La clausola che lascia perplessi i cinesi, secondo il giornale torinese, è inserita nel contratto di Bonaventura e riguarda la retroattività del compenso, sei caduto in equivoco.
PS
Ma tu credi veramente che il ritardo dipenda dalla "burocrazia"? veramente? per carità, anche farsi prendere per i fondelli è un diritto come un altro
ma dammi retta, non ci sono ancora gli accordi, i contratti firmati, le approvazioni dei CdA, altro che autorizzazioni. Evidentemente ci sono delle resistenze negli organi di vertice dei soggetti finanziari maggiori della cordata potenziale che possono dipendere anche dal fatto che l'azionista di controllo, ovvero il Ministero delle Finanze, non è entusiasta.
Tra il 2014 e il 2016 di acquisizioni ne hanno fatte tante i cinesi, anche imprese pubbliche, non è difficile verificare quanto tempo passava tra signing e closing, anche per affari enormemente più complessi e costosi di questo, e francamente, rido per non piangere (uno tra i tanti, l'acquisto da parte di un consorzio cinese di soggetti pubblici della enorme miniera di rame di
Las Bambas per quasi $ 6 B: tre mesi e mezzo - 14 aprile 2014 signing e 1° agosto 2014 closing, previsto nel comunicato di aprile entro il terzo trimestre del 2014 - e dovevano fare le assemblee dei soci sia degli acquirenti che del venditore, ossia Glencore - e per di più erano soggetti a un regime più severo di quello attuale. Comunque in molti altri casi si è trattato di un mese o poco più)... e non considero neppure che Huarong è quotatissimo a HK e se avesse già firmato impegni vincolanti con SES, tipo un contratto di investimento, pur soggetto ad autorizzazione governativa,
lo avrebbe già comunicato ufficialmente, è obbligatorio farlo...