Scusate io torno su sto episodio perché davvero credo sia ora il calcio inizi ad avere delle regole più chiare a tutti e soprattutto che non cambino ogni anno, sennò le polemiche non finiscono mai...
Il giocatore del chievo ha palesemente le braccia allargate, ma è anche vero che la distanza tra lui e Calhanoglu è di mezzo metro e soprattutto il tiro gli finisce sul braccio di rimpallo dopo averlo preso sulla gamba..
Ora io sono certo che fino a qualche anno fa questo NON ERA CONSIDERATO RIGORE, adesso cosa diavolo è cambiato? Vale sempre il danno procurato? come poteva ieri il difensore evitare il rimpallo sul braccio?
Sinceramente mi pare che ogni tanto i regolamenti nel calcio si prestino troppo all'interpretazione..
Prima di tutto tante cose no fanno parte strettamente del regolamento, ma delle direttive di interpretazione, diretttive molto importanti perchè hanno lo scopo, per quanto possibile, di dare un'interpretazione unvoca alla miriade di casi che si possono presentare e che nel regolamento non sono dettagliati.
Lo scopo di questa modifica di interpretazione nasce dal cercare di evitare interventi nei quali i difensori si buttavano quasi a braccia protese tipo portiere confidando poi nell'interpretazione di involontarietà quando un attaccande tirando da 1m colpiva le braccia protese, che a quel punto il difensore non poteva più togliere. In passato il difensore si difendeva dicendo che era l'attaccante ad aver tirato addosso alle mani protese ed era interpretato involontario. Lo stesso valeva chi saltava in barriera con le mani in alto.
La nuova interpretazione dice che se il difensore aumenta il volume dell'ostacolo frapposto alla giocata dell'attaccante usando gli arti superiori e la palla finisce appunto sulle braccia, la colpa non è dell'attaccante che ha colpito le braccia da distanza ravvicinata, ma del difensore che avrebbe dovuto mettersi le braccia in quel posto.
Ci sono eccezioni a questa regola che ricadono sostanzialmente nella casistica della posizione congrua delle braccia, quindi nel caso di braccia attaccate al corpo che non vengono protese verso la palla, oppure movimenti congrui con il movimento normale del difensore che generano un contatto tra palla e braccio dopo che la palla ha toccato un'altra parte del corpo del difensore.
Nel caso di ieri il difensore del Chievo interviene protendendo le braccia in alto a mò di tentativo di parata. E' vero che Chalanoglu calcia da vicino, è vero che la palla colpisce prima il giocatore del Chievo, ma le braccia in quella posizione di parata non dovevano proprio starci di qui il dolo riconosciuto al difensore e quindi il rigore.
La difficoltà di interpretazione sta più che altro nel concetto di movimento congruo (Ansaldi ieri, De Sciglio l'anno scorso contro la Juve). Tra un pò si chiederà ai difensori di giocare direttamente con le mani legate dietro la schiena e questo è eccessivo. Ma la postura del difensore del Chievo non lascia spazio ad interpretazioni. La posizione delle braccia è assolutamente incongrua e quindi è rigore.