Inglesi al voto alle europee? Brexit Party primo partito

juventino

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E anche Corbyn ce lo possiamo levare dalle scatole. Dalla sinistra al blairismo leuropeista, che brutta fine.
L'Unione Europea si sta rivelando la tomba dei partiti di "sinistra", in realtà socialdemocratici o fabianisti.
Al voto, dunque: "Tuez-les tous, Dieu reconnaîtra les siens".

Il problema di Corbyn è che ha ottenuto la leadership del partito, ma non il controllo. In questi ultimi mesi i soliti media liberal stanno tentando di demolirlo con qualunque cosa, tra cui accuse deliranti di antisemitismo (in realtà Corbyn è solo colpevole di essere filo-palestinese).
A me personalmente non sorprende che le liste del Labour siano colme di gentaglia (che figura ci farebbero i brexiters del partito a candidarsi al parlamento europeo? Soprattuto perché è la cosa che più rimproverano a Farage). Purtroppo al momento si triva costretto in una posizione di precaria ambiguità e completamente sotto pressione.
 
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Scommettiamo che se dovessero prendere una bastonata alle europee non sentiremo più parlare di secondo referendum?

dal sondaggio mi sembra che i pro-brexit siano già scesi dal 52% al 33% scarso.

Gli inglesi si stanno rendendo conto che la Brexit è stata la più grande put.....ata della Gran Bretagna degli ultimi 3 secoli.
 
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Non contarci troppo. Hanno già pronto l'argomento che la somma dei partiti pro-UE è superiore alla somma di quelli pro-Brexit e quindi il secondo referendum c'è già stato "di fatto". E quindi "revoke A50 now". Cialtroni.

Speriamo sia proprio questa la lettura.

Sempre più britannici si stanno rendimento dalla mega ultra ***...ta del precedente referendum
 
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Brexit Party+Ukip+Conservatori (praticamente tutti brexiteers visto che sono infuriati con la May proprio per la sua incapacità) stanno già al 49% con questi numeri. A questo aggiungici il fatto che pur essendo in minoranza i labour pro-Brexit si fanno parecchio sentire e che Corbyn, nonostante tutto, è abbastanza apprezzato anche anche dai remainers moderati nel partito, che sono pro-UE, ma anche fortemente critici coi liberal eredi di Tony Blair.
Se si facesse un referendum i rischi di una nuova batosta sarebbero molto elevati con questi numeri.

Ma dove?
I conservatori erano assolutamente anti-brexit!
Quelli che vorrebbero il leave duro sono già usciti. Gli altri la volevano più morbida.
Erano i Labour che erano 50-50 per la brexit, maormai quelli dentro stanno per lo più cambiando idea.
Ormai per la hard brexit saranno al massimo 1 britannico su 3 e la metà di questi sono per la hard perché hanno paura che l'Irlanda del nord sarebbe alla lunga annessa all'Irlanda de facto.

E' ora di redimersi.
Se sono così sicuri perché non affrontano un secondo referendum in cui sul piatto ci sono remain, leave e se leave hard o piano concordato con la UE?

perché sono 4 gatti a volere la Hard Brexit!
 

juventino

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Ma dove?
I conservatori erano assolutamente anti-brexit!
Quelli che vorrebbero il leave duro sono già usciti. Gli altri la volevano più morbida.
Erano i Labour che erano 50-50 per la brexit, maormai quelli dentro stanno per lo più cambiando idea.
Ormai per la hard brexit saranno al massimo 1 britannico su 3 e la metà di questi sono per la hard perché hanno paura che l'Irlanda del nord sarebbe alla lunga annessa all'Irlanda de facto.

Io faccio riferimento agli elettori e quelli dei Tories erano nettamente pro-Brexit. Inoltre essere a favore della Brexit non significa essere necessariamente per la hard-Brexit. L’elettorato è molto più sfaccettato e ridursi tra remainers ed hardbrexiters è riduttivo.

E' ora di redimersi.
Se sono così sicuri perché non affrontano un secondo referendum in cui sul piatto ci sono remain, leave e se leave hard o piano concordato con la UE?

perché sono 4 gatti a volere la Hard Brexit!

Redimersi di cosa esattamente? Il Regno Unito ha lasciato l’UE e nessuno, sottolineo nessuno, ha mai fatto un’analisi seria su questo evento che non fosse “il popolino ignorante ha votato a caso”. La Brexit nelle teste degli europeisti sarebbe dovuto essere un campanello d’allarme, avrebbe dovuto far scattare una molla, chiedersi “Siamo sicuri che l’UE va bene così?” o “Perché il Regno Unito che ci è sempre stato con un piede fuori ha deciso di lasciare?”. E invece? E invece vai di insulti, tifo da stadio, “buttiamoli fuori!”, “ma quando se ne vanno?” eccetera salvo ritrovarsi a fare di tutto per tenerli dentro, a partire dal vergognoso accordo della May (che di fatto era una non-Brexit). Ma se l’UE è così sicura di avere il coltello dalla parte del manico perché continua ad accettare ogni rinvio proposto? Perché è magnanima? Oppure non sarà perché teme lo smacco politico e perché ci sono alcuni paesi membri superesportatori (Germania) che sudano freddo all’idea di perdere uno dei paesi in cui esportano di più?
Il referendum c’è già stato: era compito della classe politica inglese impegnarsi a rispettare il risultato.
Poi io sono il primo ad ammettere che tutta questa vicenda è stata gestita malissimo anche dai brexiters stessi (anche perché a me nemmeno piacciono i soggetti politici che hanno promosso il referendum), ma far passare l’idea che uscire da l’UE sia la scelta sbagliata della storia è ridicolo.
 
