Il calcio di Giampaolo

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Ormai pare chiaro che il nostro prossimo allenatore sarà Giampaolo e allora andiamo a scoprire il suo calcio e ad analizzarne i pro e i contro del suo gioco.
Lancio la discussione ma sarete voi tutti ad arricchirla con le vostre curiosità , le vostre nozioni, i vostri dubbi e le vostre domande.
Sul modulo non ci sono dubbi : lo schema tattico prediletto da Mister Giampaolo è il 4-3-1-2 , modulo al quale lavora da anni e che conosce alla perfezione.
Il gioco è basato essenzialmente sul palleggio tecnico in velocità con le catene di gioco che creano tanti triangoli ideali in zona palla . Per certi versi tale palleggio fitto richiama il gioco di Sarri ma l’ex samp inculca nei suoi uomini maggiormente in concetto di verticalità.
Non esiste possesso palla o palleggio in zona del campo che non abbia come fine il passaggio in verticale, l’imbucata tra le linee , la ricerca dell’uomo libero.
Il vero punto di forza del gioco di questo allenatore è la qualità, laddove per qualità si intende la riuscita della giocata tecnica curando in modo maniacale i dettagli.
Guardando giocare le sue squadre appare lampante come conduzione palla , trasmissione palla, controllo della sfera e postura dei giocatori siano sempre curati nei minimi dettagli.
Una postura sbagliata può uccidere sul nascere una potenziale azione di qualità, Giampaolo lavora sulle trasmissioni linea-linea col fine di palleggiare e imbucare tra le linee.
Questo tipo di calcio richiede tanta qualità : il portiere deve destreggiarsi coi piedi, i difensori centrali devono saper impostare, i terzini devono avere corsa e qualità. In mezzo al campo si richiedono le doti maggiori perché servono tecnica, velocità , passo , intensità.
Le punte devono saper lavorare col centrocampo ma si interscambiano continuamente nella ricerca degli spazi, movimenti che coinvolgono anche i centrocampisti coi loro inserimenti.
Senza palla Giampaolo richiede grande intensità , forza , pressing , coraggio a tutti.
La fase difensiva non lavora mai all’indietro ma sempre in avanti. Non si difende la porta ma si lavora in ottica palla ragionando sulle linee di passaggio, lavorando con le chiusure preventive e curando nei minimi dettagli anche le posture del corpo che indirizzano le giocate avversarie.
La linee difensiva scappa all’indietro solo quando la palla è scoperta.
Da questo modo di intendere il calcio si evince che gli interpreti devono avere forza, intensità , velocità, intelligenza, coraggio.
Una difesa lenta, poco coraggiosa ma anche incapace di correre all’indietro quando serve non può praticare questo calcio.
I duelli individuali vengono accettati di sovente e vanno giocati senza aspettarsi i rituali raddoppi.
E’ un calcio oggettivamente piacevole e di spessore e infatti spesso ho guardato giocare con interesse le squadre di questo allenatore.
Tre sono gli aspetti che limitano, a mio parere, questo tipo di fare calcio.
La manovra offensiva è prettamente imbottigliata dentro il campo , l’ampiezza è garantita grosso modo sempre dai terzini che giocano altissimi e si propongono sempre coi tempi giusti.
Se le punte non lavorano bene in ampiezza è alto il rischio di vedersi imbottigliati nel mezzo.
Un altro limite che ho notato poi nel calcio di Giampaolo è la lentezza nello scivolare sul lato debole : il mister porta i suoi uomini in zona palla e coinvolge tutti gli interpreti della catena di gioco, quando gli avversari però cambiano gioco repentinamente gli uomini di Giampaolo ‘scivolano’ molto lentamente sul lato debole e prestano il fianco agli 1vs1 degli avversari. Questo limite l’ho sempre notato e mi ha sempre colpito.
Terzo limite è la tenuta fisica e mentale : appena le forze vengono meno la squadra perde il bandolo della matassa e del gioco. Il concetto di gioco estremo ha questi contro del resto.
I giocatori chiave in questo modulo e in questo calcio sono indubbiamente le mezze ali, uomini di fatica ma anche di ordine, qualità, intensità, intelligenza.
Abbiamo doti e armi per praticare questo gioco??
Il mister saprà proporre la sua filosofia ?
 
