Imu-Bankitalia

Stanis La Rochelle

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Cioè non si può dire che una società con maggioranza di capitale privato è FORMALMENTE privata e SOSTANZIALMENTE pubblica.


Nel primo video che ho linkato, la Meloni spiega questo discorso, citando anche una sentenza della cassazione, quindi non è una sua opinione personale, che afferma che la banca d'italia non è una società per azioni di diritto privato.

Da 2.40 a 3 e qualcosa spiega questo discorso e il sistema delle quote. Se vuoi guardarlo, sicuramente capirai più di me certe cose
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Te lo metto qua il link del video http://www.youtube.com/watch?v=v11MNJKkMVA
 

Solo

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Ah beh, se per voi è normale che la Banca centrale trasferisca risorse tramite l'acquisto delle quote alle banche private...
 

Solo

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No però non riesco a seguirti. Lasciamo perdere il valore delle quote, che ai fini del controllo non c'entra.
Fino a ieri (o meglio, fino a quando non venderanno le quote) Unicredit e Intesa quanto hanno di partecipazione in Bankitalia?
Se la risposta è >50%, il controllo (magari congiunto) ce l'hanno, a meno di leggi speciali ad hoc (ma che dubito fortemente esistano).
Ad esempio, può anche essere che non si possa nominare il Governatore (una golden share potrebbe anche esserci a riguardo), ma chi ha il controllo sicuramente potrà approvare o meno il bilancio, nominare membri (nel 90% dei casi, la maggioranza) dell'organo di gestione, così come i sindaci, proporre azioni di responsabilità, richiedere operazioni straordinarie etc. Parliamo di poter scegliere dove andrà la baracca in ogni momento.

Cioè non si può dire che una società con maggioranza di capitale privato è FORMALMENTE privata e SOSTANZIALMENTE pubblica.
Intesa è al 30, Unicredit al 22. I soci partecipano formalmente a definire i soggetti che controllano e vigilano sulla gestione amministrativa della Banca, ma non hanno poteri in materia delle funzioni istituzionali della Banca, il controllo della governance è in mano al Tesoro e al Parlamento.
 

#Dodo90#

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Qui nessuno sborsa soldi, ma le plusvalenze che generano sti 7 miliardi totale per le banche da dove escono? Sti soldi da qualche parte staranno, mica si creano per magia. Se poi ci devono pagare le tasse sti soldi sono reali. Quindi qualcuno li dovrà tirare fuori?
All'improvviso certi istitui si ritrovano con miliardi in più dal nulla?
Come spiega Dragoni nel video, la banca d'italia preleva i soldi dalle riserve per pagare le quote di partecipazione delle banche.
Cosa sono queste riserve? Soldi dello Stato.
Poi la quota dei dividendi è aumentata, come detto da cris si pagheranno 450 milioni ad ogni socio.

La cosa che fa notare che c'è qualcosa di strano poi è il comportamento.

Se la cosa poi è così meravigliosa, mi chiedo perché fino all'ultimo tutti parlavano di IMU, se è talmente vantaggiosa questa operazione mi spieghi perché nascondersi dietro un altro provvedimento?

Dragoni spiega tutto benissimo, tranne negli ultimi 40 secondi dove dice un pò di castronerie. Le banche hanno già a bilancio il valore di mercato delle quote (cioè a bilancio c'è il valore attuale di queste quote, non quello di 100 anni fa), in sostanza è solo una rivalutazione formale che riguarda la Banca d'Italia. I soldi dalla riserva non vanno assolutamente alle banche. Detto terra terra: prima questi 7.5 miliardi erano nello stato patrimoniale della Banca d'Italia alla voce "riserva", adesso vengono spostati alla voce "capitale sociale", cambiano soltanto i numerini sotto queste voci (!).

