È inutile nascondersi: per quanto tecnicamente sia forte e talentuoso e spesso ci abbia tolto le castagne dal fuoco, Dybala quest’anno ha mostrato alcuni evidenti limiti di carattere mentale e tattico sul campo. Analizziamoli nel dettaglio.
Limiti mentali
Puoi essere forte e talentuoso quanto ti pare, ma se mentalmente non sei in grado di restare sempre concentrato e a giocare con continuità farai poca strada. Quest’anno Dybala ha mostrato grandi potenzialità in campionato, ma non in modo continuo, distribuendo la maggior parte dei suoi gol tra un inizio di stagione sfolgorante ed un buon marzo che faceva presagire una ripresa dopo mesi caratterizzati da brutte prestazioni ed un infortunio. Adesso siamo ad aprile e purtroppo il ragazzo pare essere di nuovo sconnesso mentalmente dal campo. Molto in male in Champions dove, escludendo il gol di Londra, ha fatto la collezione di 5 e 4 in pagella.
Limiti tattici
È da un po’ di tempo che su questo forum, ma anche su altri lidi, stanno iniziando a crescere le perplessità riguardo la posizione in campo del giocatore. Spesso si paragona Paulo a giocatori come Messi e Neymar, ma a mio avviso questo paragone non ha il minimo senso sia dal punto di vista tecnico quanto più dal punto di vista tattico. Dybala è un giocatore sicuramente rapido, ma non ha lo scatto bruciante per giocare sulle fascia come ala o seconda punta nel 4-3-3, e neppure il cambio di passo che gli consenta di saltare l’uomo in un fazzoletto e sulla lunga distanza. Le cose non vanno bene nemmeno sulla trequarti, dove ha dimostrato di non avere una visione di gioco sufficiente tipica del trequartista, sebbene il piede sinistro sia di gran qualità. Dybala è un giocatore che ha nel tiro e nel fraseggio corto con un compagno i suoi punti di forza e sono queste le caratteristiche che andrebbero valorizzate al meglio. Il paragone sarebbe giusto farlo con giocatori come Aguero o Villa a mio avviso ed è evidente che la convivenza con Higuain non sia proprio il massimo.
La Juve è ad un bivio: o decide di puntare sul giocatore al 200% e costruire il resto della squadra attorno a lui oppure lo cede (di certo non mancheranno le offerte) e va per un’altra strada. Continuare così per me non ha il minimo senso.