Juve, i bambini della prima elementare dell'anno prossimo...

Willy Wonka

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Prendendo spunto da una vignetta simpatica che ho trovato in rete, volevo condividere con voi questo pensiero: a settembre comincerà la prima elementare una generazione di bambini che non sa che lo scudetto in Italia può vincerlo anche un'altra squadra diversa dalla Juventus.
Come potranno approcciarsi al calcio questi bambini? Come si avvicineranno alla Serie A? Quali differenze vedete tra loro e voi, cresciuti in un contesto diverso?
 
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Posso parlare per me, e dire che essere milanista da vari decenni mi ha insegnato l'umiltà: 3 secondi posti dal 70-71 fino al 72-73 (fatal Verona inclusa), la stella solo 10 anni dopo il nono scudetto, e subito 2 retrocessioni in tre anni.....da piangere fino all'era Berlusconi dove comunque, nonostante tutto, non mi sono reso odioso come tifoso....io dico che la sofferenza aiuta a crescere, nel mio caso è stato così.....oggi tutta pappa pronta per i Dybala boys, ma speriamo che il trend cambi: li aiuterebbe a maturare...:asd:
 

juventino

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Secondo me sono discorsi che contano fino ad un certo punto: io ho cominciato a tifare e seguire Juve nel 1999, un periodo in cui la squadra aveva appena chiuso il ciclo di Lippi e si trovava decisamente in difficoltà. Le prime due stagioni che vissuto da tifoso furono molto dure: il primo anno scudetto perso all'ultima giornata nel pantano di Perugia e umiliazione in Coppa UEFA con il Celta Vigo (quelli un po' più grandicelli ricorderanno), mentre il secondo fuori praticamente subito in Champions e in campionato beffa incredibile contro la Roma, con Nakata che purga quasi a caso nella partita decisiva. Eppure nonostante le amarezze non mi è mai passato per la testa di cambiare squadra (e considerate che ho sempre vissuto praticamente in mezzo a romanisti), anche perché nella Juve giocavano i miei tre idoli assoluti da bambino: Del Piero, Zidane e Davids.
A mio avviso conta molto anche i giocatori che militano nei club per convincere i bambini a tifare (con me fu così).
 

DMZtheRockBear

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Secondo me sono discorsi che contano fino ad un certo punto: io ho cominciato a tifare e seguire Juve nel 1999, un periodo in cui la squadra aveva appena chiuso il ciclo di Lippi e si trovava decisamente in difficoltà. Le prime due stagioni che vissuto da tifoso furono molto dure: il primo anno scudetto perso all'ultima giornata nel pantano di Perugia e umiliazione in Coppa UEFA con il Celta Vigo (quelli un po' più grandicelli ricorderanno), mentre il secondo fuori praticamente subito in Champions e in campionato beffa incredibile contro la Roma, con Nakata che purga quasi a caso nella partita decisiva. Eppure nonostante le amarezze non mi è mai passato per la testa di cambiare squadra (e considerate che ho sempre vissuto praticamente in mezzo a romanisti), anche perché nella Juve giocavano i miei tre idoli assoluti da bambino: Del Piero, Zidane e Davids.
A mio avviso conta molto anche i giocatori che militano nei club per convincere i bambini a tifare (con me fu così).

Verissimo, sai quanti interisti ci sono "figli" del solo Ronaldo?
 

Pamparulez2

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La juve è la seconda squadra di tutte le città. La prima in tutte le città che non hanno squadre affermate. Vince, non giudico come mi limito al risultato, ormai da oltre un lustro. E aggiungo che con gli anni i genitori spingono meno i figli verso la propria squadra. Quindi... questa è una generazione di juventini.. figli della dybala mask e del tutto e subito. E la juve rappresenta il tutto e subito
 
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