Il Re dell'Est
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Scudetto 2006: udienza fissata il 17 giugno.
Il giorno 17 giugno 2014, presso la Corte d'Appello di Roma, si terrà l'udienza relativa all'azione giudiziaria che i legali bianconeri hanno presentato in data 10 febbraio 2012, avverso la decisione del TNAS di dichiararsi incompetente in merito al procedimento di annullamento dell'atto di assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter.
Per quanto riguarda invece il ricorso presentato al TAR dalla stessa Juventus a novembre 2011 (nel corso della stagione 2011/2012) per ottenere un risarcimento pari a 444M dalla FIGC, quest'ultimo è tutt'ora pendente e in attesa di fissazione della prima udienza.
La richiesta presentata dai legali della Juventus, è legata alla risarcibilità del "danno ingiusto, subito dall'illegittimo esercizio dell’attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla Figc nell’estate del 2006 e del 2011”.
L'enorme cifra richiesta, secondo la Juve, è motivata dal danno patrimoniale subito dal 2006 a oggi relativa a:
- l’inevitabile riduzione del fatturato ai mancati/ridotti introiti di diritti tv e sponsorizzazioni (a causa della retrocessione in B e dell’esclusione dalle Coppe per diversi anni);
- perdita di valore del marchio e del titolo quotato in Borsa;
- svalutazione del parco giocatori;
- il ritardo nella realizzazione del nuovo stadio di proprietà;
Dunque la pesantissima spada di damocle è tutt'ora pendente sulla testa della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che in caso di condanna rischierebbe il collasso.
Il giorno 17 giugno 2014, presso la Corte d'Appello di Roma, si terrà l'udienza relativa all'azione giudiziaria che i legali bianconeri hanno presentato in data 10 febbraio 2012, avverso la decisione del TNAS di dichiararsi incompetente in merito al procedimento di annullamento dell'atto di assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter.
Per quanto riguarda invece il ricorso presentato al TAR dalla stessa Juventus a novembre 2011 (nel corso della stagione 2011/2012) per ottenere un risarcimento pari a 444M dalla FIGC, quest'ultimo è tutt'ora pendente e in attesa di fissazione della prima udienza.
La richiesta presentata dai legali della Juventus, è legata alla risarcibilità del "danno ingiusto, subito dall'illegittimo esercizio dell’attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla Figc nell’estate del 2006 e del 2011”.
L'enorme cifra richiesta, secondo la Juve, è motivata dal danno patrimoniale subito dal 2006 a oggi relativa a:
- l’inevitabile riduzione del fatturato ai mancati/ridotti introiti di diritti tv e sponsorizzazioni (a causa della retrocessione in B e dell’esclusione dalle Coppe per diversi anni);
- perdita di valore del marchio e del titolo quotato in Borsa;
- svalutazione del parco giocatori;
- il ritardo nella realizzazione del nuovo stadio di proprietà;
Dunque la pesantissima spada di damocle è tutt'ora pendente sulla testa della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che in caso di condanna rischierebbe il collasso.