Dipende a cosa ti riferisci per il Calcio del passato. Se intendi la preistoria (pre anni 90), allora la risposta è no. Lì era tutto più difficile ma era un calcio tremendamente ignorante. Se invece ti riferisci al periodo 1991-2006, quella è l'epoca d'oro. Ed è senz'altro migliore, sì. Dubito ci si debba dilungare nello spiegare il perché.
Non capisco chi parla di Calcio semplice, bello, senza pensieri, senza Gossip, senza soldi ecc. Sono tutte cose marginali, qui si parla di fattori tecnici. E sono quelli da prendere in esame.
La cosa più lampante del calcio attuale è un'atletismo fenomenale, ad un livello distruttivo. Quasi ogni calciatore, ad oggi, competerebbe con Mennea nella corsa. Questo perché la preparazione atletica è più intensa. Dunque si va al doppio della velocità e si punta più sulle fasi offensive e difensive che sul gioco individuale. Questo è un aspetto positivo perché migliora l'atleta e lo rende quasi perfetto sotto quest'ottica.
Ma quest'evoluzione atletica ha avvelenato l'originalità, la varietà e la funzionalità di tanti moduli, monopolizzando oltretutto lo stile di gioco in campo. Oggi si gioca quasi solo sulle fasce e tutti utilizzano lo stesso modulo, talvolta non sapendolo neanche impostare con una propria tattica originale: 4-2-3-1.
Senza contare ciò che hai già detto, Juventino. Gli Sceicchi + I finti presidenti poveri hanno reso folle il mercato, sbilanciando sia le valutazioni che la forza complessiva delle squadre europee. E rendendole anche anonime, se permettete. Perché PSG e City non hanno nulla di rilevante, né tecnicamente, né storicamente, né complessivamente. Sono solo accozzaglie di campioni individuali presi per una campagna pubblicitaria atta al dominio delle mode e degli sponsor.
Da qui spariscono i moduli originali come l'albero di natale, il 4-4-2 basilare, il 4-5-1, ecc. E se ne vanno anche i trequartisti come Rui Costa, Zidane, Riquelme, Figo, Deco, Ronaldinho, ecc. in quanto si gioca solo sull'esterno e quindi tutti i potenziali dieci vengono adattati ad ala.
Sparisce quindi anche il difensore classico e bestiale, come i vari Nesta, Puyol, Maldini, Hierro, Cannavaro ecc., in quanto non si imposta più lo scontro come uno contro uno, ma ci si basa sulla difesa a zona e quindi sulla fase difensiva complessiva.
Tutto questo, unito, fa sporgere il calcio verso una visione molto futuristica, puramente atletica e forse paritaria sotto quest'aspetto, se si considera che grazie all'Atletismo anche un'Algeria può dire la sua. Ma è un'evoluzione ignorante che fondamentalmente non aggiunge niente, se non questo. Ne viene meno la spettacolarità in campo, il gusto tecnico, quel romanticismo di determinati calciatori e la varietà, l'originalità del tutto, di ogni allenatore e calciatore.
Ciò che ci resterà di quest'era non saranno altro che numeri, statistiche. Freddi numeri. Nient'altro.