DrHouse
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parto dal titolo:
quella dell'ItalJuve è un mantra che sta tanto a cuore ai tifosi bianconeri. personalmente, e come me tanti altri tifosi di qualsiasi altra squadra, in azzurro mai hanno fatto la differenza sull'appartenenza tra club.
che poi, è vero che nell'82 il blocco Juve era predominante, e che così pure nel 2006 c'era molto bianconero (ma nel 2006 c'era molto rossonero, molto giallorosso e anche molto rosanero, ma nessuno va a parlare di ItalPalermo)...
però è quantomeno fazioso e pretestuoso dire che quando in Nazionale c'è il blocco Juve si vince, quando non c'è si fanno figuracce...
Nel 2014 la mattina della decisiva Italia-Uruguay i bianconeri tutti a parlare di ItalJuve pronta a trascinare la Nazionale verso la gloria: finalmente, dopo alti e bassi, titolari insieme Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo e Marchisio e si va a volare. Poi a volare ci si è andati per davvero, ma col charter che ti ha riportato nel Vecchio Continente, e ovviamente i bianconeri che la mattina parlavano di ItalJuve il pomeriggio tutti a dire "Balotelli m...a".
Così come nel '94 con la Juve azzurra ai minimi termini (il solo Baggio, con Conte ad animare lo spogliatoio) non è che si sia fatto così schifo come si vorrebbe far apparire...
Di sicuro sono vere due cose:
- se in Nazionale ci sono uno o più gruppi provenienti dallo stesso club l'amalgama è facilitata.
- se i giocatori della Nazionale giocano per grandi club con grandi obiettivi e grandi pressioni, è più facile fare risultati.
Questa Nazionale (il cui "blocco Juve" l'ha fatta da padrona ancora, anche se si è perso) ha tanti problemi:
- l'età media troppo alta
- alcuni giocatori non hanno mai visto partite in Europa se non in TV
- alcuni giocatori che possono essere importanti, nei grandi club non sono spesso titolari (Barzagli e De Rossi, ormai a fine carriera, ma anche i Bernardeschi, fino a qualche mese fa anche Insigne non era titolarissimo, i Marchisio, gli El Sharaawi... se poi Conte e Ventura si innamorano anche dei panchinari Eder, Montolivo e Giaccherini...)
- se nelle varie competizioni scorse c'erano, oltre al "blocco Juve" anche altri gruppi dello stesso club (nel 2006 6 Juve, 5 Milan, 3 Palermo, 3 Roma, ecc.), ora il frazionamento è davvero esagerato (uno della Fiorentina, due del Torino, uno della Lazio, uno dell'Inter, manciate da Roma, Milan, Juve, alcuni "stranieri")...
- il talento, soprattutto in alcuni ruoli chiave, non è quello degli ultimi vent'anni. I Baggio, Del Piero, Totti non ci sono (Insigne se ne faccia una ragione)
Sicuramente ci sono state anche due questioni non da poco:
- di fatto, Prandelli a parte, dal post 2006, i CT hanno avuto come obiettivo la competizione successiva, che fossero Europei o Mondiali. Con questa visione "limitata" a due anni, è chiaro che non si crea un gruppo importante, e che si faccia affidamento su giocatori affermati, in blocco, e non sulla crescita di un gruppo più giovane. Lippi 2010, Conte 2016 e Ventura più di tutti lo hanno dimostrato
- c'è una generazione, quella tra l'89 e il '92, che non ha quasi mai fatto il salto di qualità, e ne ha influito la Nazionale. Oggi si fa affidamento nel blocco Under degli ultimi Europei, che non sarà talentuoso come la Spagna, ma è molto interessante. Pecca però di poca esperienza internazionale, al contrario degli iberici. Quindi abbiamo avuto finora una Nazionale fatta da giocatori troppo esperti abituati a grandi palcoscenici, e talenti troppo giovani, spesso panchinati a causa del dover inseguire gli obiettivi. Nel mezzo i soli Darmian, Verratti, Immobile e Insigne: che sicuramente con un altro CT sarebbero bastati per i Mondiali, ma che francamente sono troppo poco per sperare chissà che...