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Io faccio riferimento agli elettori e quelli dei Tories erano nettamente pro-Brexit. Inoltre essere a favore della Brexit non significa essere necessariamente per la hard-Brexit. L’elettorato è molto più sfaccettato e ridursi tra remainers ed hardbrexiters è riduttivo.



Redimersi di cosa esattamente? Il Regno Unito ha lasciato l’UE e nessuno, sottolineo nessuno, ha mai fatto un’analisi seria su questo evento che non fosse “il popolino ignorante ha votato a caso”. La Brexit nelle teste degli europeisti sarebbe dovuto essere un campanello d’allarme, avrebbe dovuto far scattare una molla, chiedersi “Siamo sicuri che l’UE va bene così?” o “Perché il Regno Unito che ci è sempre stato con un piede fuori ha deciso di lasciare?”. E invece? E invece vai di insulti, tifo da stadio, “buttiamoli fuori!”, “ma quando se ne vanno?” eccetera salvo ritrovarsi a fare di tutto per tenerli dentro, a partire dal vergognoso accordo della May (che di fatto era una non-Brexit). Ma se l’UE è così sicura di avere il coltello dalla parte del manico perché continua ad accettare ogni rinvio proposto? Perché è magnanima? Oppure non sarà perché teme lo smacco politico e perché ci sono alcuni paesi membri superesportatori (Germania) che sudano freddo all’idea di perdere uno dei paesi in cui esportano di più?
Il referendum c’è già stato: era compito della classe politica inglese impegnarsi a rispettare il risultato.
Poi io sono il primo ad ammettere che tutta questa vicenda è stata gestita malissimo anche dai brexiters stessi (anche perché a me nemmeno piacciono i soggetti politici che hanno promosso il referendum), ma far passare l’idea che uscire da l’UE sia la scelta sbagliata della storia è ridicolo.

Tu stesso hai detto che mentre il fronte del 48% dei remqiners era compatto nel “lasciamo cosí” il fronte dei 52% dei leavers era molto variegato e necessitava di una sintesi. Nessuno poteva pretendere di avere tutto quello che voleva, invece ci sono stati tantissimi hard brexiters che non hanno saputo accettare i compromessi necessari con i soft-brexiters e i supersoft-brexiters, con gli irlandesi del nord e i londinesi....

Insomma: si fa presto a dire no allo status-quo, ma trovare un nuovo equilibrio richiede una maturitá di scelte di governo che, soprattutto gli hard-brexiters nel fronte leavers non hanno avuto.

Questo per i leavers é un fallimento totale, la dimostrazione che é necessaria una sintesi che i risicati numeri e il variegato panorama del fronte dei leavers non permette.

A questo punto non ci si puó esimere da un secondo referendum che chiami il popolo non solo a dirimere se restare o lasciare, ma se davvero vuole lasciare ad accettare il modo in cui farlo.
 

juventino

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Tu stesso hai detto che mentre il fronte del 48% dei remqiners era compatto nel “lasciamo cosí” il fronte dei 52% dei leavers era molto variegato e necessitava di una sintesi. Nessuno poteva pretendere di avere tutto quello che voleva, invece ci sono stati tantissimi hard brexiters che non hanno saputo accettare i compromessi necessari con i soft-brexiters e i supersoft-brexiters, con gli irlandesi del nord e i londinesi....

Insomma: si fa presto a dire no allo status-quo, ma trovare un nuovo equilibrio richiede una maturitá di scelte di governo che, soprattutto gli hard-brexiters nel fronte leavers non hanno avuto.

Questo per i leavers é un fallimento totale, la dimostrazione che é necessaria una sintesi che i risicati numeri e il variegato panorama del fronte dei leavers non permette.

A questo punto non ci si puó esimere da un secondo referendum che chiami il popolo non solo a dirimere se restare o lasciare, ma se davvero vuole lasciare ad accettare il modo in cui farlo.

Il secondo referendum io sarei anche favorevole a farlo se riguardasse le modalità d’uscita, ma revocare una decisione per cui si è votato democraticamente per me non esiste. Poi mettiamo che si votasse di nuovo fra Leave e Remain e vincesse di nuovo il Leave: che si fa? Ancora altri anni di trattative? Sono proprio le istituzioni stesse del Regno Unito che non possono permettersi una non-Brexit, perderebbero tutta la loro credibilità.
Sul fatto che i leavers non riescano a trovare un compromesso sono pienamente d’accordo (non calcolare questo prima del voto è stato uno dei loro più grandi errori).
 
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