Italicum: oggi la resa dei conti

martinmilan ha scritto:

Uso questo tono perchè queste sono solo tue supposizioni.Il movimento seleziona dei candidati tutti preparati e poi il cittadino sceglie chi più gli aggrada.Raggi non è l'esempio di un bel nulla.Roma è disastrata da anni e anni se pensavate che bastassero 5 mesi per risollevarla vivete nelle favole.

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Supposizioni? Quien sabe?

Milanforever26 ha scritto:

La democrazia è che vince la maggioranza, se non permetti a chi vince, anche con scarto minimo, di governare avrai sempre e solo la scelta tra "inciuci" e "non si fa nulla"...sperare nel buon senso non esiste.

Poi personalmente io sono contro la democrazia, alla fine la ritengo fallimentare...certo, il comando deve poi essere di uomini illuminati e patrioti, non di pupazzi..peccato che poi si finisca sempre per la deriva autoritaria..Ma è evidente che il comando va dato a chi ne sa reggere l'onere..con la democrazia il popolino diventa il motore della mediocrità..

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La democrazia, e la politica in generale, è compromesso e collaborazione tra le forze parlamentari. Qua però si tende sempre a vedere male i compromessi, declassificandoli come inciuci, perché putroppo l'attività parlamentare risulta svilita dalla morte dei partiti a seguito di Mani Pulite. In Germania è così da sempre e nessuno si scandalizza. Il Governo deve trovare il consenso del Parlamento, non lo deve avere per principio legislativo o per morte dei partiti. Aggiungo che la cosiddetta governabilità non è un valore costituzionale, forse non è nemmeno un valore. Coi Governicchi di un anno abbiamo sconfitto lo Stato Pontificio, ci siamo dati una Costituzione, siamo stati i primi per sviluppo economico ij 30 anni. Il GOverno più stabile che abbiamo avuto è durato 20 anni e da allora siamo asserviti ad una Potenza straniera, due conti me li farei. Ad ogni modo, se proprio si ritiene che la GOvernabilità sia un valore, la cosa più sensata sarebbe modificare la forma di governo in senso presidenzialista. Forzare il modello parlamentarista tramite la legge elettorale, dando mano libera a minoranze, non ha senso.