I cinesi vogliono il 51% del Milan. Per ora. Ecco l'offerta

Casnop

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 Maggio 2015, torna nuovamente sull'offerta dei cinesi per il Milan. Ecco, di seguito, il titolo della rosea:

Milan, i cinesi vogliono il 51% per 580 milioni di euro. E la cordata potrebbe salire al 70% in 4 anni.

Sotto la notizia, c'è la foto di Mr Wang, il Presidente di Wanda.


Nelle prossime ore, tutti i dettagli

In quell'articolo di Next Magazine dello scorso marzo, si leggeva che i cinesi valutavano il capitale del Milan circa 800 milioni di euro. Dopo la ricognizione dei conti societari, e la constatazione, emergente dai dati dell'ultimo bilancio presentato il 30 aprile, della esistenza di debiti consolidati per 245 milioni di euro e di uno sbilancio pari a circa 92 milioni, hanno formulato una offerta, comprensiva di tali passività, di 580 milioni di euro per il 51% del capitale, valutato dunque 1.137 milioni di euro. I conti tornano. ;)
 

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 Maggio 2015, torna nuovamente sull'offerta dei cinesi per il Milan. Ecco, di seguito, il titolo della rosea:

Milan, i cinesi vogliono il 51% per 580 milioni di euro. E la cordata potrebbe salire al 70% in 4 anni.

Sotto la notizia, c'è la foto di Mr Wang, il Presidente di Wanda.


Nelle prossime ore, tutti i dettagli

si vabbè. Oggi il 51, domani diranno il 60, lunedì sarà di nuovo il 49.... non ne posso più di questa storia. Speriamo di sapere qualcosa almeno a giugno.

che poi ammesso che vogliamo credere che realmente Silvio chiama Zamparini: con che soldi lo paga Dybala? credibilità 0 a tutte le notizie di mercato in questo momento, almeno fino a quando la cessione non sarà definita
 

Il Re dell'Est

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Ecco la ricostruzione della GdS, a firma Mario Pagliara e Marco Pasotto. I cinesi hanno le idee chiare: vogliono la maggioranza e la vogliono subito. Per questo hanno offerto a Silvio una cifra molto alta: 580M per il 51% del Milan, con una serie di clausole e opzioni che li porteranno ad avere il 70% nel giro di 4 anni. La proposta è stata regolarmente formalizzata a metà di questa settimana.
I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altro, la ventennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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Ecco la ricostruzione della GdS, a firma Mario Pagliara e Marco Pasotto. I cinesi hanno le idee chiare: vogliono la maggioranza e la vogliono subito. Per questo hanno offerto a Silvio una cifra molto alta: 580M per il 51% del Milan, con una serie di clausole e opzioni che li porteranno ad avere il 70% nel giro di 4 anni. La proposta è stata regolarmente formalizzata a metà di questa settimana.
I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altra, la decennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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Bene.
Adesso aspettiamo il rinculo di Sky e Bellinazzo.
Il tormentone continuerà fino a Giugno, tra ipotesi, smentite, controtesi, dichiarazioni, facebook, selfie, Twitter.
E noi qui a commentare sbattendoci come i polli di Renzo.
Che stress...
 

bargnani83

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Ecco la ricostruzione della GdS, a firma Mario Pagliara e Marco Pasotto. I cinesi hanno le idee chiare: vogliono la maggioranza e la vogliono subito. Per questo hanno offerto a Silvio una cifra molto alta: 580M per il 51% del Milan, con una serie di clausole e opzioni che li porteranno ad avere il 70% nel giro di 4 anni. La proposta è stata regolarmente formalizzata a metà di questa settimana.
I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altro, la ventennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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io credo che per metà giugno berlusconi sceglierà.non può più spettare.
 

mark

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Ecco la ricostruzione della GdS, a firma Mario Pagliara e Marco Pasotto. I cinesi hanno le idee chiare: vogliono la maggioranza e la vogliono subito. Per questo hanno offerto a Silvio una cifra molto alta: 580M per il 51% del Milan, con una serie di clausole e opzioni che li porteranno ad avere il 70% nel giro di 4 anni. La proposta è stata regolarmente formalizzata a metà di questa settimana.
I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altro, la ventennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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spero solo che venga presa una decisione in tempo per poter programmare il mercato e la prossima stagione, cosa che in una squadra normale si dovrebbe aver già fatto.
 
