L’accordo di Malta è un flop: nessun paese europeo aderisce

Mille e una notte ha scritto:

Probabilmente si farebbe prima ad accordarsi con i paesi africani per i rimprati che non la redistribuzione con gli europei. Comunque alla faccia della comunità internazionale etc, qua mi sembra che le politiche siano sempre più "individuali" intese come stato, non solo gli USA che con Trump mi pare si siano aggravate notevolmente (addirittura ha piazzato i dazi sui formaggi all alleato Italia?!).
La fregatura è che così mi sembra ci perderanno tutti nel lungo periodo (=quando chi è attualmente in vita non vi sarà); se l Italia da sola non è in grado di gestire il fenomeno migratorio, alla lunga ci perderanno anche gli altri stati europei.
L impressione è che si imposti la politica per ottenere un "numerino" oggi, anziché un investimento per domani. La "colpa" potrebbe anche essere dell elettorato di qualunque nazione, che vuole i "fatti" e i "risultati". Quale candidato politico si presenterebbe mai al popolo dicendo "se vincerò io, vi prometto 5 anni di investimenti. Non vi darò un bel niente nell immediato".
Ora, io non so come funzioni in politica, ma perfino nel nostro individuale, minuscolo caso siamo abituati che per ottenere risultati servono anni.
In questo senso neanche i media aiutano, quei media che tirano fuori gli zero virgola dopo 6 mesi.

Clicca per allargare...

sunburn ha scritto:

Grazie per la fiducia...
Scherzi a parte, hai ragione, mi son dimenticato di citarla: UNHCR, che parla di circa 70mila sbarchi nel Mediterraneo tra gennaio e settembre. I dati sugli sbarchi in Italia(7000/7500) coincidono sostanzialmente con quelli riportati dal cruscotto statistico del Ministero.

Clicca per allargare...

Clarenzio ha scritto:

Eh appunto, immaginavo citassi quel dato che è vero, ma riguarda comunque il 2019 (governo Giallo-verde).
Nel triennio precedente l'Italia e la Grecia hanno accolto il 90% (vado a memoria, ma più o meno siamo lì) degli sbarchi.
La differenza sostanziale è che ora la Spagna si è presa l'enorme fetta di migranti che arrivavano da noi, ma il problema esisteva prima ed esiste tutt'ora.

Clicca per allargare...

gabri65 ha scritto:

Un modo di fare ormai entrato nel quotidiano, e a tutti i livelli, quando si tratta di gestire qualcosa.

Come da me, nel mio lavoro. Chi comanda, i managers, mettono toppe e mirano alla performance nell'immediato, anche a costo di fare autentici disastri e dilapidare risorse, lasciando poi le macerie. Interventi non strutturali e che mascherano lo schifo che c'è dietro. L'importante è dimostrare al proprio capo che sei stato un ganzo. Tanto poi vengono promossi proprio grazie a questi risultati temporanei e fittizi. Dopodichè se ne vanno ad incarico superiore con lauti aumenti di stipendio ed onorificenze, lasciando una situazione sempre più degradata a chi verrà dopo di loro.

Una corsa al massacro dove ci rimettono tutti alla lunga, tranne loro.

Cose ormai già viste in ogni dove, gestione aziende, compagnie, beni comuni, etc etc.

Clicca per allargare...