Il calciatore con più personalità di sempre.

Fabry_cekko

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Personalità....interessante
Più in la facciamone uno sul carisma. Perché gente come Platini, Beckenbauer, Cruijff, Seedorf rientrano sicuro nel carisma, ma sulla personalità ho dei dubbi...credo nessuno può essere scritto in questo topic.

-Varela. Capitano Uruguay 1950, di lui m'ha colpito un discorso da vero capitano:
Era la Finale Mondiale del 1950 in Brasile contro il Brasile, varela disse queste parole ad un giocatore e alla squadra nello spogliatoio "Anche se i nostri dirigenti sono felici di perdere 4-0 a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere, e se vedo un giocatore non combattere in questa battaglia, se la vedrà con me".
Palle quadrate.

-Maradona. Nulla da dire, a 15 anni parlava con il presidente dei problemi dei giocatori di 30 anni...

-Gullit. Un altro che a personalità non è inferiore a nessuno. Mitica la scena del suo primo anno al Milan quando Diego disse di Gullit che era si un ottimo giocatore, ma era merito anche della forza economica di Silvio. Risultato? Dopo poco tempo ci fu lo scontro col Napoli e l'olandese dominó il match. A fine gara andó a prendere in giro proprio Maradona.

Un altro episodio che merita e quando attaccó Capello al muro. E Capello lo temono giocatori come Rooney, Thuram, Ibrahimovic...

-Rivera. Uno che non si faceva problemi ad attaccare nessuno. Gianni è un mito.

-Ibrahimovic. Che dire di lui...cito che ha praticamente creato lui la mentalità vincente all'Inter e si è fatto sentire ovunque.

-Valentino Mazzola. Un uomo che sconfisse la timidezza trasformandola in Carisma e Personalità. Un anno fa ho letto che avrebbe potuto fare pure il politico. Tutti lo ascoltavano e tutti lo rispettavano.

Dicono che nel grande Torino parlava solo lui. Silenzio totale lì dentro.

Consiglio a tutti di leggere il libro su di lui. Un simbolo dell'Italia che purtroppo viene citato poco in TV.

-Totti. Ci mette sempre la faccia sia per parlare co i tifosi arrabbiati neri (più volte è sceso dal pullman circondato da ultrà. Ricordo anche il derby 2004). Sempre a testa alta prendendosi le proprie responsabilità. Un grande esempio.

-Del Piero. Ricordo quando si assumó la colpa della Finale 2000.

-Gattuso. Si sempre fatto valere ringhio. Inutile commentare, lo conoscono tutti.

-Roy Keane. Ferguson lo mandó via soprattutto perché aveva ormai un influenza enorme sui giocatori e aveva messo in discussione la sua autorità.

-Buffon. Un altro che ci ha messo sempre la faccia ammettendo anche delle cose poco carine (Scommesse, diploma comprato).

-Ramos. Nei momenti di difficoltà è il primo a dare il massimo. E affronta a testa alta qualsiasi situazione.

-C.Rondò. senza la sua personalità non sarebbe così.

Mi sono venuti in mente questi.
 

hiei87

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Penso si debba distinguere tra due sottocategorie della personalità:
La prima, prende in considerazione i leader carismatici, quelli che, anche soltanto con uno sguardo, riescono a farsi rispettare e comprendere dagli altri, e a farsi temere dagli avversari. Sicuramente appartengono a questa categoria tanti capitani storici e calciatori leggenderi come Valentino Mazzola (gli bastava rimboccarsi le maniche, quando la sua squadra era in difficoltà, per dare un segnale ai compagni), Franco Baresi, Franz Beckembauer, Gaetano Scirea, ma anche Diego Armando Maradona. La lista è lunghissima. Negli ultimi anni, forse Gerrard è stato l'emblema di questa tipologia di calciatore.
La seconda categoria è quella dei leader tecnici. Quelli che, nei momenti di maggiore difficiltà e nei grandi appuntamenti, vogliono il pallone, vogliono prendersi responsabilità, e riescono a trarre dalla pressione una fonte di energia, tirando al contempo fuori il meglio dai propri compagni. Anche qua non si può non nominare Diego Maradona. Un altro da citare per forza è Johan Crujiff. Per Zinedine Zidane parla il solo mondiale del 2006, mentre il Baggo di Usa '94 è la perfetta illustrazione di quanto descritto. Pelè a 16 anni vinceva un mondiale distribuendo sombreri agli avversari in finale come se fossero noccioline.
Anche qui l'elenco è infinito. Come già è stato detto, Seedorf è questo tipo di giocatore. Iniesta è un altro che nei grandi match vuole palla e riesce a giocarla anche in mezzo a 5 avversari. Al suo apice, citerei anche Ronaldo il fenomeno. Al di là del mondiale del 2002, ho ancora in mente quella sua semifinale a Francia '98 contro l'Olanda, per non parlare della cavalcata dell'inter nella Coppa Uefa nello stesso anno.
Vorrei portare altri mille esempi, ma chiudo citando uno che ricade perfettamente in entrambe le categorie: Gabriel Omar Batistuta. Uno che stava quasi per portare la Fiorentina a vincere lo scudetto, e che è riuscito nell'impresa di farlo con la Roma. Uno dei leader più influenti e carismatici del calcio moderno.
 
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