Al di là delle critiche, lecite, da un punto di vista tecnico, per quanto riguarda l'atteggiamento non me la sento di criticarlo più di tanto e adesso vi spiego il perché.
Su questa panchina non può sedere un allenatore di polso, forte, di carattere, tipo Seedorf, perché verrebbe cacciato e se anche riuscisse a sedere un allenatore carismatico in linea con la società(contraddizione in termini) potrebbe fare soltanto due tipi di dichiarazioni: dichiarazioni false sulla nostra competitività, che esalterebbe i tifosi ma che finirebbero per deluderli perché la società non lo seguirebbe e non gli allestirebbe una rosa quantomeno decente; oppure potrebbe fare delle dichiarazioni sincere, sulla nostra mediocrità e piccolezza di orizzonti suscitando giustamente lo sgomento dei tifosi e passando per quello mediocre e provinciale.
Su questa panchina non c'è scelta, non c'è futuro, non c'è prospettiva, non ci possono essere giudizi perché se il prodotto è buono la società provvederà a farlo andare a male e se il prodotto è cattivo finirà per sembrare anche peggio, sempre a causa della società. A me dispiace per Pippo perché so che non è questo il vero Pippo ma deve adeguarsi, non può avere fame se non hanno fame con lui tutti gli altri, insomma, in questo Milan non è una gara a chi sia più capace o più leader, è soltanto una gara a chi sia meno aziendalista, è diverso.
L'unico vero colpevole di tutto questo resta Silvio Berlusconi e nessun altro, sotto la famiglia Berlusconi il Milan è morto e resta morto.