si tende a ragionare di testa propria invece che farsi consigliare da chi ne sa più di te, in maniera ovvia. Hai voglia a sapere risolvere integrali tripli, non serve a niente, ci sono i computer.

Manca la conoscenza umile e fatta di cuore, passione ed esperienza. E soprattutto di persone che credono nel proprio lavoro invece che nella scrivania con telefono e fogli excel.

PS siamo andati OT alla grande, anche per colpa mia.
 
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Rispondo io, perché ho scritto anch'io qualcosa. Mi scuso se è sembrata una crociata contro i laureati. Assolutamente no, e come ripeto, sto cercando di laurearmi anch'io, non sono invidioso, ci mancherebbe. L'accusa è contro il sistema ed il metodo.

Ti faccio un esempio che riguarda il mio lavoro. Purtroppo è un'esempio puntuale, e magari incomprensibile.

L'università dovrebbe servire a preparare a dovere, e dare i migliori insegnamenti. Purtroppo, come ho specificato, è invece solo un bagaglio di nozioni molte volte sconnesse. Una volta, normalmente, il ragazzo, laureato o no, entrava nel mondo del lavoro e doveva quasi ricominciare da zero, apprendendo da gente con più esperienza di lui. Adesso non esiste più, e a me è stato detto a chiare lettere che adesso l'ingegnere, ad esempio, non deve più progettare, ma fare il manager. La fase di accostamento al lavoro operativo viene saltato. Ragioni? Non pervenute. Come fa a fare adeguatamente il manager se non ha esperienza sul campo e deve prendere decisioni corrette? Ai miei tempi, il manager (termine che odio) o il capo lo faceva quello con più esperienza, magari se laureato meglio. Non è più così, ed infatti stiamo assistendo all'implosione della nostra capacità produttiva, con aziende che scompaiono, sì, magari per ragioni di economia globale, ma anche perché non vengono più creati prodotti di qualità, efficienti e dotati di solida conoscenza. Qaunte volte si dice "eh, ma prima le cose funzionavano meglio". L'azienda dove lavoro io è stata distrutta da questa mentalità. Prima riusciva a sostentarsi perché produceva pochi macchinari ma fatti bene, adesso non facciamo più un'accidente, guarda caso nei posti di rilievo ci sta gente che non ha mai preso un cacciavite in mano. Poi subentra l'arroganza, come ho scritto, perché una volta in un posto di comando si tende a ragionare di testa propria invece che farsi consigliare da chi ne sa più di te, in maniera ovvia. Hai voglia a sapere risolvere integrali tripli, non serve a niente, ci sono i computer.

Manca la conoscenza umile e fatta di cuore, passione ed esperienza. E soprattutto di persone che credono nel proprio lavoro invece che nella scrivania con telefono e fogli excel.

PS siamo andati OT alla grande, anche per colpa mia.

nessun problema, lo vedo anche io che parecchi laureati sono saccenti, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.

io uscito dall'università non sapevo fare un tubo, e mi vergognavo di questo. avevoed ho ancora un profilo molto basso anche con meccanici ed operai (io sono ingegnere meccanico). però mi rendo conto che anche in queste categorie ci sono sapientoni che ti vogliono spiegare cose con fare non proprio consono, ed a volte proprio dicono stupidate...

io lavoro e vado avanti... da me invece penso sia il contrario. comandano dinosauri con metodi neanche antichi, ma preistorici. gente che per progettare usa bazooka per uccidere mosche, che non ha neanche ideadicosa sia un dimensionamento... fai x10 che va sempre bene. ma ormai con iconcetti che sono sempre più spinti non basta più questo modo di ragionare.
in germania invece.. come dici tu. ragazzi di 25 anni che cambiano ogni 6 mesi che devono prendere decisioni... bahhhhh

tu quanti anni hai?
 

gabri65

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nessun problema, lo vedo anche io che parecchi laureati sono saccenti, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.

io uscito dall'università non sapevo fare un tubo, e mi vergognavo di questo. avevoed ho ancora un profilo molto basso anche con meccanici ed operai (io sono ingegnere meccanico). però mi rendo conto che anche in queste categorie ci sono sapientoni che ti vogliono spiegare cose con fare non proprio consono, ed a volte proprio dicono stupidate...

io lavoro e vado avanti... da me invece penso sia il contrario. comandano dinosauri con metodi neanche antichi, ma preistorici. gente che per progettare usa bazooka per uccidere mosche, che non ha neanche ideadicosa sia un dimensionamento... fai x10 che va sempre bene. ma ormai con iconcetti che sono sempre più spinti non basta più questo modo di ragionare.
in germania invece.. come dici tu. ragazzi di 25 anni che cambiano ogni 6 mesi che devono prendere decisioni... bahhhhh

tu quanti anni hai?

Non fare il furbo, sai benissimo quanti anni ho ;)

Comunque queste cose le dicevo pari pari anche 15 anni fa. Certo che non si fa di tutta l'erba un fascio, ma è impossibile non andare per generalizzazioni. E certo, esistono anche codesti casi limiti dall'altra parte. Ma onestamente, a me sembra che stiamo andando verso un peggioramento delle cose. Poi come ti ripeto, non è un fatto di laurea o no, è il sistema che non va bene. Addirittura, a ben vedere, e con punti di vista più focalizzati, mi viene da cambiare totalmente il senso del discorso, annullare i post, e parlare di pura meritocrazia, lasciando perdere i laureati o qualsivoglia titolo di studio. Poi adesso sono influenzato dal post che mi ha fatto un tizio in un'altro thread, che si ricollega a questo discorso.

A me fa solo dispiacere aver vissuto un periodo (fortunato) del mio lavoro dove veniva apprezzato il sacrificio, la passione e la dedizione, che generava conoscenza anche molto superiore, proprio in termini tecnici, non empirici, rispetto a quella scolastica. Mi sono trovato a studiare cose che nemmeno vengono sfiorate all'università, e che adesso vengono buttate nel cesso in nome della logica clientelare o del capriccio senza senso dei suddetti managers o altri personaggi ben lungi dalla professionalità. Vedo produrre da incapaci autentiche ciofeche, che passano per grandi opere, e che regolarmente provocano più problemi che soddisfazioni. Ma questo è un mio problema, e non lo voglio scaricare qui nel forum.

Come ti ho detto, purtroppo siamo OT, magari ne riparliamo in altra sede. Poi adesso è tardissimo. :)
 

FiglioDelDioOdino

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Non è la prima volta che la BAE sponsorizza un gay-pride. Nel loro sito si legge che assumeranno volentieri gay e trans, che tradotto vuol dire un'affirmative action a loro favore, ovvero selezione del personale non per merito ma a seconda dell'"orientamento sessuale". E' una discriminazione bella e buona mascherata di buonismo.

 
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