Il clientelismo di Adriano Galliani - Parte II

Splendidi Incisivi

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Prosegue dal topic... http://www.milanworld.net/il-clientelismo-di-adriano-galliani-parte-i-vt38445.html

5) Ernesto Bronzetti:
Adesso passiamo di nuovo ad un agente FIFA, proprio come Oscar Damiani. Beh, Bronzetti è stato un condottiero quasi delle campagne acquisti milaniste, tanto da curare i passaggi in rossonero di Emerson(si veda la campagna acquisti del 2007), di José Chamot, Cosmin Contra, Julio Cesar Santos Correa, José Mari, Javi Moreno e Ricardo Oliveira.
Ma proviamo ad analizzare,a ncora una volta, uno per uno questi casi.
Emerson arriva al Milan 31enne e carico di problemi fisici, tanto da collezionare nelle stagioni 2007-08 e 2008-09 soltanto 40 presenze.
Un giocatore che aveva chiuso ad alti livelli da tempo, tanto da chiedere lui stesso la rescissione consensuale nell'aprile del 2009 per poter tornare a casa, in Brasile, dove si acca al Santos, raccogliendo soltanto 6 presenze prima del definitivo ritiro dall'attività agonistica.
Chamot col Milan colleziona 51 presenze, non offre nemmeno cattive prestazioni nella difesa a tre di Zaccheroni(anche se al suo fianco aveva un certo Costacurta e un certo Paolo Maldini), però il giocatore non dura molto, gioca poco ed è spesso infortunato, al Milan arriva già trentunenne e dopo l'infelice esperienza rossonera chiude la carriera prima al Leganés e poi al Rosario Central.
Su Mari e Moreno c'è poco da dire, sono due calciatori che resteranno per sempre nella memoria storica rossonera come carissimi flop, perché arrivarono come bomber eccezionali ma il primo, in 52 presenze, mise a segno soltanto 2 goal e il secondo, in 16 presenze, sempre e soltanto 2 goal.
Julio Cesar Correa colleziona addirittura 20 presenze col Real Madrid ma quando arriva al Milan non va oltre le 4, fornendo prestazioni scadenti e non convincendo mai appieno, di lì inizierà una girandola di squadre che gli farà cambiare maglia dieci volte fino ai giorni nostri, militando dei Toronto.
Ricardo Oliveira rappresenta, invece, una parentesi tristissima della nostra storia perché arriva in rossonero per 17 milioni di euro come sostituto di Andrij Shevchenko ma colleziona con i rossoneri 26 presenze e soltanto 3 goal: il degno epigono dell'accoppiata Mari/Moreno.
Infine c'è Cosmin Contra: una stagione al Milan, la 2001/2002, prima di essere ceduto all'Atletico Madrid, anche qui toccata e fuga.