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Ormai pare chiaro che il nostro prossimo allenatore sarà Giampaolo e allora andiamo a scoprire il suo calcio e ad analizzarne i pro e i contro del suo gioco.
Lancio la discussione ma sarete voi tutti ad arricchirla con le vostre curiosità , le vostre nozioni, i vostri dubbi e le vostre domande.
Sul modulo non ci sono dubbi : lo schema tattico prediletto da Mister Giampaolo è il 4-3-1-2 , modulo al quale lavora da anni e che conosce alla perfezione.
Il gioco è basato essenzialmente sul palleggio tecnico in velocità con le catene di gioco che creano tanti triangoli ideali in zona palla . Per certi versi tale palleggio fitto richiama il gioco di Sarri ma l’ex samp inculca nei suoi uomini maggiormente in concetto di verticalità.
Non esiste possesso palla o palleggio in zona del campo che non abbia come fine il passaggio in verticale, l’imbucata tra le linee , la ricerca dell’uomo libero.
Il vero punto di forza del gioco di questo allenatore è la qualità, laddove per qualità si intende la riuscita della giocata tecnica curando in modo maniacale i dettagli.
Guardando giocare le sue squadre appare lampante come conduzione palla , trasmissione palla, controllo della sfera e postura dei giocatori siano sempre curati nei minimi dettagli.
Una postura sbagliata può uccidere sul nascere una potenziale azione di qualità, Giampaolo lavora sulle trasmissioni linea-linea col fine di palleggiare e imbucare tra le linee.
Questo tipo di calcio richiede tanta qualità : il portiere deve destreggiarsi coi piedi, i difensori centrali devono saper impostare, i terzini devono avere corsa e qualità. In mezzo al campo si richiedono le doti maggiori perché servono tecnica, velocità , passo , intensità.
Le punte devono saper lavorare col centrocampo ma si interscambiano continuamente nella ricerca degli spazi, movimenti che coinvolgono anche i centrocampisti coi loro inserimenti.
Senza palla Giampaolo richiede grande intensità , forza , pressing , coraggio a tutti.
La fase difensiva non lavora mai all’indietro ma sempre in avanti. Non si difende la porta ma si lavora in ottica palla ragionando sulle linee di passaggio, lavorando con le chiusure preventive e curando nei minimi dettagli anche le posture del corpo che indirizzano le giocate avversarie.
La linee difensiva scappa all’indietro solo quando la palla è scoperta.
Da questo modo di intendere il calcio si evince che gli interpreti devono avere forza, intensità , velocità, intelligenza, coraggio.
Una difesa lenta, poco coraggiosa ma anche incapace di correre all’indietro quando serve non può praticare questo calcio.
I duelli individuali vengono accettati di sovente e vanno giocati senza aspettarsi i rituali raddoppi.
E’ un calcio oggettivamente piacevole e di spessore e infatti spesso ho guardato giocare con interesse le squadre di questo allenatore.
Tre sono gli aspetti che limitano, a mio parere, questo tipo di fare calcio.
La manovra offensiva è prettamente imbottigliata dentro il campo , l’ampiezza è garantita grosso modo sempre dai terzini che giocano altissimi e si propongono sempre coi tempi giusti.
Se le punte non lavorano bene in ampiezza è alto il rischio di vedersi imbottigliati nel mezzo.
Un altro limite che ho notato poi nel calcio di Giampaolo è la lentezza nello scivolare sul lato debole : il mister porta i suoi uomini in zona palla e coinvolge tutti gli interpreti della catena di gioco, quando gli avversari però cambiano gioco repentinamente gli uomini di Giampaolo ‘scivolano’ molto lentamente sul lato debole e prestano il fianco agli 1vs1 degli avversari. Questo limite l’ho sempre notato e mi ha sempre colpito.
Terzo limite è la tenuta fisica e mentale : appena le forze vengono meno la squadra perde il bandolo della matassa e del gioco. Il concetto di gioco estremo ha questi contro del resto.
I giocatori chiave in questo modulo e in questo calcio sono indubbiamente le mezze ali, uomini di fatica ma anche di ordine, qualità, intensità, intelligenza.
Abbiamo doti e armi per praticare questo gioco??
Il mister saprà proporre la sua filosofia ?

