Il M5S scrive agli italiani

James Watson

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Sembra una lista della spesa. A me piacerebbe che ci spiegassero come intendono fare queste cose.



Non credo, penso si possa fare.

perdonami kurt ma la costituzione non stabilisce espressamente che i referendum non possono avere come oggetto gli accordi internazionali? o mi ricordo male io?
 

Harvey

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[MENTION=165]James Watson[/MENTION]:

Non tutte le leggi possono essere oggetto di abrogazione tramite referendum: alcune materie sono sottratte dal secondo comma dello stesso art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. La disposizione costituzionale cita espressamente "le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".
 

Kurt91

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perdonami kurt ma la costituzione non stabilisce espressamente che i referendum non possono avere come oggetto gli accordi internazionali? o mi ricordo male io?

Ah bo, ho vaghi ricordi del diritto pubblico :D Io credo che si possa fare, però non ne sono sicurissimo.
 
M

Morto che parla

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Vorrei copiare parte della lettera che il Movimento scrive a tutti gli italiani ..ma vi chiedo di leggerla non pensando con i pregiudizi soliti , ma limitandovi a leggere e darmi un vostro parere :

"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu, senza alcuna preoccupazione economica. I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia."

20 punti per uscire dal buio:

Reddito di cittadinanza- A livello fiscale? E se uno ha la doppia cittadinanza?
Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa- Cioè?
Legge anticorruzione - Ma la corruzione non è già reato?
Informatizzazione e semplificazione dello Stato- Cosa già cominciata.
Abolizione dei contributi pubblici ai partiti - Avesse detto "riduzione" sarei stato d'accordo. Se abolisci i contributi in toto, però, la politica diventa esclusivamente una cosa da ricchi.
Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni. Cosa intende per illeciti?
Referendum propositivo e senza quorum - Il quorum ci deve essere per forza, altrimenti basta pubblicizzare poco un determinato referendum e ti passano le leggi per lo sgozzamento dei primogeniti.
Referendum sulla permanenza nell’euro. DIO MIO NO
Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese. Giusto. Mi chiedo se non esista già l'obbligo di discussione. Onestamente non lo so.
Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti. E' una bella iniziativa ma ha un costo. Già paghiamo un canone rai senza senso e la rai ha bisogno della pubblicità...
Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato. Approvo, ma ho una visione diversa del potere elettivo degli elettori. E' un discorso lungo che ho già fatto.
Massimo di due mandati elettivi. Ci sta.
Legge sul conflitto di interessi. Ci sono già.
Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica. Anche qui, è facile dirlo, ma è come dire "piantiamo gli alberi dei soldi". Oltretutto, le gravi inefficienze dei due sistemi sono state generate anche dallo sperpero di denaro pubblico.
Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali. Giusto.
Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza. Non ho capito, chiedo venia.
Abolizione dell’IMU sulla prima casa. Dipende dal valore della prima casa, a livello di entrate dello Stato serve tantissimo. In linea di principio, FAVOREVOLISSIMO.
Non pignorabilità della prima casa. Vale il discorso fatto per l'imu.
Eliminazione delle province. Sarebbe bello. C'è comunque da dire che potrebbero dichiararlo incostituzionale e, nell'immediato, ti ritrovi una bella spinta di disoccupazione.
Abolizione di Equitalia. Questa penso sia l'uscita più populista e senza senso del programma. Lo sa cosa fa Equitalia, almeno?


Vorrei un vostro giudizio obbiettivo...

- - - Updated - - -

Per quanto riguarda i punti sopra , l'unico che non condivido è l'uscita dall Euro.. che onestamente non capisco e trovo dannosa

La parte iniziale è condivisibile in linea di principio, ma una "democrazia diretta e attiva" con 60 milioni di persone non è attuabile. I rappresentanti servono a questo, a snellire. Altrimenti è impossibile fare alcunchè.

Sopra ho messo le mie idee punto per punto.
 

James Watson

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Mie considerazioni sulle proposte, rielaborate a partire da quelle di stefano feltri che, in parte, condivido.

1. Reddito di cittadinanza

Quanto? con quali soldi? E chi ne avrebbe diritto?

2. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa

Questo punto è così vago da non significare nulla. E comunque lo sposerebbero tutti i partiti, dalla Lega a Monti, passando per il PD

3. Legge anticorruzione

C’è già. In cosa dovrebbe cambiare? Sarebbe, a mio modo di vedere, più opportuno re-introdurre il reato di falso in bilancio e fare una legge seria sulla trasparenza della PA.

4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato

Idem come sopra: l’hanno promessa TUTTI i politici d’Italia da quando esiste l’informatica (chissà, forse anche da prima).