6) Tullio Tinti:
Torniamo di nuovo alla scuderia dei procuratori e parliamo dell'importantissimo Tullio Tinti. Beh, quando parliamo di Tinti parliamo di un qualcosa di grande almeno quanto la Pasqualin/D'Amico Partners; infatti sotto Tinti passano giocatori come Kakhaber Kaladze, Tomas Locatelli, Daniele Bonera, Giampaolo Pazzini, Cristian Zenoni, Alberto Paloschi, Nicola Pozzi e Alessandro Matri.
Anche a Tullio Tinti dobbiamo riconoscere il merito di aver avuto sotto la sua procura un calciatore come Andrea Pirlo, uno dei migliori registi della storia del calcio, ma anche come Filippo Inzaghi, inserito con lo stesso Pirlo nella Hall of fame rossonera.
Ciò nonostante non possiamo trascurare tutti gli altri indecenti nomi passati in maglia rossonera che rendono il bilancio di questo procuratore, come di altri, molto più negativo che positivo.
A Kaladze non possiamo non riconoscere la fortunata stagione 2002-2003, dove fu uno dei protagonisti della cavalcata europea; tuttavia per una stagione non possiamo ammettere le indecorose stagioni offerteci per i sette anni successivi, fino al 2010, quando viene ceduto al Genoa, proprio come Antonini, ma questa è una storia che tratteremo tra pochissimo.
Tomas Locatelli, invece, è un presunto talento che esce dal florido vivaio dell'Atalanta ma gioca col Milan soltanto 10 partite in due anni, per poi riuscire a trovare la sua dimensione soltanto in provincia, tra Bologna e Siena: vogliamo concedere alla dirigenza rossonera il beneficio del dubbio su un giocatore che sembrava promettere ma che non è riuscito a mantenere le promesse? Sia pure.
Daniele Bonera, al contrario, arriva al Milan all'età di 25 anni, nel 2006, con la speranza di un salto di qualità; il giocatore offre il suo onesto contributo per alcuni anni ma il salto di qualità non riesce, gli anni passano e se gli anni pesano sulle spalle di fenomeni come Pirlo o Seedorf, pesano a maggior ragione sulle spalle di un eterno incompiuto come Bonera che, chissà grazie alla buona parola di chi, resiste in maglia rossonera per nove anni, fino alla veneranda età di 34 anni, funestando numerose partite del Milan che abbattono, prima ancora che i risultati della squadra, l'umore dei tifosi; il giocatore, infine, finisce fortunatamente in scadenza nell'estate del 2015 quando passa al Villareal.
Pazzini vive una fortunata stagione alla Sampdoria nella stagione 2009-2010, segnando 21 reti in stagione; tuttavia il giocatore non riesce a riconfermarsi l'anno successivo mettendo a segno soltanto 6 marcature fino a gennaio, primo di passare all'Inter, dove vive un anno e mezzo tra più bassi che alti; ciò nonostante il Milan, dovendo sbarazzarsi di Antonio Cassano, conclude uno scambio con l'Inter che porta il barese in nerazzurro e Pazzini in rossonero; tuttavia, sfortunatamente per Pazzini, il giocatore arriva come sostituto di Ibrahimovic e i risultati sono subito sotto gli occhi di tutti: 24 reti in 86 presenze dopo tre stagioni, troppo poco e così Pazzini passa all'Hellas Verona, dove attualmente fa la riserva del trentottenne Luca Toni.
Cristian Zenoni arriva dall'Atalanta ma non gioca nemmeno una partita in rossonero e viene ceduto alla Juventus nell'affare che porta Filippo Inzaghi a Milano; con la Juventus, Zenoni colleziona 58 presenze in due anni, arriva anche in nazionale e si rivela tutto sommato un buon gregario, però è curioso che la pedina di scambio che avrebbe portato Inzaghi a Milano fosse proprio Zenoni, no? L'ennesima commissione per l'amico Tullio?
Alberto Paloschi è un altro onesto mestierante alla Pazzini; il giocatore trova la sua dimensione al Chievo Verona, altra realtà certamente non a livello del Milan, eppure il Milan ci mette almeno sette anni per sbarazzarsi del giocatore, mantenendolo sotto il proprio controllo dal 2007 al 2014: qualche contro in sospeso con l'amico Tinti?
Nicola Pozzi è invece il classico pacco postale all'italiana, tanto da collezionare 0 presenze con la maglia del Milan ma da restare sotto il controllo rossonero per 5 anni, dal 2004 al 2009, anno del definitivo riscatto da parte della Sampdoria; oggi Pozzi gioca al Vicenza in serie B, senza nemmeno essere titolare.
Infine c'è il caso Alessandro Matri, uno degli affari più incresciosi degli ultimi mercati rossoneri; Alessandro Matri, infatti, è sotto il controllo del Milan dal 1996, prima della definitiva cessione al Cagliari nell'estate del 2008; ben 5 anni dopo, nell'estate del 2013, però, Matri torna al Milan, tra il malcontento generale dei tifosi che addirittura esibiscono allo stadio striscioni contro l'arrivo del ventinovenne attaccante juventino, a maggior ragione stando a sentire le cifre per le quali sarebbe arrivato in rossonero: 11 milioni di euro pagabili in 4 anni, proprio mentre la Juventus, qualche mese prima, versava al Manchester City 9 milioni, più 6 di bonus, per acquistare un certo Carlos Tevez; Matri naturalmente delude tutte le aspettative in maglia rossonera, collezionando 18 indecorose presenze condite dalla miseria di un solo goal, prima di incominciare una nuova girandola di prestiti che lo portano alla Fiorentina, al Genoa, di nuovo alla Juventus e attualmente alla Lazio.