a questa domanda mi piacerebbe rispondessi tu. per me, ad oggi, abbiamo davvero pochissimi giocatori adatti a giampy
 
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a questa domanda mi piacerebbe rispondessi tu. per me, ad oggi, abbiamo davvero pochissimi giocatori adatti a giampy

Mancano un centrale veloce da mettere al fianco di romagna, un terzino sinistro che sappia fare tutta la fascia ( a meno che non riesca il miracolo laxalt ), un regista da piazzare davanti la difesa, una mezz'ala almeno, un trequartista e una seconda punta.
Non ti nego che ho grossi dubbi anche su paquetà come interprete ideale di questo calcio se posizionato come trequartista visto che lavora con un solo piede .
 

Jino

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Io lo dico sempre, non esiste il modulo perfetto, quando sento gente dire che il 4-4-2 è vecchio e superato sorrido, un modulo con il quale il Real Madrid ha vinto di recente qualche coppa campioni di fila. Un modulo viene esaltato e diventa importante se gli interpreti sono quelli giusti. Ad oggi la rosa del Milan, a prescindere dal modulo, è costruita male. Quando dico che il Milan è inferiore a Lazio, Roma o Atalanta e vengo criticato lo dico per questo motivo, sono rose che nei singoli sono più scarse di noi, ma il collettivo è costruito meglio ed il calcio è uno sport di squadra.

Sono scettico su Giampaolo, per me è un fallimento annunciato, ma come ad ogni tecnico do sempre tempo e fiducia, quello che mi auguro è soltanto che la società dopo tante annate riesca a dare al tecnico una rosa completa, questo mi aspetto, perchè è il presupposto per poter lavorare bene.
 
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Io lo dico sempre, non esiste il modulo perfetto, quando sento gente dire che il 4-4-2 è vecchio e superato sorrido, un modulo con il quale il Real Madrid ha vinto di recente qualche coppa campioni di fila. Un modulo viene esaltato e diventa importante se gli interpreti sono quelli giusti. Ad oggi la rosa del Milan, a prescindere dal modulo, è costruita male. Quando dico che il Milan è inferiore a Lazio, Roma o Atalanta e vengo criticato lo dico per questo motivo, sono rose che nei singoli sono più scarse di noi, ma il collettivo è costruito meglio ed il calcio è uno sport di squadra.

Sono scettico su Giampaolo, per me è un fallimento annunciato, ma come ad ogni tecnico do sempre tempo e fiducia, quello che mi auguro è soltanto che la società dopo tante annate riesca a dare al tecnico una rosa completa, questo mi aspetto, perchè è il presupposto per poter lavorare bene.

I moduli sono solo numeri, il 4-3-1-2 non è figlio del 4-4-2?
Il calcio non è calcio balilla dove non si scappa dal 2-5-3.
Le linee a calcio si rompono perchè il gioco è fluido.
Anche io sono molto scettico su Giampaolo per tanti motivi. Le idee indubbiamente le ha ma se bastassero quelle.....
 

Jino

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I moduli sono solo numeri, il 4-3-1-2 non è figlio del 4-4-2?
Il calcio non è calcio balilla dove non si scappa dal 2-5-3.
Le linee a calcio si rompono perchè il gioco è fluido.
Anche io sono molto scettico su Giampaolo per tanti motivi. Le idee indubbiamente le ha ma se bastassero quelle.....

Ho sentito tantissimi allenatori parlare di calcio, un piacere sentirli, poi però quando trasmettono le loro idee sul campo, dove le variabili casuali sono infinite, sono dolori.

