Mi parli di orgoglio, ma hai descritto un persona con delle capacità mentali ridotte, perché è impensabile che una persona normo dotata mentalmente non si renda conto che continuare con questo trend la gestione del Milan è dannosa sotto tutti i punti di vista anche quello elettorale, parliamo di una persona che negli anni ha sempre sondato l'opinione pubblica in tutti gli aspetti.
Per me è proprio l'orgoglio che l'ha portato a una condizione di demenza (più della vecchiaia).
Ed è questo che mi fa rabbrividire: se non c'è contestazione porta avanti le sue folli idee, con l'appoggio del maiale pelato; se viene (pesantemente) bersagliato, come sta succedendo nell'ultimo periodo, pur di non accettare la sconfitta, fa di tutto per dimostrare di aver ragione, anche se tutto e tutti gli remano contro.
Un tempo c'era l'orgoglio e basta, che ha reso il giocattolino Milan una delle più grandi potenze europee. Poi pian piano la componente della follia ha iniziato ad occupare sempre più spazio (negli anni 2000 B. si limitava a criticare il 4-3-2-1 ancelottiano, ma alla fine il fatto finiva lì; si è arrivati a costruire una squadra italiana, nel momento calcistico italiano peggiore della storia, con allenatori inesperti e/o incompetenti), fino a che non è diventata in tempi odierni la sua caratteristica principale.