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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 12 gennaio 2019, ieri con l'incontro tra Gazidis e la Uefa è appena iniziata la trattativa tra il club rossonero e la stessa Uefa. Non sono emerse direttive per il mercato di gennaio.
Il Milan vorrebbe avviare un percorso che porti ad un settlement agreement ed in più capire che sarà valutato il rosso di bilancio 2017/2018.
Gazidis, come già riportato, ha presentato alla Uefa il piano di sviluppo e esposto il desiderio di crescita frenato dal FPF. Ma il Milan non vuole guerre.
Gazzetta: l'incontro di ieri è stato cordiale ma la Uefa resta ferma sulle proprie posizioni e sentenze mentre il club rossonero vuole ripresentarsi davanti al TAS in particolare per quel pareggio di bilancio fissato al 2021, considerato troppo stringente. Chissà se in futuro l'Uefa potrà concedere una proroga considerato che il club rossonero per rilanciarsi ha bisogno di investire.
Repubblica: l'incontro di ieri tra Gazidis e Uefa è stato cordiale a l'AD ha ribadito che raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2021, per un club che vuole investire, è cosa praticamente impossibile. Gazidis ha fatto intendere anche che il Milan vuole spendere a gennaio, ma prima vuole un segnale dalla Uefa. Elliott non vorrebbe arrivare allo scontro ma se le cose non cambieranno è pronto anche a chiedere danni alla Uefa in sede civile oppure a portare la questione davanti alla corte di giustizia europea. Ma Elliott, insieme ad altri club, potrebbe decidere di creare una Superlega europea modello Usa. Cosa avvenuta anche per il basket. Quello che è possibile nell'immediato tra Milan e Uefa, invece, è raggiungere un accordo per evitare sanzioni relative al bilancio 2017/2018.
Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 12 gennaio, c'è aria di mediazione tra Uefa e Milan, ma i tempi saranno lunghi. Il Milan ha ribadito la propria linea: troppo poco tempo per arrivare al pareggio di bilancio. Se l'Uefa darà più margine, si potrà arrivare ad un accordo, in caso contrario il Milan andrà al TAS. Milan dunque in attesa di una riposta dall'Uefa, quindi mercato praticamente bloccato e senza botti. E per il mercato estivo? Si vedrà, in quanto se il Milan andrà al TAS, la risposta del tribunale sportivo arriverà in 3-6 mesi. E ci potrebbe anche essere l'appello ai tribunali ordinari.
Il Milan vorrebbe avviare un percorso che porti ad un settlement agreement ed in più capire che sarà valutato il rosso di bilancio 2017/2018.
Gazidis, come già riportato, ha presentato alla Uefa il piano di sviluppo e esposto il desiderio di crescita frenato dal FPF. Ma il Milan non vuole guerre.
Gazzetta: l'incontro di ieri è stato cordiale ma la Uefa resta ferma sulle proprie posizioni e sentenze mentre il club rossonero vuole ripresentarsi davanti al TAS in particolare per quel pareggio di bilancio fissato al 2021, considerato troppo stringente. Chissà se in futuro l'Uefa potrà concedere una proroga considerato che il club rossonero per rilanciarsi ha bisogno di investire.
Repubblica: l'incontro di ieri tra Gazidis e Uefa è stato cordiale a l'AD ha ribadito che raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2021, per un club che vuole investire, è cosa praticamente impossibile. Gazidis ha fatto intendere anche che il Milan vuole spendere a gennaio, ma prima vuole un segnale dalla Uefa. Elliott non vorrebbe arrivare allo scontro ma se le cose non cambieranno è pronto anche a chiedere danni alla Uefa in sede civile oppure a portare la questione davanti alla corte di giustizia europea. Ma Elliott, insieme ad altri club, potrebbe decidere di creare una Superlega europea modello Usa. Cosa avvenuta anche per il basket. Quello che è possibile nell'immediato tra Milan e Uefa, invece, è raggiungere un accordo per evitare sanzioni relative al bilancio 2017/2018.
Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 12 gennaio, c'è aria di mediazione tra Uefa e Milan, ma i tempi saranno lunghi. Il Milan ha ribadito la propria linea: troppo poco tempo per arrivare al pareggio di bilancio. Se l'Uefa darà più margine, si potrà arrivare ad un accordo, in caso contrario il Milan andrà al TAS. Milan dunque in attesa di una riposta dall'Uefa, quindi mercato praticamente bloccato e senza botti. E per il mercato estivo? Si vedrà, in quanto se il Milan andrà al TAS, la risposta del tribunale sportivo arriverà in 3-6 mesi. E ci potrebbe anche essere l'appello ai tribunali ordinari.