O Animal
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Riflessioni per chi non si annoia ed è accecato dall'amore per Kakà
La confusione tattica
Da sempre il numero 10 è per il giocatore più fantasioso, di creatività e capace di cambiare l'equilibrio generale con una giocata "geniale".
Negli anni '70 giocatori come Rivera e Mazzola, grazie alla loro tecnica e visione di gioco, giocavano come mezz'ale di centrocampo, Crujff invece occupava un ruolo dietro alle punte.
Negli anni '80 passando al 4-4-2 il numero 10 divenne la seconda punta, vedi Platini, Zico, Maradona.
Negli anni '90 giocatori come Baggio, Savicevic e Mancini spesso giocavano come seconde punte.
Dalla fine anni '90 giocatori come Boban, Zidane, Rui Costa, Del Piero, Totti e Kakà tornarono ad occupare una zona nella trequarti dietro alle due punte senza compiti difensivi.
Negli ultimi anni l'esigenza di rinfoltire il centrocampo ha comportato che i numeri 10 sono tornati ad occupare il ruolo della seconda punta, vedi Messi, Ronaldinho ma anche gli ex trequartisti puri come Totti e Del Piero.
Al Milan Allegri, usando un giocatore molto fisico e poco tecnico come Boateng, ha rimesso il numero 10 come mezz'ala per infoltire il centrocampo e allargare il gioco, permettendo un maggior spazio ai movimenti dei centrocampisti e degli attaccanti.
Berlusconi vuole imporre le due punte con il trequartista in stile fine anni '90 e si sta impuntando su un giocatore tecnico come Kakà.
Kakà non gioca in quel ruolo da 4 anni perchè nel calcio odierno quel ruolo non esiste e si predilige giocatori di tecnica e corsa da impiegare come mezz'ali o attaccanti, un trequartista sarebbe un uomo in meno in fase difensiva che non permetterebbe di giocare partite serene.
Problema ancor più grave di Kakà è che alla sua età i numeri 10 possono fare la differenza solo se impiegati in attacco o in squadre minori. Esempi?
L'età dei numeri 10
Pelé a 31 si è ritirato dalla Nazionale e ha vinto solo un campionato Paulista a 33 anni.
Rivera dopo i 31 anni non vinse più nulla se non un campionato a 36 anni giocando appena 13 partite
Cruijff a 31 anni si è ritirato dal grande calcio ed è andato a giocare in America.
Zico a 31 anni è tornato in Brasile.
Platini a 31 anni giocò la sua ultima stagione alla Juventus, disputando una stagione sottotono e ritirandosi rifiutando un arretramento tattico.
Maradona a 31 è andato a giocare al Siviglia.
Gullit a 31 anni è passato alla Sampdoria
Baggio a 31 anni iniziava la sua fallimentare esperienza all'Inter per poi passare al Bologna.
Boban a 30 anni ha vinto il suo ultimo scudetto e poi il suo gioco è fortemente calato.
Rui Costa a 30 anni ha vinto la sua ultima Champions e poi il suo gioco si è involuto.
Del Piero a 31 anni giocava come seconda punta in Serie B.
Totti a 29 si è trasformato in un centravanti.
Molti ignorano il fatto che Kakà abbia 31 anni e a quell'età nessuno dei sopracitati campioni occupava il ruolo di trequartista, o giocavano come seconde punte (con risultati non sempre eccellenti), o sono calati sensibilmente in gioco e risultati.
Mi piacerebbe essere smentito da Kakà, ma questa è storia.
La confusione tattica
Da sempre il numero 10 è per il giocatore più fantasioso, di creatività e capace di cambiare l'equilibrio generale con una giocata "geniale".
Negli anni '70 giocatori come Rivera e Mazzola, grazie alla loro tecnica e visione di gioco, giocavano come mezz'ale di centrocampo, Crujff invece occupava un ruolo dietro alle punte.
Negli anni '80 passando al 4-4-2 il numero 10 divenne la seconda punta, vedi Platini, Zico, Maradona.
Negli anni '90 giocatori come Baggio, Savicevic e Mancini spesso giocavano come seconde punte.
Dalla fine anni '90 giocatori come Boban, Zidane, Rui Costa, Del Piero, Totti e Kakà tornarono ad occupare una zona nella trequarti dietro alle due punte senza compiti difensivi.
Negli ultimi anni l'esigenza di rinfoltire il centrocampo ha comportato che i numeri 10 sono tornati ad occupare il ruolo della seconda punta, vedi Messi, Ronaldinho ma anche gli ex trequartisti puri come Totti e Del Piero.
Al Milan Allegri, usando un giocatore molto fisico e poco tecnico come Boateng, ha rimesso il numero 10 come mezz'ala per infoltire il centrocampo e allargare il gioco, permettendo un maggior spazio ai movimenti dei centrocampisti e degli attaccanti.
Berlusconi vuole imporre le due punte con il trequartista in stile fine anni '90 e si sta impuntando su un giocatore tecnico come Kakà.
Kakà non gioca in quel ruolo da 4 anni perchè nel calcio odierno quel ruolo non esiste e si predilige giocatori di tecnica e corsa da impiegare come mezz'ali o attaccanti, un trequartista sarebbe un uomo in meno in fase difensiva che non permetterebbe di giocare partite serene.
Problema ancor più grave di Kakà è che alla sua età i numeri 10 possono fare la differenza solo se impiegati in attacco o in squadre minori. Esempi?
L'età dei numeri 10
Pelé a 31 si è ritirato dalla Nazionale e ha vinto solo un campionato Paulista a 33 anni.
Rivera dopo i 31 anni non vinse più nulla se non un campionato a 36 anni giocando appena 13 partite
Cruijff a 31 anni si è ritirato dal grande calcio ed è andato a giocare in America.
Zico a 31 anni è tornato in Brasile.
Platini a 31 anni giocò la sua ultima stagione alla Juventus, disputando una stagione sottotono e ritirandosi rifiutando un arretramento tattico.
Maradona a 31 è andato a giocare al Siviglia.
Gullit a 31 anni è passato alla Sampdoria
Baggio a 31 anni iniziava la sua fallimentare esperienza all'Inter per poi passare al Bologna.
Boban a 30 anni ha vinto il suo ultimo scudetto e poi il suo gioco è fortemente calato.
Rui Costa a 30 anni ha vinto la sua ultima Champions e poi il suo gioco si è involuto.
Del Piero a 31 anni giocava come seconda punta in Serie B.
Totti a 29 si è trasformato in un centravanti.
Molti ignorano il fatto che Kakà abbia 31 anni e a quell'età nessuno dei sopracitati campioni occupava il ruolo di trequartista, o giocavano come seconde punte (con risultati non sempre eccellenti), o sono calati sensibilmente in gioco e risultati.
Mi piacerebbe essere smentito da Kakà, ma questa è storia.