quella dell'ItalJuve è un mantra che sta tanto a cuore ai tifosi bianconeri. personalmente, e come me tanti altri tifosi di qualsiasi altra squadra, in azzurro mai hanno fatto la differenza sull'appartenenza tra club.
che poi, è vero che nell'82 il blocco Juve era predominante, e che così pure nel 2006 c'era molto bianconero (ma nel 2006 c'era molto rossonero, molto giallorosso e anche molto rosanero, ma nessuno va a parlare di ItalPalermo)...
però è quantomeno fazioso e pretestuoso dire che quando in Nazionale c'è il blocco Juve si vince, quando non c'è si fanno figuracce...
Nel 2014 la mattina della decisiva Italia-Uruguay i bianconeri tutti a parlare di ItalJuve pronta a trascinare la Nazionale verso la gloria: finalmente, dopo alti e bassi, titolari insieme Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo e Marchisio e si va a volare. Poi a volare ci si è andati per davvero, ma col charter che ti ha riportato nel Vecchio Continente, e ovviamente i bianconeri che la mattina parlavano di ItalJuve il pomeriggio tutti a dire "Balotelli m...a".
Così come nel '94 con la Juve azzurra ai minimi termini (il solo Baggio, con Conte ad animare lo spogliatoio) non è che si sia fatto così schifo come si vorrebbe far apparire...
Di sicuro sono vere due cose:
- se in Nazionale ci sono uno o più gruppi provenienti dallo stesso club l'amalgama è facilitata.
- se i giocatori della Nazionale giocano per grandi club con grandi obiettivi e grandi pressioni, è più facile fare risultati.
Questa Nazionale (il cui "blocco Juve" l'ha fatta da padrona ancora, anche se si è perso) ha tanti problemi:
- l'età media troppo alta
- alcuni giocatori non hanno mai visto partite in Europa se non in TV
- alcuni giocatori che possono essere importanti, nei grandi club non sono spesso titolari (Barzagli e De Rossi, ormai a fine carriera, ma anche i Bernardeschi, fino a qualche mese fa anche Insigne non era titolarissimo, i Marchisio, gli El Sharaawi... se poi Conte e Ventura si innamorano anche dei panchinari Eder, Montolivo e Giaccherini...)
- se nelle varie competizioni scorse c'erano, oltre al "blocco Juve" anche altri gruppi dello stesso club (nel 2006 6 Juve, 5 Milan, 3 Palermo, 3 Roma, ecc.), ora il frazionamento è davvero esagerato (uno della Fiorentina, due del Torino, uno della Lazio, uno dell'Inter, manciate da Roma, Milan, Juve, alcuni "stranieri")...
- il talento, soprattutto in alcuni ruoli chiave, non è quello degli ultimi vent'anni. I Baggio, Del Piero, Totti non ci sono (Insigne se ne faccia una ragione)
Sicuramente ci sono state anche due questioni non da poco:
- di fatto, Prandelli a parte, dal post 2006, i CT hanno avuto come obiettivo la competizione successiva, che fossero Europei o Mondiali. Con questa visione "limitata" a due anni, è chiaro che non si crea un gruppo importante, e che si faccia affidamento su giocatori affermati, in blocco, e non sulla crescita di un gruppo più giovane. Lippi 2010, Conte 2016 e Ventura più di tutti lo hanno dimostrato
- c'è una generazione, quella tra l'89 e il '92, che non ha quasi mai fatto il salto di qualità, e ne ha influito la Nazionale. Oggi si fa affidamento nel blocco Under degli ultimi Europei, che non sarà talentuoso come la Spagna, ma è molto interessante. Pecca però di poca esperienza internazionale, al contrario degli iberici. Quindi abbiamo avuto finora una Nazionale fatta da giocatori troppo esperti abituati a grandi palcoscenici, e talenti troppo giovani, spesso panchinati a causa del dover inseguire gli obiettivi. Nel mezzo i soli Darmian, Verratti, Immobile e Insigne: che sicuramente con un altro CT sarebbero bastati per i Mondiali, ma che francamente sono troppo poco per sperare chissà che...