Il Re dell'Est
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Come riporta Marco Bellinazzo, ci sono novità clamorose che potrebbero presto arrivare nel nostro campionato. Infatti, nel giro di qualche settimana il fondo d'investimento brasiliano Doyen Sports sbarcherà in Italia con 200M che finanzierebbero il calciomercato estivo. Ma di cosa stiamo parlando? La Doyen Sports è un fondo d'investimento, ossia una società che effettua attività speculative sui cartellini dei giocatori acquistandone una percentuale e lasciandone i diritti sportivi alla squadra di calcio che in questo modo alleggerisce il prezzo d'acquisto (ma anche di cessione, ovviamente, che va diviso in base alla percentuale di appartenenza del cartellino). Si tratta della cosiddetta pratica denominata Third-Party Ownership (TPO). Questi fondi di investimento attualmente sono presenti in Brasile (principalmente), Spagna e Portogallo. In Inghilterra questa pratica è stata bandita dopo i problemi causati dall'affare Tevez-West Ham con il fondo di Kia Joorabchian. La FIFA, inoltre, sta pensando di bandirli a livello mondiale.
Tuttavia, l'investimento che la Doyen si appresta a fare in Italia (gli avvocati italiani stanno definendo gli aspetti legali) è del tutto diverso dal TPO. Infatti, il fondo in questione effettuerà semplicemente dei prestiti ai club per l'acquisizione di un determinato giocatore (che sarà al 100% della società) che poi avrà la facoltà di restituire a determinate scadenze, la somma più elevata tra il capitale e gli interessi e l’eventuale plusvalenza realizzata dalla cessione. Un modello che potrebbe essere implementato attraverso formule di debito, di equity o di joint venture a seconda dei casi. Questo modello, peraltro, fra un paio di settimane potrebbe essere “ratificato” dalla Fifa nel Congresso di San Paolo.
Il budget iniziale che la Doyen metterà nella serie A è pari a 200M e servirà per il 50% a finanziare i club nel prossimo calciomercato, per il 20% a coprire altre necessità degli stessi club (come la ristrutturazione dei debiti), per un altro 20% ad affari sui diritti di immagine e per un altro 10% al potenziamento delle politiche commerciali, di marketing e di scouting.
Tuttavia, l'investimento che la Doyen si appresta a fare in Italia (gli avvocati italiani stanno definendo gli aspetti legali) è del tutto diverso dal TPO. Infatti, il fondo in questione effettuerà semplicemente dei prestiti ai club per l'acquisizione di un determinato giocatore (che sarà al 100% della società) che poi avrà la facoltà di restituire a determinate scadenze, la somma più elevata tra il capitale e gli interessi e l’eventuale plusvalenza realizzata dalla cessione. Un modello che potrebbe essere implementato attraverso formule di debito, di equity o di joint venture a seconda dei casi. Questo modello, peraltro, fra un paio di settimane potrebbe essere “ratificato” dalla Fifa nel Congresso di San Paolo.
Il budget iniziale che la Doyen metterà nella serie A è pari a 200M e servirà per il 50% a finanziare i club nel prossimo calciomercato, per il 20% a coprire altre necessità degli stessi club (come la ristrutturazione dei debiti), per un altro 20% ad affari sui diritti di immagine e per un altro 10% al potenziamento delle politiche commerciali, di marketing e di scouting.