5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti

C’è stato anche un apposito referendum, ovviamente poi ci hanno messo cinque minuti ad aggirare il problema sostituendo i finanziamenti con i rimborsi elettorali. Resta da chiarire come si regolano i contributi privati? Come si garantisce che la politica non diventi ostaggio delle lobby più forti? Perché possiamo essere tutti d'accordo, o meno, sull'abolizione del contributo pubblico (personalmente non lo sono) ma poi come realizziamo questa cosa? Personalmente sarei più favorevole ad un meccanismo di controllo sull'uso che viene fatto di questi finanziamenti, tanto per evitare situazioni tipo lega di qualche tempo fa (laurea di bossi jr. et similia).

6. Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni

Se gli arricchimenti sono illeciti, si immagina che ci sia una sentenza della magistratura a stabilirlo.Per come vanno le cose in Italia si creerà una apposita commissione, che pagherà consulenti, farà rapporti, e alla fine ci darà informazioni poco utili.

7. Referendum propositivo e senza quorum

Un po’ pericoloso, ma interessante. Visto che siamo in un paese di CT non oso immaginare cosa succederebbe se a praticamente chiunque può essere data la possibilità di proporre una legge, ci ritroveremmo a votare ogni singolo giorno dell'anno. Sarei d'accordo se si proponesse questo con la proposta contemporanea (che qui non è esplicitata) di introdurre delle "barriere" per la "proposta di legge" che siano più alte di quelle attuali, tipo che ne so.. 2 milioni di firme a sostegno.

8. Referendum sulla permanenza nell’euro

Come ho detto prima, secondo me questa proposta è assolutamente incostituzionale, per farlo ci vuole prima una modifica della costituzione italiana (e Grillo non penso avrà mai i voti per fare una riforma costituzionale da solo). Si aggiunga che un'uscita dall'euro sarebbe economicamente disastrosa, visto che, tra le altre cose, la lira si svaluterebbe in una misura che economisti molto più esperti e competenti di me stimano tra il 30 e il 50%

9. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese

Altra buona idea. Ma vedi le mie preplessità elencate prima sul referendum propositivo.

10. Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti

Si potrebbe anche fare (ma non sono d'accordo). Serve però una legge antitrust fortissima (peccato che nel programma del % Stelle ci sia la proposta di abolire le authority, inclusa quella della Concorrenza). E poi sarebbe complesso decidere chi deve farsi carico dei debiti della Rai. Sarebbe forte la tentazione di vendere ai privati Rai2, Rai3 e il resto del digitale liberi dall’indebitamento lasciando tutto al contribuente. Tra l'altro questa è una proposta dell'allora ministro della cultura Sandro Bondi.

11. Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato

Sono sempre stato per l'abolizione del porcellum, non ha caso sono stato in prima linea nella organizzazione e realizzazione delle primarie. Resta da stabilire come si intende formare la nuova legge elettorale.

12. Massimo di due mandati elettivi

Ma davvero se uno fa il consigliere comunale poi può fare solo un mandato da Parlamentare? La politica è una cosa complicata, molto più complicata di quello che pensino in molti: l’esperienza può essere utile, quello che conta è che le posizioni siano sempre contendibili evitando che chi detiene la carica in palio, sia troppo favorito.

13. Legge sul conflitto di interessi

Anche Berlusconi ne ha fatta una, per quanto sembri incredibile (legge Frattini, 2004).

14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica

Questa è come il rimborso dell’Imu proposto da Berlusconi. Sulla carta siamo tutti contenti, ma da dove diavolo arrivano i soldi?

15. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali

Il problema è sempre stato l’uso discrezionale dei fondi, non l’esistenza di un sostegno all’editoria (tipo l’Iva agevolata). Comunque, in tempo di crisi, si può ridurre il contributo, magari garantendo comunque il pluralismo finanziando solo le testate web.

16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza

Bellissima idea. Complicata da realizzare. Chi paga la rete in fibra? Chi deve detenere la rete in rame oggi di Telecom? La Cassa depositi e prestiti? Come si finanziano gli investimenti? Li paga lo Stato o i privati?

17. Abolizione dell’Imu sulla prima casa

Il programma di Grillo comincia a costare più del New Deal di Roosevelt. Solo questa voce comporta circa 4 miliardi all’anno. E dove li trova, visto che non propone tagli di spesa (anzi, invoca aumenti) o imposte patrimoniali?
Ricordiamoci poi che eliminare l'imu sulla prima casa significa anche che non pagherebbero nessuna imposta sulla prima casa sia l'operaio, sia il disoccupato che chi possiede un castello. Senza contare che, come ha mostrato un servizio di ballarò martedì sera ci sono coppie di coniugi che mettono in atto separazioni fittizie per intestarsi le due case possedute ad ognuno (risultando poi entrambe come prima casa).

