Intervista a Maldini : radio francese

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Bah, finchè si parla di dubbi sul nuovo Milan, può anche andarmi bene...ma se poi va al PSG allora tanti saluti.
Nel momento in cui dici che per te c'è solo il Milan, allora alle parole devono corrispondere i fatti.
 
C

Crox93

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Nella giornata di oggi, Paolo Maldini ha parlato ad una trasmissione radiofonica francese (il programma è presentato da Dugarry). Ecco le sue parole:

Al momento sono un po' fuori dal mondo del calcio. Ma così posso occuparmi della mia personale, degli affari in USA e della mia famiglia. Più volte in passato sono stato vicino al Milan da dirigente, sia con Berlusconi che con questa nuova proprietà. ma quando ho parlato con loro, non è scoccata la scintilla. I loro progetti non mi hanno convinto. Ma per me il Milan rimane una famiglia, ci ha giocato mio padre e ci giocano i miei figli. Non credo la cosa possa cambiare in futuro, i loro programmi non mi hanno convinto e sono dubbioso, per il momento. Ho avuto anche contatti col PSG, ho parlato con Nasser ma per adesso è stata solo una chiacchierata. Non potrei lavorare per un'altra squadra italiana, però.

Sul calcio italiano, abbiamo sofferto molto la crisi di investimenti e la caduta del Milan e dell'Inter, che hanno anche cambiato molto. Dovrebbero prendere esempio dalla Juve. Purtroppo i rossoneri hanno aspettato troppo prima di rafforzare la squadra. Adesso serviranno molti investimenti. Così si può tornare al livello di 10 anni fa. Come talenti itali, ci sono Donnarumma e Belotti. Due come loro nascono ogni 10 o 20 anni.

Della Ligue 1 mi ha impressionato molto il Monaco, fanno un ottimo calcio. Verratti è un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra, ricorda Pirlo, lo apprezzo molto.

Va come gli rode.
 
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Nella giornata di oggi, Paolo Maldini ha parlato ad una trasmissione radiofonica francese (il programma è presentato da Dugarry). Ecco le sue parole:

Al momento sono un po' fuori dal mondo del calcio. Ma così posso occuparmi della mia personale, degli affari in USA e della mia famiglia. Più volte in passato sono stato vicino al Milan da dirigente, sia con Berlusconi che con questa nuova proprietà. ma quando ho parlato con loro, non è scoccata la scintilla. I loro progetti non mi hanno convinto. Ma per me il Milan rimane una famiglia, ci ha giocato mio padre e ci giocano i miei figli. Non credo la cosa possa cambiare in futuro, i loro programmi non mi hanno convinto e sono dubbioso, per il momento. Ho avuto anche contatti col PSG, ho parlato con Nasser ma per adesso è stata solo una chiacchierata. Non potrei lavorare per un'altra squadra italiana, però.

Sul calcio italiano, abbiamo sofferto molto la crisi di investimenti e la caduta del Milan e dell'Inter, che hanno anche cambiato molto. Dovrebbero prendere esempio dalla Juve. Purtroppo i rossoneri hanno aspettato troppo prima di rafforzare la squadra. Adesso serviranno molti investimenti. Così si può tornare al livello di 10 anni fa. Come talenti itali, ci sono Donnarumma e Belotti. Due come loro nascono ogni 10 o 20 anni.

Della Ligue 1 mi ha impressionato molto il Monaco, fanno un ottimo calcio. Verratti è un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra, ricorda Pirlo, lo apprezzo molto.

(Parlo per me)

Maldini riesce in qualche modo a rompere sempre le scatole anche quando non ci sarebbe bisogno.

Qualcuno lo chiama uomo di carattere ma ultimamente sta arrivando solo l'uomo che rosica.
 

Milanforever26

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Ci auguriamo tutti che Paolo si sbagli..

Gli voglio troppo bene per pensare male, sono certo che lui sente le cose che dice..forse però ha un'idea di calcio "vecchia" nel senso che parla di progetti..ma poi troppo spesso lascia intendere che se non c'è il berlusconi dei suoi anni (tradotto se non hai 150/180 milioni l'anno da spendere) non puoi vincere..

Però posso dire? Per vincere così non è che serva un genio, ce la faceva perfino il pelato..

Paolo il vero successo è anche primeggiare contro i propri pari non partendo con il triplo dei soldi non credi?
 

Clarenzio

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Nella giornata di oggi, Paolo Maldini ha parlato ad una trasmissione radiofonica francese (il programma è presentato da Dugarry). Ecco le sue parole:

Al momento sono un po' fuori dal mondo del calcio. Ma così posso occuparmi della mia personale, degli affari in USA e della mia famiglia. Più volte in passato sono stato vicino al Milan da dirigente, sia con Berlusconi che con questa nuova proprietà. ma quando ho parlato con loro, non è scoccata la scintilla. I loro progetti non mi hanno convinto. Ma per me il Milan rimane una famiglia, ci ha giocato mio padre e ci giocano i miei figli. Non credo la cosa possa cambiare in futuro, i loro programmi non mi hanno convinto e sono dubbioso, per il momento. Ho avuto anche contatti col PSG, ho parlato con Nasser ma per adesso è stata solo una chiacchierata. Non potrei lavorare per un'altra squadra italiana, però.

Sul calcio italiano, abbiamo sofferto molto la crisi di investimenti e la caduta del Milan e dell'Inter, che hanno anche cambiato molto. Dovrebbero prendere esempio dalla Juve. Purtroppo i rossoneri hanno aspettato troppo prima di rafforzare la squadra. Adesso serviranno molti investimenti. Così si può tornare al livello di 10 anni fa. Come talenti itali, ci sono Donnarumma e Belotti. Due come loro nascono ogni 10 o 20 anni.

Della Ligue 1 mi ha impressionato molto il Monaco, fanno un ottimo calcio. Verratti è un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra, ricorda Pirlo, lo apprezzo molto.

Alla fine quello che scrive è come sempre tutto condivisibile (a parte Verratti che gli ricorda Pirlo :asd:).
 
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