7) Enrico Preziosi:
Ultimo ma non meno importante degli altri è il presidente del Genoa Cricket and Football Club.
Se sotto i personaggi visti in precedenza sono passate carovane intere di calciatori, beh, sotto la premiata ditta Galliani-Preziosi passano addirittura squadre di calcio intere; di seguito la lista di calciatori che, negli ultimi cinque anni, è passata dal Milan al Genoa, viceversa e ritorno:

Marco Amelia
Antonio Donnarumma

Luca Antonelli
Francesco Acerbi
Luca Antonini
Sokratis Papastathopoulos
Mario Sampirisi
Kakhaber Kaladze
Kevin Constant

Rodney Strasser
Alexander Merkel
Andrea Bertolacci
Juraj Kucka
Valter Birsa
Davide Di Gennaro
Kevin Prince Boateng

Giacomo Beretta
Alessio Cerci
Suso
Marco Borriello
M'Baye Niang
Alessandro Matri
Gianmarco Zigoni
Nnamdi Oduamadi
Stephan El Shaarawy
Alberto Paloschi

Alcuni giocatori sono nostre vecchie conoscenze: Luca Antonini, protagonista del trio Pasqualin/D'Amico-Galliani-Preziosi; Kevin Constante e M'Baye Niang, dalla Francia con amore grazie alla triade Galliani-Preziosi-Damiani; infine abbiamo un indigesto calderone composto da Alessandro Matri, Kakhaber Kaladze e Alberto Paloschi, servito dal trio di chef Tinti-Galliani-Preziosi.
Tralasciando questi calciatori, sui quali abbiamo già avuto modo di parlare, ne restano almeno altri 17 giocatori che hanno fatto spola, da Genova a Milano e ritorno, tra le grinfie di Adriano Galliani ed Enrico Preziosi. Naturalmente parliamo di calciatori di non elevatissimo spessore.

Estate 2007-08:
La "collaborazione" tra Galliani e Preziosi è storia vecchia, infatti già dall'estate del 2007, poco dopo la Champions conquistata ad Atene, Galliani mette in piedi i suoi primi giri "sportivi" col presidente Preziosi. Questa, infatti, è l'estate in cui Borriello viene ceduto dal Milan al Genoa in comproprietà: il giocatore segna 19 goal in 35 gare nella stagione 2007-08 e torna al Milan a titolo definitivo per 7,5 milioni di euro, più la comproprietà di Davide Di Gennaro, la cui comproprietà verrà riscattata, come con Borriello, dal Milan nell'estate del 2009.
Ebbene, Borriello di lì in poi riuscirà ad indovinare soltanto tre stagioni su sette di serie A in doppia cifra, troppo poco per un attaccante da Milan, così come sono troppo poche le presenze in serie B a fronte di quelle in serie A di Davide Di Gennaro per essere definito un giocatore da Milan.

Estate 2010:
Questa è l'estate di Kevin-Prince Boateng che viene acquistato dal Genoa e ceduto in compartecipazione al Milan ma di Boateng abbiamo già detto la fortunata stagione dello scudetto, come dello sciagurato ritorno di qualche giorno fa.

Gennaio 2011:
In questo mese il Milan riscatta la metà del cartellino di Alberto Paloschi dal Parma e contestualmente la gira al Genoa; i due club, poi, risolveranno la comproprietà a favore del Milan nell'estate del 2011, proprio come fu per Borriello e Di Gennaro.

