Nel calcio moderno, basato su pressione sul portatore di palla, intercetto e ripartenza, il segreto per vincere è l'antidoto al pressing sul portatore di palla, all'intercetto dall'avversario del pallone, alla sua ripartenza veloce in attacco. Dunque un possesso palla veloce, a bassa percentuale di errori, condotto da giocatori resistenti ai contrasti. Se in campo non puoi schierare Xavi, Iniesta e Busquets, ma devi arrangiarti, non hai altra strada che aumentare la densità di giocatori là dove la partita si vince o si perde, e ridurre la portata ed i rischi del possesso del pallone in mano a giocatori di non eccelso livello tecnico, cui deve richiedersi al minimo un comodo appoggio al compagno più vicino, reso possibile dal notevole numero di elementi presenti a centrocampo. Lo spagnolo 4231, ad esempio, ha successo perché coniuga equilibrio tattico e gusto del gioco di possesso palla, e da sicurezze ai trequarti presenti in squadra, per fare il gioco che li rende decisivi. Scomporre le tradizionali tre linee di difesa, centrocampo ed attacco, o la distinzione tra mediani, mezzali e trequarti in un calderone complesso e denso di portatori del pallone è un vantaggio soprattutto quando la nobiltà dei piedi è ridotta. Moduli su più linee di gioco, da questo punto di vista, si sposano meglio con queste esigenze.