Inzaghi, Ferrara e Stramaccioni

Jino

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Storie parallele, le tre grandi d'Italia decidono di mettere sulla propria panchina un giovane inesperto agli esordi, tempi storici diversi ma il risultato non cambia, tutti e tre dopo una buona partenza si perdono sempre più vittime della loro inesperienza nella gestione del gruppo, della stagione.

Più passano le partite e più si vede nei loro occhi il vuoto, persone proprio perse che non sanno più che pesci pigliare. L'esperienza conta, conta eccome ed il solo caso di Guardiola è una chiara mosca bianca.

L'avventura di Inzaghi è già terminata, è una questione di tempo, intanto il Milan butta l'ennesima stagione.
 
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Renegade

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Guardiola aveva Messi, Xavi, Iniesta, Henry, Eto'o, Villa, Pique, Valdes, Alves, ecc. al loro apice, però.

Io sono dell'idea che un esordiente in una Big per riuscire debba avere grande intelligenza. Ma non si parla di intelligenza come concetto astratto, ma proprio come logica globale, come valore mentale, come quoziente intellettivo. Guardiola ci è riuscito perché è una persona profondamente intelligente. Altre persone dall'alto Q.I. nel calcio ne vedo poche. Oltretutto bisogna avere anche una misurata arroganza e una giusta presunzione, perché non è vero che raggiungi i traguardi con l'umiltà.

L'umiltà nel calcio ti serve solo a digerire secondi posti, ad accettarli e, col tempo, a farne una consuetudine. E' giusto avere presunzione ed arroganza, perché attraggono la vittoria. Chiaramente non si deve eccedere. Io penso che uno come Seedorf avesse tutte le caratteristiche per fare bene. Grande intelligenza, eleganza, arroganza, stile, personalità. Stesse caratteristiche di Guardiola, ma con dei fenomeni in rosa in meno.

Gli altri tre da te citati sono delle brave persone, ma non hanno niente di tutto ciò.
 

Jino

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Guardiola è una mosca bianca appunto, è un caso unico e raro. Inutile dire aveva una rosa fantastica, perchè quando è ricca di campioni e personalità forti e tu sei un esordiente è DIFFICILISSIMO gestire il gruppo. Lui è semplicemente un fenomeno di allenatore.

Questi tre sono allenatori modesti alle prime armi, con rose limitate, schiacciati dal peso del grande club.

Inzaghi è già un condannato a morte, ma lui testardo non se ne accorge e non ha l'intelligenza di rinunciare ai soldi, dimettersi, studiare e ripartire da squadre con meno pressioni ed obiettivi.
 

Il Re dell'Est

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Storie parallele, le tre grandi d'Italia decidono di mettere sulla propria panchina un giovane inesperto agli esordi, tempi storici diversi ma il risultato non cambia, tutti e tre dopo una buona partenza si perdono sempre più vittime della loro inesperienza nella gestione del gruppo, della stagione.

Più passano le partite e più si vede nei loro occhi il vuoto, persone proprio perse che non sanno più che pesci pigliare. L'esperienza conta, conta eccome ed il solo caso di Guardiola è una chiara mosca bianca.

L'avventura di Inzaghi è già terminata, è una questione di tempo, intanto il Milan butta l'ennesima stagione.

Concordo.

Il problema è che le società che hanno preso Ferrara e Stramaccioni si sono accorte dell'errore e successivamente hanno affidato la panchina a persone più esperte, nel contempo investendo anche diversi soldi nei cartellini dei giocatori.

La società che invece ha preso Inzaghi non ha nessun interesse a rendere competitiva la squadra a grandi livelli.
 

Aragorn

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La differenza è che Juve e Inter questo esperimento l'hanno fatto una volta sola. Noi dal dopo Ancelotti siamo già al terzo tentativo :facepalm:
 

juventino

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Lo volevo aprire io questo thread, mi hai anticipato :lol:
L'esperienza di Guardiola al Barça purtroppo ha diffuso il cosiddetto guardiolismo, ossia una perfetta scusa per le nostre squadre per giustificare la nomina ad allenatore di un totale esordiente (tutto questo sempre nella folle ottica di non spendere nulla). L'unico che si è rivelato un buon allenatore alla fine è stato Montella, il resto un disastro dietro l'altro (oltre a quelli citati da te ci metterei anche alcuni minori come Liverani o Gattuso, ma alla fine anche Leonardo, pur facendo discretamente, ha dimostrato di preferire il ruolo di dirigente).
La realtà è che il Barça nel 2008 fece una scelta rischiosissima, e che essa si rivelò azzeccata solo perché Guardiola è davvero un grande allenatore.
 

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Stramaccioni non ha mai esordito in una big. L'Inter ha vinto molto ma sostenuto da gente come Eto'o, quando Stramaccioni è arrivato non è che la sua rosa valesse più di quella della Fiorentina per fare un esempio. Inoltre ricordiamoci che a differenza del suo successore vero allenatore lui i derby li vinceva!
 

Angstgegner

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Storie parallele, le tre grandi d'Italia decidono di mettere sulla propria panchina un giovane inesperto agli esordi, tempi storici diversi ma il risultato non cambia, tutti e tre dopo una buona partenza si perdono sempre più vittime della loro inesperienza nella gestione del gruppo, della stagione.

Più passano le partite e più si vede nei loro occhi il vuoto, persone proprio perse che non sanno più che pesci pigliare. L'esperienza conta, conta eccome ed il solo caso di Guardiola è una chiara mosca bianca.

L'avventura di Inzaghi è già terminata, è una questione di tempo, intanto il Milan butta l'ennesima stagione.

L'aggravante, per la società, è l'aver potuto vedere e valutare le esperienze di Ferrara e Stramaccioni alla Juve e all'Inter, con rose più o meno di pari valore alla nostra attualmente.
 

Brain84

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La presunzione di fine anni 80/primi 90 acquisita dal nano e dal pelato, non è ancora finita e credono che dalle loro "magnifiche menti" possa scaturire l'intuizione di far diventare una marmaglia di pippe allenate da un perfetto idiota, in squadre stratosferiche come Atletico Madrid, Bayern, Barcellona ecc...Osceno.
 

Milanforever26

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Oltretutto bisogna avere anche una misurata arroganza e una giusta presunzione, perché non è vero che raggiungi i traguardi con l'umiltà.

Questo è verissimo e infatti gli allenatori umili di solito fanno una carriera umile in provincia e quando arrivano nei top team si bruciano subito perché non hanno il carisma per gestire i campioni..
Porto l'esempio di Ancelotti che spesso si dipinge come un bonaccione e un esempio di umiltà..io me lo ricordo come fosse ieri dopo un sorteggio di Champions contro il bayern (mi pare fossere gli ottavi), il giornalista gli chiese: "Carlo, un brutto sorteggio" e la sua risposta "Si, per il Bayern"
Vedila anche come una battuta ma intanto l'ha detta..e infatti li schiantammo di brutto..
 
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