Estate 2011:
Ci diranno che Amelia è stato un campione del mondo ma al mondiale ci è arrivato come terzo portiere, dietro l'esperto Peruzzi e uno dei portieri più forti di ogni epoca come Gigi Buffon, anche se dopo alcune buone annate, bisogna ammetterlo, al Livorono; tuttavia bisogna anche ammettere che alla florida ascesa sino alla spedizione tedesca del 2006 non è corrisposto un seguito di carriera felicissimo, dato che Amelia non è riuscito a fare il salto di qualità passando prima al Palermo, quindi al Genoa e guarda caso al Milan nel 2010, in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione, salvo poi essere acquistato definitivamente dalla società rossonera, nell'estate del 2011.
Nell'estate del 2011, però, il Milan conclude tanti altri affari col Genoa, inerenti a calciatori sulla cui qualità è davvero difficile discuterne in positivo, se per Amelia può restare ancora qualche dubbio.
Nnamdi Oduamadi, infatti, viene acquistato definitivamente dal Milan, sebbene il Milan avesse ceduto soltanto un anno primo metà cartellino al Genoa; con Oduamadi parliamo di un attaccante da serie B, eppure Milan e Genoa, società di serie A, hanno avuto cura di scambiarselo e riscambiarselo, perché?
Il dubbio sorge analogo se parliamo di Gianmarco Zigoni, stavolta attaccante di serie C, che torna definitivamente al Milan nell'estate del 2011, sebbene fosse stato ceduto, sempre definitivamente, soltanto un anno primo al Genoa; ancora, Sokratis Papastathopoulos, acquistato definitivamente dal Milan nel 2010, viene ceduto ancora una volta al Genoa l'estate successiva; ma nel gruppone di giocatori che fanno e disfanno le valige nel 2011 ci sono anche Rodney Strasser, Giacomo Beretta, Mario Sampirisi, Alexander Merkel e Stephan El Sharaawy: nel 2011 il Milan riacquista la metà del cartellino di Strasser ceduta al Genoa nel 2010, altro giocatore con appena una manciata di presenze in serie B, giocatore che il Milan cederà di nuovo al Genoa nel 2013; per quanto riguarda Beretta, altro attaccante di serie C, il Milan lo cede in compartecipazione al Genoa nel 2010, per poi rinnovarla fino al 2013 quando il Milan lo riacquista definitivamente; Mario Sampirisi, invece, passa dal Milan al Genoa pur militando ancora nel settore giovanile, di fatto col Milan non giocherà alcuna partita tra i professionisti, mentre collezionerà col Genoa soltanto 25 presenze, prima di trovare una propria dimensione, attualmente, nel Vicenza; poi abbiamo Alexander Merkel, talento milanista che però trova col Milan soltanto 6 presenze prima di passare anche lui al Genoa nell'operazione che porta in comproprietà a Milano Stephan El Sharaawy: Merkel tornerà al Milan soltanto nel gennaio del 2012 prima della risoluzione della comproprietà in favore del Genoa nel giugno del 2012; El Sharaawy invece vivrà una parabola ascendente e discendente rapidissima, prima giocando qualche scampolo di partita nella stagione 2011-12, quindi divenendo il trascinatore della squadra nella serie A 2012-13, infine saltando tutta la stagione 2013-14 e parte della 2014-15, in seguito alla quale verrà mandato in prestito all'AS Monaco che, notizia di questi giorni, non vuole saperne di riscattarlo.