Le plusvalenze si realizzano al momento in cui le banche andranno a vendere queste quote (sono costrette a farlo entro 36 mesi per non superare il 5% totale delle quote - Intesa al momento ha il 30% - e la Banca d'Italia può temporaneamente acquistarle per poi ripiazzarle). Vendendo queste quote le banche hanno una plusvalenza che viene tassata (al 12%, quindi 900milioni circa che pagheranno di tasse).

Per quanto riguarda i dividendi, innanzitutto essi presuppongono che vi siano degli utili da distribuire. In secondo luogo, non è assolutamente vero che sono stati alzati i dividendi al 6% (è una grandissima c*****a). E' stato stabilito un importo massimo che può essere erogato: Banca d'Italia non può pagare dividendi per un importo superiore al 6% del capitale sociale (prima non c'era alcun tetto massimo). Ma dividendi e capitale sociale non sono assolutamente collegati tra di loro perchè i dividendi vengono calcolati sugli utili (sono la parte degli utili che vengono distribuiti ai soci). Introducendo questo tetto massimo, anche qualora Bankitalia realizzasse utili per "millemilamiliardi" di euro, non potrà erogare dividendi per un importo superiore al 6% del capitale sociale (cioè 450milioni di euro). Questo, infine, è un importo COMPLESSIVO, non per singolo socio. Ma ripeto che è solo un tetto massimo che prima non c'era!

Ti consiglio di leggere l'articolo che ha indicato Krusty che è ben fatto e scritto da una persona più che competente (professore universitario di finanza a Siena). Tutto questo casino nasce soltanto perchè in Parlamento ci sono persone non competenti ed impreparate che non solo non capiscono neanche di cosa si tratta, ma neanche si informano!
 
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*** Passaggio delicatissimo. Ma ai sensi del 2357 riguardo all'acquisto di azioni proprie, Bankitalia PUO' acquistare una tale porzione di azioni? Parliamo di un acquisto enorme.

Bankitalia è un organismo di diritto pubblico, non è soggetta alla disciplina di diritto comune prevista per le società di capitali
 

Stanis La Rochelle

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Mi sono imbattuto per caso in questa dichiarazione, a farla non è proprio il primo pirla qualunque, visto che parliamo del presidente onorario della cassazione


La legge di conversione è incostituzionale


Un estratto minuscolo del discorso:

Inoltre la parte del decreto legge IMUBankitalia che riguarda la cd ricapitalizzazione di Bankitalia per 7.5 miliardi di euro si tradurrà nel finanziamento illecito , attraverso Bankitalia , di istituti di credito in crisi, cioè in una donazione di enormi somme di denaro alle banche azioniste che controllano Bankitalia. Che sono Intesa San Paolo (42%), Unicredit (22,11%), MPS (4,60%), INPS (5.00 %), Carige ( 4,03%) e altre banche.
 

Stanis La Rochelle

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Dragoni spiega tutto benissimo, tranne negli ultimi 40 secondi dove dice un pò di castronerie. Le banche hanno già a bilancio il valore di mercato delle quote (cioè a bilancio c'è il valore attuale di queste quote, non quello di 100 anni fa), in sostanza è solo una rivalutazione formale che riguarda la Banca d'Italia. I soldi dalla riserva non vanno assolutamente alle banche. Detto terra terra: prima questi 7.5 miliardi erano nello stato patrimoniale della Banca d'Italia alla voce "riserva", adesso vengono spostati alla voce "capitale sociale", cambiano soltanto i numerini sotto queste voci (!).

Le plusvalenze si realizzano al momento in cui le banche andranno a vendere queste quote (sono costrette a farlo entro 36 mesi per non superare il 5% totale delle quote - Intesa al momento ha il 30% - e la Banca d'Italia può temporaneamente acquistarle per poi ripiazzarle). Vendendo queste quote le banche hanno una plusvalenza che viene tassata (al 12%, quindi 900milioni circa che pagheranno di tasse).

