Edric
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Puoi assaltare il regno, imprigionare il Re e, sfruttando la vile complicità di traditori meschini, di servi da strapazzo e giullari senza ritegno, puoi anche tentare di sostituirti ad esso.
Puoi affannarti in tutti i modi per spargere il tuo veleno, sperando così di riuscire a distruggerne il ricordo e, al contempo, imporgli infiniti supplizi per provare, inutilmente, a piegarlo.
Puoi perfino arrivare a credere di aver avuto successo, nel tuo intento di spacciarti ad occhi ignari come un “vero” re, quando, in realtà, sei più simile ad un tiranno, sempre così lesto a dimostrare, per primo a te stesso, di poter prendere tutto quello che desideri e così incurante di chi calpesti nel farlo.
Ma il tradimento e l'oppressione sono campi sterili e incolti, in cui prosperano solo insetti e parassiti e dove nulla di effettivo valore potrà mai realmente crescere.
Attento quindi “usurpatore” poiché esiste sempre chi “non dimentica” e, silenzioso, “tesse” la sua tela, preparando la strada e creando i presupposti per far si che, giunto il tempo, il Re torni ad occupare il trono che, suo, è di diritto.
E quando il momento sarà giunto, guai agli sprovveduti che proveranno ad opporsi al suo cammino invece di riconoscere il legittimo Re.
Un pensiero per tutti i piccoli e grandi "usurpatori" e per i loro lacchè, pieni di sguardi persi nel vuoto di chi non ci sta a capire più nulla mentre qui si aspetta anche il 17 Luglio
Puoi affannarti in tutti i modi per spargere il tuo veleno, sperando così di riuscire a distruggerne il ricordo e, al contempo, imporgli infiniti supplizi per provare, inutilmente, a piegarlo.
Puoi perfino arrivare a credere di aver avuto successo, nel tuo intento di spacciarti ad occhi ignari come un “vero” re, quando, in realtà, sei più simile ad un tiranno, sempre così lesto a dimostrare, per primo a te stesso, di poter prendere tutto quello che desideri e così incurante di chi calpesti nel farlo.
Ma il tradimento e l'oppressione sono campi sterili e incolti, in cui prosperano solo insetti e parassiti e dove nulla di effettivo valore potrà mai realmente crescere.
Attento quindi “usurpatore” poiché esiste sempre chi “non dimentica” e, silenzioso, “tesse” la sua tela, preparando la strada e creando i presupposti per far si che, giunto il tempo, il Re torni ad occupare il trono che, suo, è di diritto.
E quando il momento sarà giunto, guai agli sprovveduti che proveranno ad opporsi al suo cammino invece di riconoscere il legittimo Re.
Un pensiero per tutti i piccoli e grandi "usurpatori" e per i loro lacchè, pieni di sguardi persi nel vuoto di chi non ci sta a capire più nulla mentre qui si aspetta anche il 17 Luglio