Estate 2012:
Antonio Donnarumma nasce a Castellammare di Stabia, entra nelle giovanili della Juve Stabia per poi passare nelle giovanili del Milan, di qui, dopo due prestiti al Piacenza e al Gubbio, il passo al Genoa è breve; oggi Antonio è il terzo portiere della società rossoblu alle spalle di Lamanna e Perin e con tutto il rispetto per il portiere e la sua giovane età, parliamo comunque di un ventiseienne che non ha mai mostrato gli stessi sprazzi di talento che, al contrario, sta mostrando il suo fratellino più giovane di dieci anni e già titolare del Milan, unica nota positiva di un periodo assolutamente oscuro per i colori rossoneri.
Francesco Acerbi è soltanto un altro dei numerosi pacchi postali sull'asse Genoa-Milan: il giocatore diventa di proprietà del Genoa nell'estate del 2012 ma contestualmente la società di Preziosi cede il cartellino al Milan; col Milan il giocatore gioca soltanto 6 partite, va incontro ad uno sfortunato tumore al testicolo che fortunatamente supera e torna al Genoa che, di contro, cede in compartecipazione al Milan Kevin Constant, con la benedizione di Oscar Damiani.

Estate 2013:
Antonini, come Antonelli, cresce nel vivaio del Milan e gira mezza Italia tra prestiti, prima di tornare al Milan, dove gioca con scarsi risultati per cinque anni e quindi viene ceduto all'ormai fedelissimo Genoa nell'estate del 2013, in cambio dell'acquisto a titolo definitivo di Valter Birsa, panchinaro del Genoa prima e del Torino poi e giocatore che è riuscito a trovare una sua dimensione, dopo l'infausta stagione al Milan, soltanto al Chievo Verona di Rolando Maran, squadra certamente non del blasone del Milan.

Estate 2014:
Abbiamo già detto dell'infelice parentesi Matri dietro la furba regia dell'amico Tullio Tinti ma non abbiamo detto di come su Matri sia piombato, presto, anche l'amico Preziosi.
Spiegata quindi l'infausta operazione con la Juventus, Matri torna al Milan e di qui va in prestito prima alla Fiorentina nel gennaio del 2014 e poi al Genoa nell'estate del 2014.

Gennaio-febbraio 2015
Luca Antonelli cresce nelle giovanili del Milan ma viene ceduto definitivamente al Parma dal Milan del 2009; dal Parma il giocatore passa al Genoa e dal Genoa di nuovo al Milan nel gennaio del 2015: il Milan aveva bisogno di un terzino sinistro soltanto un anno fa ma il nostro AD con delega all'area sportiva, non sapendo a che santo votarsi, ha avuto cura di votarsi a Sant'Enrico da Avellino, così ad oggi Antonelli resta il nostro terzino sinistro, all'età di 29 anni e con tante presenze nella metà classifica di serie A. Intanto, nella medesima sessione di mercato Enrico preziosi decide di interrompere il prestito di Alessandro Matri.

Estate 2015:
Come già detto nella sezione sulle campagne acquisti del condor Galliani questa è l'estate del "colpo" Bertolacci a 20 milioni di euro e dell'imbarazzante acquisto di Juraj Kucka, ovviamente merce gialloblu e dalla caratura tecnica infima per rilanciare una squadra come il Milan con 7 Champions League in bacheca.

Gennaio 2016:
L'ennesimo operazione di mercato tra le due società, anche in questa sessione di mercato, riguarda, invece, la cessione in prestito di Suso e l'approdo in maglia rossoblu di Alessio Cerci.
 

sballotello

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sembrero cattivo ma puoi depennare sbronzetti..almeno lui non mangia piu
 

Coripra

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Complimenti per la disanima completissima...
... ma la mia depressione è aumentata esponenzialmente
 

Petrecte

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Spero che i piccoli azionisti del Milan lo leggano e bilanci alla mano diano una bella controllata alle commissioni dei procuratori del cerchio magico del geometra, oltre a controllare quelli del Genoa dell'amico Enrico.
Magari ci fossero gli estremi per un'azione legale nei confronti del cravattaro giallo ......
 

fra29

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Puoi mandare una mail a Galatioto con il testo di questo post per favore..
 

Super_Lollo

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Splendidi manda VERAMENTE una mail a Gangicoso con tutto il testo . Dico sul serio !!!!
Ricordati di cancellare le parti degli affari aummaumm
 
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