18. Non pignorabilità della prima casa

I tassi sui mutui schizzerebbero di parecchi punti percentuali, senza contare che nessuna banca (ma proprio nessuna) concederebbe mutui a giovani coppie o famiglie a basso reddito se non può neppure avere in garanzia l’immobile acquistato col mutuo.

19. Eliminazione delle province

Pure questo lo hanno promesso praticamente tutti. Il difficile è farlo.

20. Abolizione di Equitalia

Le tasse le raccoglierà direttamente Grillo, che da bravo genovese è attento agli spiccioli. Comunque già da quest’anno i Comuni possono decidere se affidarsi a Equitalia o mettere a gara il servizio di riscossione. Quindi Grillo propone di lasciare in campo solo i privati? E con quali regole?

Chissà se Grillo fornirà dettagli prima del 24 febbraio. A tre settimane dalle elezioni i tanti italiani che pensano di votare Grillo forse meriterebbero qualche proposta più dettagliata.

Oppure non resta che concludere che Grillo sta confermando i timori di chi è scettico verso il suo movimento: tanta gente piena di buone intenzioni ma con idee un po’ confuse.

Anche i politici incompetenti possono fare danni, non soltanto quelli ladri o in malafede.

- - - Aggiornato - - -

[MENTION=165]James Watson[/MENTION]:

ecco appunto, grazie!
 
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10. Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti

E chi la finanzia? I cittadini pagando le tasse? Oppure la Rai dovrà trasmettere tutte le repliche dei quiz di Mike Bongiorno degli Anni Sessanta per mancanza di fondi? :lol:

13. Legge sul conflitto di interessi

NON-SERVE-A-NIENTE

Berlusconi potrebbe tranquillamente evitare di candidarsi,mettere un delfino nel PDL (tipo Alfano) e fare in modo che le sue reti comunque facciano pubblicità al suo partito. E potrebbe comunque fare da "capo politico" senza scendere in campo.


Chiaramente non mi va di debunkerare tutte le cavolate che ha scritto Peppe Crillo (che alla fine è roba del tipo: a) punire i disonesti b) premiare gli onesti c)promuovere le cose che vanno bene d)abolire le cose che NON vanno bene e) aumentare la produzione )
 

Super_Lollo

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Ok tutto bello ... ora prendere anche le proposte che fanno il PD e il PD meno L e fate la stessa cosa però.. troppo facile criticare e basta ..
 

Super_Lollo

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Programma ( trovato online ) del PDmenoL

avanti ora analizzate questo :

