Il Fpf fuori dall Europa League

Casnop

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Attenzione, tu puoi spendere quanto ti pare e piace, però se devi giocare una loro competizione rendi conto.

Ma rendi conto anche delle annate precedenti, se noi il prossimo anno spendiamo sul mercato 200 mln fuori dall'Europa, ci qualifichiamo per la stagione successiva, si deve rendere conto comunque delle spese della stagione precedente, potrebbero anche non permetterti di iscriverti.

Quindi sei comunque limitato.
Nel Fair Play Finanziario in ogni caso, ai fini del rapporto tra spese e ricavi, non si tiene conto dei costi per la costruzione di impianti sportivi di proprietà. Un ottimo argomento in favore del vero motore di espansione del fatturato nei prossimi anni. :)
 

corvorossonero

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Nel Fair Play Finanziario in ogni caso, ai fini del rapporto tra spese e ricavi, non si tiene conto dei costi per la costruzione di impianti sportivi di proprietà. Un ottimo argomento in favore del vero motore di espansione del fatturato nei prossimi anni. :)

Certo che si tiene conto, in quanto va ad erodere il patrimonio netto, portando indebitamento. Vedasi juve.
 

Il Re dell'Est

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Certo che si tiene conto, in quanto va ad erodere il patrimonio netto, portando indebitamento. Vedasi juve.

Lo stadio rientra tra le spese virtuose che non vengono prese in considerazione. Così come gli investimenti giovanili. Scrivi "Tutto ciò che c'è da sapere sul fair play finanziario", lo spiega la UEFA stessa sul proprio sito.
 

Henry

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Interessante la questione delle sponsorizzazioni gonfiate concesse da parti correlate. L'Uefa ha il potere di rettificarne il valore ai fini del FFP per ricondurlo a presumibili valori di mercato, e quindi conta molto il prestigio e il potenziale di un club. Nel caso del PSG lo hanno rettificato ma non hanno detto di quanto, e pare non di molto, perché comunque è una società che rappresenta una città tra le più importanti del mondo, ha una rosa fatta di giocatori di alto livello e non era facile dimostrare che si trattasse di un contratto largamente fuori mercato, senza contare le protezioni politiche dovute alla presidenza Uefa all'epoca nelle mani di un francese, malgrado la asserita indipendenza dell'organo preposto a valutare queste cose. Bisogna riconoscere però che 200 M annui forniti da un ente governativo, l'agenzia turistica del Qatar, sono l'unico vero caso di questo genere: il ManCity, al di là della questione dei naming rights dello stadio che finì sotto la lente dell'Uefa, attualmente mi sembra in una condizione diversa. Ormai ha approfittato dell'ambiente inglese, assai favorevole allo sviluppo commerciale, non si può dire che dipenda in modo eccessivo da contratti di questo tipo, quasi grossolani nella loro artificiosità. Al contrario, il bilancio del Psg rimane in parte artificioso, ma secondo me, come ho detto, è veramente l'unico caso di pesante e perdurante dipendenza da contratti con parti correlate che sembrano difficilmente sostituibili nel caso teorico che venissero meno. Faccio notare che anche il Sassuolo, mutatis mutandis, soffre di questo problema, se va in EL sono curioso di vedere se troveranno qualcosa da dire (22 M di jersey sponsorship è troppo per un club come il Sassuolo, ma forse non abbastanza per attirare l'attenzione dell'Uefa).
Le sanzioni. Le prime sanzioni notoriamente non sono pesanti, ma contengono tra l'altro obblighi più stringenti proprio in materia di bilancio. Psg e ManCity li hanno assolti e ne sono usciti senza ulteriori conseguenze avendo rinunciato a suo tempo alle mosse iperboliche sul mercato che forse avevano in programma, e ormai sono in attivo, come si vede dagli ultimi bilanci, con il caveat riguardante il Psg; il Galatasaray invece si è dimostrato recidivo ed è stato squalificato. Inter e Roma devono ancora uscire dalla procedura, ma non credo faranno molta fatica, avendo giocatori di alto valore da mettere sul mercato, in caso di necessità, virtualmente anche a discapito dell'integrità del potenziale tecnico. Ho visto che l'Inter ha manipolato un po' la voce degli accantonamenti. Se tu ne fai molti, stiracchiando un po' qualche rischio immaginario, poi quando tali rischi non si avverano, tu l'anno successivo puoi riprendere quegli accantonamenti nella voce altri ricavi o sopravvenienze attive, gonfiando un po' i ricavi stessi. Questo dipende dal fatto che normalmente il periodo di monitoraggio è triennale, ma i target di bilancio imposti come sanzioni "rieducative" spesso sono specifici per il singolo anno e con il gioco che ho descritto prima si possono trasferire risorse da un anno all'altro, fino a certo punto naturalmente.
Nel caso la vendita abbia luogo, come speriamo tutti, io mi auguro che nel breve termine operazioni con parti correlate possano essere fatte anche nel nostro caso, sarebbero anche più giustificate, ma è fondamentale rafforzare la capacità di generare ricavi nel lungo periodo facendo investimenti virtuosi, come hanno detto molti altri utenti.
 

