Il caso Sallusti: appena arrestato, evade.

Blu71

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EDITORIA Caso Sallusti, Cassazione: colpevole confermata condanna a 14 mesi "La notizia pubblicata da Libero era falsa", spiega la Corte in una nota. Il giornalista ha rifiutato le misure alternative al carcere e si è dimesso. Dovrà rifondere le spese processuali, risarcire la parte civile e pagare 4.500 euro. Nuovo processo per il cronista Monticone. Stamane il Pg aveva chiesto uno sconto della pena

ROMA - I giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato la condanna a 14 mesi per Alessandro Sallusti, attuale direttore de Il Giornale, per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del magistrato Giuseppe Cocilovo. La Corte, presieduta da Aldo Grassi, dopo una camera di consiglio di circa due ore e mezzo, ha respinto completamente il ricorso presentato dalla difesa di Sallusti. Negate anche le attenuanti generiche come richiesto dal Pg Gioacchino Izzo che avrebbero potuto portare a una riduzione della pena. "La notizia pubblicata" da Libero per la quale l'allora direttore del quotidiano Alessandro Sallusti è stato condannato "era falsa". Sottolinea la Corte di Cassazione in una nota.

Dopo aver deciso di non chiedere una misura alternativa alla pena come i servizi sociali, per il giornalista si aprono ora le porte del carcere. Sallusti è anche stato condannato alla rifusione delle spese processuali, a risarcire la parte civile e a pagare 4.500 euro di spese per il giudizio innanzi alla Suprema Corte. E' stato così confermato il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 17 giugno 2011. Dopo la decisione della Cassazione, dove e come il giornalista dovrà scontare la pena, passa nelle competenze della magistratura di Sorveglianza di Milano. Ci sarà, invece, un nuovo processo per il cronista Andrea Monticone imputato insieme a Sallusti.

Dopo avere appreso la notizia della condanna a 14 mesi di carcere, Sallusti ha convocato in riunione straordinaria i caporedattori del Giornale, al terzo piano dell'edificio che ospita il quotidiano. Poi si è dimesso. Sull'edizione online è apparso il titolo a tutta pagina: 'Vergogna' .

La richiesta del pg. Stamane la Procura della Cassazione aveva proposto l'annullamento con rinvio della condanna a 14 mesi di reclusione solo "limitatamente alla mancata valutazione della concessione delle attenuanti generiche". Per il pg della Cassazione, Giovacchino Izzo sarebbe stato necessario "valutare la possibilità di uno sconto di pena". Secondo il pg, il ricorso presentato dai difensori di Sallusti in Cassazione doveva essere dichiarato inammissibile sul punto in cui si contesta che l'allora direttore di Libero fosse l'autore dell'articolo a firma 'Dreyfus' 3 , pubblicato nel 2007 e ritenuto diffamatorio nei confronti del giudice tutelare di Torino, Giuseppe Cocilovo. Anche sul diniego della sospensione della pena, il pg Izzo aveva sollecitato il rigetto del ricorso di Sallusti, ritenendo fornita di "tenuta logica" l'argomentazione dei giudici d'appello.

Unico punto, dunque, da accogliere del ricorso dei difensori, sarebbe stato, secondo Izzo, quello sulle attenuanti generiche. Per il Pg, dunque, sarebbe stato necessario un processo d'appello-bis per valutarne la concessione e, qualora fossero state accolte, queste avrebbero portato automaticamente a una riduzione della condanna. Gli articoli al centro della vicenda riguardavano un caso di aborto di una ragazza tredicenne.

Legale parte civile. Per Monica Senor, che rappresenta Cocilovo, parte civile nel processo a Sallusti, "si tratta di una vicenda che coinvolge un magistrato leso nella sua reputazione. Non possiamo prescindere dal considerare la libertà di informazione come un diritto non assoluto, ma da bilanciare con i diritti del privato cittadino", ha detto nella sua arringa davanti ai giudici. L'avvocato Senor ha inoltre voluto sottolineare i toni "particolarmente violenti" dell'articolo al centro del processo per diffamazione, nel quale mancano i requisiti di "veridicità e continenza". Inoltre, ha osservato, "passaggi molto brutti nei confronti del giudice Cocilovo, che viene definito un abortista, ci sono anche nel ricorso".

Trattative. Nei giorni scorsi erano state avviate trattative per risolvere la questione attraverso il ritiro della querela da parte di Cocilovo. I contatti sono però naufragati, come aveva spiegato ieri Sallusti in un editoriale sul suo quotidiano: "Ho dato disposizione ai miei avvocati di non chiudere l'ipotesi di accordo con il magistrato che mi ha querelato per un articolo neppure scritto da me e che ha ottenuto da un suo collega giudice la condanna nei miei confronti a un anno e due mesi di carcere".

Reazioni. "E' davvero molto grave che si arrivi ad ipotizzare il carcere per un collega su un cosiddetto reato d'opinione", ha detto Ferruccio De Bortoli, "è un momento molto basso della nostra civiltà giuridica", ha sottolineato il direttore del Corriere della Sera. "Questo mestiere non si può più fare. Se i giornalisti devono pagare con la propria libertà le opnioni che esprimono, non si può più fare", ha detto il direttore di Libero, Maurizio Belpietro. "La notizia della conferma della condanna a Sallusti è terribile. E' una cosa sbagliatissima e un precedente inquietante. Mi dispiace tantissimo", ha commentato Lucia Annuziata, neo direttore di Huffington Post Italia.

Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, in una nota: "Una sentenza liberticida che segna una delle pagine più buie della magistratura italiana". Per Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi): "E' sconvolgente. In questo momento siamo tutti Sallusti. E siamo pronti a iniziative straordinarie". "Questo Paese fa schifo e spero che gli italiani scendano in piazza perché abbiamo raschiato il fondo. Sono sotto shock", ha commentato Daniela Santanchè, deputata del Pdl. La sentenza è "eccessiva nella pena comminata e quindi sbagliata", ha detto Gad Lerner. "Credo che il Parlamento e il Governo non possano restare inermi di fronte a fatti come questi e debbano porvi immediatamente rimedio", ha dichiarato Ignazio La Russa, coordinatore nazionale del Pdl.

In mattinata il premier Mario Monti aveva affrontato il caso Sallusti dal punto di vista legislativo. "Ho seguito il problema direttamente, bisogna trovare un equilibrio tra i due beni della società: la libertà di stampa e la tutela della reputazione delle persone. Ci sono - aveva osservato - diverse soluzioni in diversi Paesi, è naturale per noi italiani fare riferimento alle posizioni dell'Unione europea, il ministro della Giustizia Severino avrà occasione oggi alla Camera di illustrare la posizione del governo". "Verrà utilizzato - ha spiegato il premier - uno dei disegni di legge già presentati e arrivare a una formulazione ben chiara anche per quanto riguarda le pene che sia in linea con la Corte di Strasburgo e le legislazioni vigenti" in tutta Europa.

Del caso nei giorni scorsi si era interessato anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano 5 e appelli affinché Sallusti non finisca in carcere per un reato d'opinione sono arrivati anche da politici su posizioni diametralmente opposte a quelle del direttore del Giornale, compreso il leader dell'Idv Antonio Di Pietro 6 .

La motivazione. L'articolo contestato si intitolava, ricorda la Cassazione, 'Il dramma di una tredicenne. Il giudice ordina l'aborto'. "Pur essendo necessario - scrive l'ufficio stampa della Corte - attendere le motivazioni della sentenza per verificare le ragioni della decisione adottata, è opportuno precisare aspetti della questione, che non sono stati esattamente evidenziati dalla stampa nei giorni scorsi". "La notizia pubblicata dal quotidiano diretto dal dottor Sallusti era falsa", spiega, dal momento che "la giovane non era stata affatto costretta ad abortire, risalendo ciò a una sua autonoma decisione, e l'intervento del giudice si era reso necessario solo perché, presente il consenso della mamma, mancava il consenso del padre della ragazza, la quale non aveva buoni rapporti con il genitore e non aveva inteso comunicare a quest'ultimo la decisione presa".


Fonte: La Repubblica
 

Blu71

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Paese strano il nostro, certi politici vogliono il carcere per i giornalisti che pubblicano intercettazioni e poi si pronunciano contro tale pena per chi commette una diffamazione a mezzo stampa.
 

Stanis La Rochelle

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Paese strano il nostro, certi politici vogliono il carcere per i giornalisti che pubblicano intercettazioni e poi si pronunciano contro tale pena per chi commette una diffamazione a mezzo stampa.

Si infatti.
Senza contare poi la violenza con la quale prendono provvedimenti contro la gente comune, rea solo di aver scritto proprie opinioni su personaggi discutibili, all'interno dei propri siti personali!!
Vedi la vicenda di Paniz e Scilipoti.

Praticamente la gente normale per sti qua deve andare al gabbio appena esprimono opinioni negative su certi individui (opinioni sacrosante), mentre i giornalai come sallusti, che scrivono cose false, sapendo che sono false, al solo scopo di diffamare e screditare l'oggetto dei loro articoli vengono difesi...

Rimango stupito poi di come praticamente tutti lo stiano difendendo, è palese che sia nel torto, ha violato la legge, carcere STOP!
Altro che cambiare le norme
Edit
Ahahahha, hanno già sospeso la pena per sto qua, senza vergogna proprio. :muhahah:
La legge vale solo per gli altri...
Sallusti, Cassazione conferma il carcere. La procura di Milano: “Detenzione sospesa”
 

tamba84

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se non sbaglio ha seri problemi di salute.

credo gli daranno i domiciliari.
 
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Qualcuno dottore/esperto di diritto può darci una sua idea su come è configurato il reato di diffamazione in Italia? Travaglio,neanche tanto tra le righe,lascia intendere che andrebbe riformato perché,rebus sic stantibus,è un mezzo per tenere buoni i giornalisti
 

Stanis La Rochelle

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Andatevi a leggere i commenti sul sito del "giornale", scappa da ridere a leggere certa gente :muhahah:

http://www.ilgiornale.it/news/interni/cassazione-conferma-14-mesi-carcere-sallusti-841039.html

Un anticipo

"Io Italiana con la rabbia e l'orgoglio di esserlo...mi vergogno di essere italiana dopo che la cassazione ha confermato per Sallusti, quella che e' una condanna politica.....la liberta' e' morta con questa sentenza....ma non mi arrendero' e lottero' con tutte le mie forze contro il marcio che sta dilagando...non solo quello di portafogli ma anche e soprattutto di quello morale, Questa sentenza e' un insulto oltre che un'umiliazione immane per tutti gli italiani onesti.....ed e' la vera sconfitta dell'Italia............."

Ci si vergogna di essere italiani per questo, non per Er Batman e soci :facepalm:
 

Ataraxia

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Il bello è che certe persone continuano ad usare la parola "opinione" per nascondere il fatto che Sallusti molto semplicemente ha scritto una serie di falsità e basta.Più che altro ormai è l'italiano ad essere diventato un'opinione.
 
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