Qui mi ricollego ad Allegri, quando ha avuto lo scambio di vedute acceso con Adani, si parlava di "teorici" del calcio. Allegri per me è un grandissimo allenatore, perchè riesce a leggere le partite, vede cose che molti non vedono, ha elasticità mentale ma sopratutto capisce cosa serve per vincere.

Giampaolo è fantastico da ascoltare, ha idee brillanti fin dai tempi di Ascoli dove l'ho conosciuto, ma non è mai riuscito a portare queste sue idee ad un livello tale da consentirgli di vincere, cosa fondamentale nel calcio.
 
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Mancano un centrale veloce da mettere al fianco di romagna, un terzino sinistro che sappia fare tutta la fascia ( a meno che non riesca il miracolo laxalt ), un regista da piazzare davanti la difesa, una mezz'ala almeno, un trequartista e una seconda punta.
Non ti nego che ho grossi dubbi anche su paquetà come interprete ideale di questo calcio se posizionato come trequartista visto che lavora con un solo piede .

la penso uguale spiccicata. l'ho scritto ieri o l'altro ieri in un altro 3d. c'èda lavorare parecchio.
paquetaame piaceva molto mezz'ala... vedremo. il trequartista adesso come adesso avendo lui e la turca non lo comprerei
 

FiglioDelDioOdino

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Anche in questa discussione come in tante altre si dice che Giampaolo usa il 4312. Ma io l'ho sentito in un'intervista e ha chiaramente spiegato che per lui l'allenatore non deve mai imporre la sua idea di calcio, ma trarre il massimo dalla rosa a disposizione, quindi anche il modulo si deve adattare alla rosa. Non viceversa.
Io credo perciò che sia stato preso lui proprio perchè abbiamo una rosa assemblata male. Che si cercherà di sistemare anche con lui. Secondo me prima di fare mercato bisogna che alleni per qualche giorno o settimana.
 