Casnop

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Certo che si tiene conto, in quanto va ad erodere il patrimonio netto, portando indebitamento. Vedasi juve.

Non nel fondamentale parametro del rapporto percentuale tra costi e ricavi, rimediabile tramite intervento diretto del socio, vietato dalle norme UEFA. :)
 

Casnop

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Interessante la questione delle sponsorizzazioni gonfiate concesse da parti correlate. L'Uefa ha il potere di rettificarne il valore ai fini del FFP per ricondurlo a presumibili valori di mercato, e quindi conta molto il prestigio e il potenziale di un club. Nel caso del PSG lo hanno rettificato ma non hanno detto di quanto, e pare non di molto, perché comunque è una società che rappresenta una città tra le più importanti del mondo, ha una rosa fatta di giocatori di alto livello e non era facile dimostrare che si trattasse di un contratto largamente fuori mercato, senza contare le protezioni politiche dovute alla presidenza Uefa all'epoca nelle mani di un francese, malgrado la asserita indipendenza dell'organo preposto a valutare queste cose. Bisogna riconoscere però che 200 M annui forniti da un ente governativo, l'agenzia turistica del Qatar, sono l'unico vero caso di questo genere: il ManCity, al di là della questione dei naming rights dello stadio che finì sotto la lente dell'Uefa, attualmente mi sembra in una condizione diversa. Ormai ha approfittato dell'ambiente inglese, assai favorevole allo sviluppo commerciale, non si può dire che dipenda in modo eccessivo da contratti di questo tipo, quasi grossolani nella loro artificiosità. Al contrario, il bilancio del Psg rimane in parte artificioso, ma secondo me, come ho detto, è veramente l'unico caso di pesante e perdurante dipendenza da contratti con parti correlate che sembrano difficilmente sostituibili nel caso teorico che venissero meno. Faccio notare che anche il Sassuolo, mutatis mutandis, soffre di questo problema, se va in EL sono curioso di vedere se troveranno qualcosa da dire (22 M di jersey sponsorship è troppo per un club come il Sassuolo, ma forse non abbastanza per attirare l'attenzione dell'Uefa).
Le sanzioni. Le prime sanzioni notoriamente non sono pesanti, ma contengono tra l'altro obblighi più stringenti proprio in materia di bilancio. Psg e ManCity li hanno assolti e ne sono usciti senza ulteriori conseguenze avendo rinunciato a suo tempo alle mosse iperboliche sul mercato che forse avevano in programma, e ormai sono in attivo, come si vede dagli ultimi bilanci, con il caveat riguardante il Psg; il Galatasaray invece si è dimostrato recidivo ed è stato squalificato. Inter e Roma devono ancora uscire dalla procedura, ma non credo faranno molta fatica, avendo giocatori di alto valore da mettere sul mercato, in caso di necessità, virtualmente anche a discapito dell'integrità del potenziale tecnico. Ho visto che l'Inter ha manipolato un po' la voce degli accantonamenti. Se tu ne fai molti, stiracchiando un po' qualche rischio immaginario, poi quando tali rischi non si avverano, tu l'anno successivo puoi riprendere quegli accantonamenti nella voce altri ricavi o sopravvenienze attive, gonfiando un po' i ricavi stessi. Questo dipende dal fatto che normalmente il periodo di monitoraggio è triennale, ma i target di bilancio imposti come sanzioni "rieducative" spesso sono specifici per il singolo anno e con il gioco che ho descritto prima si possono trasferire risorse da un anno all'altro, fino a certo punto naturalmente.
Nel caso la vendita abbia luogo, come speriamo tutti, io mi auguro che nel breve termine operazioni con parti correlate possano essere fatte anche nel nostro caso, sarebbero anche più giustificate, ma è fondamentale rafforzare la capacità di generare ricavi nel lungo periodo facendo investimenti virtuosi, come hanno detto molti altri utenti.
Immagino che il consorzio cinese, in questa "inutile" fase di due diligence societaria, stia esaminando il problema del come intervenire su certe aree contrattuali. Quella della sponsorship è una delle più importanti: quel contratto con Fly Emirates sarà oggetto, immagino, di particolari attenzioni. :)
 

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Questo è vero, ma i grandi team fino ad oggi non sono stati mai esclusi. Al massimo hanno contrattato una penale (City e PSG, ma pure Roma e Inter ) che considerata la loro forza equivale ad una vittoria. Per cui alla fine della fiera, se vogliamo evitare sanzioni possiamo utilizzare le sponsorizzazioni gonfiate, altrimenti inizialmente possiamo anche fregarcene e concordare in un secondo momento la penalità.



Si, funziona così ma come dico sopra nessuno deve spaventarsi delle eventuali sanzioni che potrebbero arrivarci qualora spendessimo di più rispetto al progetto commerciale che depositeremo all'UEFA. Parliamo di sanzioni economiche o restrizioni della rosa, ostacoli tutto sommato abbordabili.

Ma nessuno ci escluderà mai dalla competizione per ovvi motivi.

Parli gia mandarino??


:asd:
 
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