L'unica cosa positiva è che non sarà costretto a lavorare nelle scandalose condizioni in cui è stato costretto Seedorf. Galliani non permetterà mai alla stampa di diffondere notizie destabilizzanti sul suo cocco.
Se un giocatore fa uscire le voci nessuno può impedirlo.
Ai tempi del grande Milan le voci non uscivano perchè c'era unità, dagli entourage dei giocatori fino alla dirigenza. E se qualcuno non andava d'accordo con qualcun altro, c'era comunque rispetto.
Sono cose che negli ultimi anni si sono perse, e ben prima di Seedorf.
Una stagione come questa si sapeva che sarebbe arrivata.
Doveva essere il 2009-10.
Poi il 2012-13.
Se non si progetta e se non c'è unità d'intenti, arriva una stagione come quello appena conclusa.
Il Milan per risollevarsi deve remare in un'unica direzione.
Ci dev'essere sintonia nell'asse spogliatoio-giocatori-staff-dirigenza-proprietà.
Inzaghi è un emergente, può ricucire e rivitalizzare lo spogliatoio, ma non va lasciato solo.
Il Milan come società deve ritrovare la compattezza che ha perso, altrimenti non potrà mai risollevarsi fino a un eventuale cessione del club.