Per quanto riguarda i dividendi, innanzitutto essi presuppongono che vi siano degli utili da distribuire. In secondo luogo, non è assolutamente vero che sono stati alzati i dividendi al 6% (è una grandissima c*****a). E' stato stabilito un importo massimo che può essere erogato: Banca d'Italia non può pagare dividendi per un importo superiore al 6% del capitale sociale (prima non c'era alcun tetto massimo). Ma dividendi e capitale sociale non sono assolutamente collegati tra di loro perchè i dividendi vengono calcolati sugli utili (sono la parte degli utili che vengono distribuiti ai soci). Introducendo questo tetto massimo, anche qualora Bankitalia realizzasse utili per "millemilamiliardi" di euro, non potrà erogare dividendi per un importo superiore al 6% del capitale sociale (cioè 450milioni di euro). Questo, infine, è un importo COMPLESSIVO, non per singolo socio. Ma ripeto che è solo un tetto massimo che prima non c'era!

Ti consiglio di leggere l'articolo che ha indicato Krusty che è ben fatto e scritto da una persona più che competente (professore universitario di finanza a Siena). Tutto questo casino nasce soltanto perchè in Parlamento ci sono persone non competenti ed impreparate che non solo non capiscono neanche di cosa si tratta, ma neanche si informano!

Cioè scusa, lo dici pure te, la Banca d'Italia sarà costretta a comprare le quote delle banche, che poi nell'immediato possa essere un trucco contabile cosa cambia?
Prima o poi questi soldi devono uscire per comprare queste quote, l'hai scritto tu, non io.
La banca comprerà le quote con la scusa dell'abbassamento delle percentuali di partecipazione.
Ora, secondo te, una volta "acquistate "temporaneamente", come le ripiazzerà queste quote? Le rivenderà almeno allo stesso prezzo pagate per averle? O le rivenderà a un prezzo infimo perdendoci quindi soldi?
Sappiamo bene come funzionano le cose in questo paese.

Per me si sta giocando tutto sulle "interpretazioni delle parole" e basta. La lettura della vicenda fatta da Imposimato direi poi che è abbastanza emblematica.
 
M

Morto che parla

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Ragazzi visti gli ultimi interventi credo sia meglio che me ne tiri fuori. Rischierei di creare solo caos, perché le discipline che conosco non si applicano alla banca d'italia. Sono completamente privo di competenze in materia.
 
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Infatti la situazione è questa, se si cerca bene si trovano anche altri articoli che spiegano la situazione.

C'è chi come Alessandro Di Battista, deputato del M5S e laureato in arte e spettacolo (!) ha detto che "si stanno regalando 7.5 miliardi alle banche" quando in realtà non ci sarà nessuno esborso e anzì le banche (o meglio, tutti quelli che detengono le quote di Banca d'Italia) pagheranno le tasse per le plusvalenze che l'operazione genererà. E mi pare che Saccomanni abbia parlato di circa 900 milioni di euro.

Tra l'altro, è un'operazione che potrà anche favorire in parte il credito a famiglie e imprese.

BASTA INFORMARSI.
ma non scherziamo, lo stai facendo passare per una cosa giusta, cosa che oggettivamente non è.
e poi regaliamo 450mln a gratis a ogni socio bankitalia.. basta informarsi.
 

Solo

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ma non scherziamo, lo stai facendo passare per una cosa giusta, cosa che oggettivamente non è.
e poi regaliamo 450mln a gratis a ogni socio bankitalia.. basta informarsi.
No, questo no. 450 mln sono i dividendi massimi totali che Bankitalia può distribuire, ogni socio poi incasserà una percentuale di quei 450 mln.

Il problema per me rimane l'acquisto "temporaneo" delle quote. Intesa che possiede il 42% (prima ho detto 30 ma ho sbagliato) dovrebbe trovare 13 acquirenti per la sua quota (c'è un limite massimo del 3% per ogni socio)... Chi volete che trovi? Finirà che Bankitalia si comprerà le quote e le terrà in pancia. Bah.
 
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