U

Underhill84

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Ecco la ricostruzione della GdS, a firma Mario Pagliara e Marco Pasotto. I cinesi hanno le idee chiare: vogliono la maggioranza e la vogliono subito. Per questo hanno offerto a Silvio una cifra molto alta: 580M per il 51% del Milan, con una serie di clausole e opzioni che li porteranno ad avere il 70% nel giro di 4 anni. La proposta è stata regolarmente formalizzata a metà di questa settimana.
I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altro, la ventennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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Signore e Signori benvenuti a teatro. Da oggi assisterete alla splendida interpretazione del più grande One Man Show. Siiiiilvioooo Berlusconiiiiii

Son proprio curioso di vedere dopo le elezioni, tutte queste voci, vocine, sulla società e sul mercato che fine faranno.
 

Il Re dell'Est

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I cinesi non gradirebbero neanche entrare prima in minoranza: vogliono poter avere subito il controllo del pacchetto azionario. Costoro, tuttavia, sono stati già informati che la riposta di Silvio non arriverà in tempi rapidi. L'ex premier si è preso del tempo per valutarla anche perché in questi giorni è impegnato nella campagna elettorale. Ma non facciamo l'errore di dare per spacciato Mr Bee.
Riavvolgiamo il nastro: l'accelerata è avvenuta sabato scorso, quando Miss Cina, la famigerata dama, è arrivata ad Arcore. Una dimostrazione forte di come il governo di Pechino, tramite una sua emissaria, voglia puntare con decisione sul Milan. La dama si è palesata dopo che la cordata ha concluso la due diligence, peraltro con esito positivo. Da quel momento è scattata la fase due: confezionare l'offerta e affondare il colpo. Prima uno scambio di documenti, contatti, poi l'offerta: il Milan è stato valutato 1,2 miliardi (debiti compresi). I cinesi dunque non hanno modificato di una virgola la loro linea, nonostante ad Arcore abbiano trovato un Silvio molto combattuto che sembrerebbe voler cedere solo la minoranza. Rispetto alla prima idea (30% a salire fino al 70%), i cinesi hanno alzato il tiro arrivando a richiedere il 51%. In questa fase, Richard Lee è uscito di scena ed è stato sostituito dalla dama cinese, che peraltro ha blindato le posizioni di Galliani e Barbara: anche se i cinesi prenderanno la maggioranza, la loro poltrona sarà salva. La cordata della dama, infatti, ha apprezzato il lavoro svolto dagli AD nel corso del tempo: da un lato gli affari commerciali di Lady B, Casa Milan, il progetto stadio ormai avviato. Dall'altro, la ventennale esperienza di Galliani, il costruttore dei trionfi passati del Milan. Inoltre Berlusconi resterebbe sulla poltrona come presidente (onorario).
I tifosi rossoneri, tuttavia, dovranno essere pazienti. Infatti in questo momento l’agenda di Silvio è fitta d’impegni: fine settimana in Liguria, il 13 o il 14 in Puglia, il 16 o il 17 a Napoli. Difficile quindi che la risposta arrivi prima di inizio giugno, sia nei confronti dei cinesi che di Bee che peraltro è tornato a cinguettare "Per me esiste solo il Milan.. forza rossonero". Quindi da una parte c'è Bee che aveva offerto 500M per il 60%, sentendosi rispondere 3 giorni dopo da Silvio che era disposto a cedere solo tra il 40% e il 49% per 300M. E poi c'è la cordata del governo di Pechino, disposto ad offrire ben 580M per il 51%. La partita è apertissima. Ma il vincitore non arriverà a breve.


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Ormai lo abbiamo capito, non si deciderà nulla fino ai primi di giugno (sperando che l'annuncio arrivi proprio il 5 nella cerimonia UEFA). Una volta concluso questo parto travagliato, si metterà sotto contratto il nuovo allenatore. E poi inizieremo il mercato. Le tappe saranno queste.

spero solo che venga presa una decisione in tempo per poter programmare il mercato e la prossima stagione, cosa che in una squadra normale si dovrebbe aver già fatto.

Galliani si sta già muovendo con la Doyen, ed è di ieri la notizia che Zampalesta sarebbe stato invitato ad Arcore... probabilmente stanno cercando di bloccare il bloccabile, per poi affondare i colpi soltanto ad avvenuta cessione. Speriamo bene. Certo tutti speravamo che questa storia si concludesse prima di giugno, ma come al solito per Berlusconi la politica viene prima di tutto.
 
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carlocarlo

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per bee c'erano 100 giornalisti e neanche uno che fotografa questa dama cinese che va ad arcore?
 
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