Pensioni
Sul tema delle pensioni l’aspetto più pressante è rappresentato dagli esodati e l’intervento sulla riforma Fornero in materia pensionistica. Primo aspetto dunque è il completamento della copertura finanziaria per gli esodati, sia sfruttando il fondo solidarietà già istituito con l’ultima legge di stabilità, sia attingendo dai risparmi prodotti dalla stessa riforma. Il nodo centrale anche in un medio e lungo periodo è una nuova rivalutazione del sistema in uscita. Troppo rigido quello della Fornero, che ha portato al problema degli esodati: per questo il PD propone un sistema pensionistico più flessibile in uscita, con una forbice d’età più larga e con programmi di invecchiamento attivo (incentivi e disincentivi a seconda che si scelga di lavorare più o meno), ferma restando la stabilità finanziaria.
Scuola e Università
Altro tema centrale nel programma del PD è il rilancio della scuola e dell’università, fortemente legate al tema del lavoro. “Non c’è futuro per l’Italia senza un contrasto alla caduta drammatica della domanda d’istruzione registrata negli ultimi“, si legge nel documento programmatico. Questo si traduce in un rilancio degli investimenti nel settore dell’istruzione a tutti i livelli, in modo da garantire “stabilità, fiducia e risorse“. Non più tagli, ma “processi di riqualificazione e di rigore della spesa” per migliorare il sistema pubblico e dare il via a “un piano straordinario contro la dispersione scolastica, soprattutto nelle zone a più forte infiltrazione criminale“.
Vari i punti toccati a partire dalle scuole dell’infanzia con l’obiettivo di arrivare alla copertura del 33% per gli asili nidi, come chiesto dall’Europa. Per le scuole primarie e medie si torna a parlare del tempo pieno con un “tempo scuola” più lungo per gli alunni delle medie e scuole aperte anche di pomeriggio con varie attività. Il ciclo superiore viene diviso in un biennio unitario a cui segue la scelta dell’istituto da frequentare. Altro punto è la creazioni di “Poli per l’Istruzione Tecnica Superiore”, scuole e centri per la formazione legati alle imprese per il rilancio del Made in Italy. Altro problema quello delle docenze: il PD propone un piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie dei precari. Anche per l’Università e la Ricerca si parla di investimenti: proposta anche la creazione di un Programma Nazionale per il merito e il diritto allo Studio che aiuti a risolvere il problema della dispersione scolastica e a sostegno delle famiglie, contratto unico per i ricercatori e politiche di incentivi per le assunzione.
Abolizione delle province
L’abolizione delle province passa da una riforma degli enti locali. Per le province si chiede una definizione chiara delle funzioni delle “nuove province”, mappatura delle aree di nuova creazione, varo delle Città metropolitane come anello di congiunzione tra enti locali e Regioni, investimenti per evitare il passaggio delle deleghe ai Comuni che non sono preparati, mantenimento della nuova Provincia all’interno della Costituzione.
Tasse: Imu e patrimoniale
Tema scottante quello delle tasse. Il PD in generale propone un abbassamento delle imposte sul lavoro, tenendo in equilibrio i conti grazie a una politica di lotta all’evasione fiscale che si concentri sulla trasparenza dei pagamenti e delle operazioni finanziarie, a loro volta rese più difficili se spostano fondi in altri paesi per non pagare le tasse. Su quella che è diventata la tassa della campagna elettorale, l’Imu, si prevede di eliminarla per le prime case fino ai 400-500 euro, innalzando con gradualità progessiva quella su immobili che superino 1,5 milioni di euro di valore catastale, pari a 3 milioni d valore commerciale. Sulla patrimoniale non vengono proposte tasse dirette, ma un sistema di trasparenza e tracciabilità per accertare il pagamento o meno delle imposte già previste.
Immigrazione
Sul tema dell’immigrazione il PD lega le proposte al piano dei diritti, in particolare per quello che riguarda la cittadinanza ai figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia. L’approvazione della norma è presa come simbolo della svolta nelle politiche sui diritti e viene proposta come primo atto da compiere entro 100 giorni di governo. In materia di immigrazione, le proposte si insinuano nel solco della tradizione europea che favorisca la regolarizzazione degli immigrati con temi chiavi “lotta alla illegalità” e “tutela dei lavoratori”.
In materia di quote, il quadro di riferimento è quello europeo con procedure uniformi in tutta l’Unione per la politica d’ingresso e la promozione della mobilità all’interno dei vari Paesi, mantenendo in fatto di quote la competenza nazionale a livello settoriale. Si passa dall’eliminazione del reato di immigrazione clandestina, al superamento dei Centri di Identificazione ed Espulsione, la revisione dei reati collegati a quello di immigrazione clandestina, mantenendo al contempo quelli di traffico di essere umani e sfruttamento degli immigrati, lotta all’immigrazione clandestina che prevede anche nuove modalità per l’ingresso “a chiamata”, investimenti in tutte le attività che favoriscano l’integrazione.
Liberalizzazioni
Forte della “lenzuolate”, Bersani punta a riproporre nuove liberalizzazioni che toccheranno vari temi: le professioni, i farmaci, i carburanti e l’energia, banche, trasporti e poste, assicurazioni, commercio, semplificazione per le imprese e la tutela dei consumatori.
Sanità
Sanità pubblica per tutti ed efficiente. Per arrivare a questo il PD propone interventi rigorosi che partono da “legalità e trasparenza”. In pratica si traduce in una rete di assistenza che preveda un livello territoriale di forte compenetrazioni tra ospedali e medici sul territorio, una rete di assistenza a media intensità di cura e una riduzione degli ospedali altamente tecnologici per i casi acuti e le emergenze. Attenzione anche alla sanità pubblica come fattore di sviluppo e non solo come spesa e valorizzazione dei medici e operatori sanitari nelle aziende e negli ospedali.
Sicurezza
In materia di sicurezza, che il PD definisce come “diritto di libertà, uno dei fondamentali di cittadinanza”, la proposta passa per una riorganizzazione più efficiente a livello strutturale e territoriale delle forze di sicurezza che devono avere più risorse e mezzi. Si punta quindi a semplificare e a esaltare le professionalità con una riorganizzazione sul territorio e nei rapporti con gli apparati centrali.
 

James Watson

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Non so dove tu sia andato a prenderlo, ma quello non è il programma del pd. (o almeno, non lo è per queste elezioni) :)
 
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Morto che parla

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Ok tutto bello ... ora prendere anche le proposte che fanno il PD e il PD meno L e fate la stessa cosa però.. troppo facile criticare e basta ..

Vedi Lollo, i problemi con questo concetto sono 2:

1) Piuttosto che votare schifezze uno può non votare
2) E' il movimento che è partito dalla critica pura al prossimo, nel senso che tutto fa schifo. Quando si è trattato di proporre, ha partorito queste robe.

Ps: continuo a dire che oltre a Pd e Pdl c'è Monti.
 
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