C'è da dire che non è rimasto sul groppone per troppi anni, i suoi gol li ha sempre fatti ma non era certamente un giocatore che poteva prendersi il Milan sulle spalle soprattutto dopo l'addio di Sheva e l'avvento della fine di un ciclo/del Milan vincente (gli anni in cui è stato da noi praticamente).
Detto questo s'è tolto le sue soddisfazioni, così come Toni, giocatori che hanno avuto anni spettacolari dove entrava tutto e sono entrati nel calcio che conta salvo poi uscirne quasi subito, ora è chiaro che siano giocatori da provincia ma se l'attaccante italiano medio di oggi, o del futuro, vincesse la metà di quello che hanno vinto loro (tra nazionale e club) potrebbero già ritenersi dei semi-eroi.
Ritengo molto peggiore il fatto di aver annoverato tra noi cessi del calibro di Matri, Pazzini e lo stesso Destro, giocatori veramente pessimi ed inutili, giocatori da provincia e costosissimi che quando arrivano sanno già che per 3 anni saranno qui a prendersi dei soldi per farsi panchina, questo trovo ridicolo.
Bisogna tornare ai tempi in cui i giocatori italiani erano un valore aggiunto ed erano i migliori/tra i migliori italiani, altrimenti si andrà avanti con i Poli ed i Matri, gente che sai già chi è e che non è da Milan nemmeno per fare un'amichevole.