Da affaritaliani
L'Italia ha bisogno di un nuovo Governo Monti. E' un plebiscito a favore dell'attuale esecutivo quello dei 137 banchieri, manager, imprenditori e professori che hanno risposto ai sondaggi de il Sole 24 Ore Radiocor e dei 275 soci Assiom Forex: oltre l'80%, infatti, ritiene che sia auspicabile un Governo Monti-bis.
Monti però, intervenuto alla Fiera del Levante, ha già declinato: "Abbiamo ricevuto inviti a continuare il nostro sforzo. Inviti certamente simpatici ma naturalmente irricevibili...".
Idee chiare anche sugli effetti sull'economia delle imminenti elezioni americane: oltre metà degli intervistati ritiene che sia meglio la rielezione di Barack Obama, mentre circa il 20% pensa che sia indifferente che alla Casa Bianca vada il candidato democratico o quello conservatore. Solo il 20% pensa che l'elezione di Mitt Romney possa far bene all'economia. Sempre per quanto riguarda gli Stati Uniti, le risposte più numerose alla domanda sul rischio recessione sono ottimiste sulla possibilità di riportare sotto controllo il debito pubblico, anche se la maggioranza non è schiacciante.
E l'Eurozona? Circa metà degli intervistati pensa che tra un anno sarà "più unita" di adesso, Grecia inclusa. Infine, in una quinta domanda posta da Radiocor ai protagonisti dell'economia sulle societa' a rischio scalata a Piazza Affari, le opinioni non sono omogenee. Per alcuni il rischio c'e' per tutte, mentre per altri e' un rischio inesistente, piu' che altro per mancanza di scalatori. Nella top ten delle societa' a rischio scalata spiccano UniCredit e Mps, ma anche Mediobanca e Generali. Tra le piu' citate anche Telecom e Pirelli.
Al sondaggio hanno risposto personaggi di primo piano: da Romano Prodi all'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, da Marco Tronchetti Provera all'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, da Guido Rossi al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Ma anche l'amministratore de-legato di UniCredit Federico Ghizzoni, Carlo De Benedetti, Rodolfo De Benedetti, il presidente delle Generali Gabriele Galateri, il presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi, il banchiere Gerardo Braggiotti, l'amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, Francesco Gaetano Caltagirone, Franco Bernabé.