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Ormai pare chiaro che il nostro prossimo allenatore sarà Giampaolo e allora andiamo a scoprire il suo calcio e ad analizzarne i pro e i contro del suo gioco.
Lancio la discussione ma sarete voi tutti ad arricchirla con le vostre curiosità , le vostre nozioni, i vostri dubbi e le vostre domande.
Sul modulo non ci sono dubbi : lo schema tattico prediletto da Mister Giampaolo è il 4-3-1-2 , modulo al quale lavora da anni e che conosce alla perfezione.
Il gioco è basato essenzialmente sul palleggio tecnico in velocità con le catene di gioco che creano tanti triangoli ideali in zona palla . Per certi versi tale palleggio fitto richiama il gioco di Sarri ma l’ex samp inculca nei suoi uomini maggiormente in concetto di verticalità.
Non esiste possesso palla o palleggio in zona del campo che non abbia come fine il passaggio in verticale, l’imbucata tra le linee , la ricerca dell’uomo libero.
Il vero punto di forza del gioco di questo allenatore è la qualità, laddove per qualità si intende la riuscita della giocata tecnica curando in modo maniacale i dettagli.
Guardando giocare le sue squadre appare lampante come conduzione palla , trasmissione palla, controllo della sfera e postura dei giocatori siano sempre curati nei minimi dettagli.
Una postura sbagliata può uccidere sul nascere una potenziale azione di qualità, Giampaolo lavora sulle trasmissioni linea-linea col fine di palleggiare e imbucare tra le linee.
Questo tipo di calcio richiede tanta qualità : il portiere deve destreggiarsi coi piedi, i difensori centrali devono saper impostare, i terzini devono avere corsa e qualità. In mezzo al campo si richiedono le doti maggiori perché servono tecnica, velocità , passo , intensità.
Le punte devono saper lavorare col centrocampo ma si interscambiano continuamente nella ricerca degli spazi, movimenti che coinvolgono anche i centrocampisti coi loro inserimenti.
Senza palla Giampaolo richiede grande intensità , forza , pressing , coraggio a tutti.
La fase difensiva non lavora mai all’indietro ma sempre in avanti. Non si difende la porta ma si lavora in ottica palla ragionando sulle linee di passaggio, lavorando con le chiusure preventive e curando nei minimi dettagli anche le posture del corpo che indirizzano le giocate avversarie.
La linee difensiva scappa all’indietro solo quando la palla è scoperta.
Da questo modo di intendere il calcio si evince che gli interpreti devono avere forza, intensità , velocità, intelligenza, coraggio.
Una difesa lenta, poco coraggiosa ma anche incapace di correre all’indietro quando serve non può praticare questo calcio.
I duelli individuali vengono accettati di sovente e vanno giocati senza aspettarsi i rituali raddoppi.
E’ un calcio oggettivamente piacevole e di spessore e infatti spesso ho guardato giocare con interesse le squadre di questo allenatore.
Tre sono gli aspetti che limitano, a mio parere, questo tipo di fare calcio.
La manovra offensiva è prettamente imbottigliata dentro il campo , l’ampiezza è garantita grosso modo sempre dai terzini che giocano altissimi e si propongono sempre coi tempi giusti.
Se le punte non lavorano bene in ampiezza è alto il rischio di vedersi imbottigliati nel mezzo.
Un altro limite che ho notato poi nel calcio di Giampaolo è la lentezza nello scivolare sul lato debole : il mister porta i suoi uomini in zona palla e coinvolge tutti gli interpreti della catena di gioco, quando gli avversari però cambiano gioco repentinamente gli uomini di Giampaolo ‘scivolano’ molto lentamente sul lato debole e prestano il fianco agli 1vs1 degli avversari. Questo limite l’ho sempre notato e mi ha sempre colpito.
Terzo limite è la tenuta fisica e mentale : appena le forze vengono meno la squadra perde il bandolo della matassa e del gioco. Il concetto di gioco estremo ha questi contro del resto.
I giocatori chiave in questo modulo e in questo calcio sono indubbiamente le mezze ali, uomini di fatica ma anche di ordine, qualità, intensità, intelligenza.
Abbiamo doti e armi per praticare questo gioco??
Il mister saprà proporre la sua filosofia ?

Splendido post, davvero, uno dei migliori che ho letto in questo forum. Complimenti per l'analisi tattica che ho trovato brillante.
Ti rispondo alla domanda: paradossalmente, pur non essendo un amante del modulo, per i limiti da te elencati, per questo modulo e questo tipo di calcio abbiamo meno bisogno di comprare giocatori che per la proposizione di un altro modulo (avessimo scelto un tecnico che preferiva il 4-3-3 ci sarebbero voluti minimo 2 esterni nuovi). Qui sicuramente si può rilanciare Calhanoglu, che può fare più ruoli (magari anche in mediana, perchè no); Jack potrebbe dire la sua come mezz'ala sx e tornare in quella che è diventata la sua posizione naturale. Paquetà finalmente sarà lasciato libero di esprimersi senza tatticismi che lo limitano.
Cosa manca? Per me un paio di elementi di spessore a centrocampo (Hakan e Jack non possono ad oggi fare i titolari), un terzino sx di corsa, gamba e qualità e una grande seconda punta, almeno fra i titolari.
Poi, le riserve (gente cone Krunic per me va più che bene in tal senso)
 
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Un altro limite che ho notato poi nel calcio di Giampaolo è la lentezza nello scivolare sul lato debole : il mister porta i suoi uomini in zona palla e coinvolge tutti gli interpreti della catena di gioco, quando gli avversari però cambiano gioco repentinamente gli uomini di Giampaolo ‘scivolano’ molto lentamente sul lato debole e prestano il fianco agli 1vs1 degli avversari. Questo limite l’ho sempre notato e mi ha sempre colpito

Ci ho sempre fatto caso pure io.
Infatti la kriptonite di Giampaolo è Mazzarri con il quale perde praticamente sempre, proprio perché si accoppia malissimo col suo modo di giocare
 
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