Dumbaghi
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Il problema di Ibra è che non è il dio del calcio come molti credono.
Il problema di Ibra è che dietro l'apparente onnipotenza si nasconde, secondo me, una persona insicura. Le sue dichiarazioni da bullo riguardo i palloni d'oro e i confronti con gli altri campioni, certi atteggiamenti in campo, sono tipici di chi deve affermare agli altri e a se stesso la sua superiorità, perché ciò che fa sul campo non è sufficiente.
Il problema di Ibra è che è stato fondamentale e trascinante con squadre dotate di buoni/ottimi/grandi giocatori e un gioco mediocre o normale. L'Inter ha vinto tutto quando ha sostituito Ibra con due attaccanti (Milito ed Eto'o) votati anche alla squadra: un caso? Il Barcellona l'ha tenuto solo un anno: un caso?
Il problema di Ibra è che è decisivo nelle competizioni a lunga distanza (campionati) e soprattutto contro squadre piccole e medie.
Il problema di Ibra è che migliora tantissimo giocatori mediocri che sanno adattarsi a lui (vedi Nocerino, Boateng), ma raramente permette a grandi giocatori accanto a lui di esprimersi al meglio.
Ibra non solo non ha mai vinto la Champions, ma non ci è andato mai neanche più di tanto vicino. Ha giocato solo una semifinale col Barcellona (l'anno del triplete dell'Inter contro i nerazzurri, per ribadire l'ironia del destino).
Sono solo parzialmente d'accordo, Ibrahimovic ha fatto anche gol pesanti e prestazioni ''da Ibra'' anche in Champions e con le grandi (chiaramente non con la disumana continuità che ha con le medio-piccole).
Ma secondo me c'è anche un equivoco tattico, spesso e volentieri ha giocato come unica punta ed è una cosa che fatica a fare, il vero Ibra si vede quando ha accanto uno che attacca la profondità.
Putroppo in questo modo ha giocato solo con Milan e Inter, squadre che non erano pronte per fare strada in Champions per diversi motivi (allenatore mediocre l'Inter, infortuni e Barcellona pazzesco il Milan 2012)