I cinesi in pressing su Berlusconi per il Milan e per lo stadio

koti

Senior Member
Registrato
2 Aprile 2015
Messaggi
6,844
Reaction score
312
Nuovo aggiornamento da parte di Mario Pagliara e Marco Pasotto, firme GdS.
Da quando sabato scorso ha fatto irruzione la famigerata dama cinese, è iniziata una nuova storia che potrebbe avere un finale diverso da quello immaginato fino a poco prima. Berlusconi non si aspettava di trovarsi di fronte una cordata così seriamente determinata ad ottenere la scalata del Milan. Un gruppo con garanzie economiche talmente solide da far letteralmente barcollare Silvio. Al momento l'intenzione rimane quella di cedere soltanto la minoranza ma il pressing cinese è talmente feroce che potrebbe produrre svolte anche in tempi brevi. I cinesi, infatti, sono pronti ad un rilancio. Questi sono i giorni del Dragone, la cordata cinese sta producendo il massimo sforzo per convincere definitivamente Berlusconi a mollare la sua creatura. Dopo il face to face con la dama, negli ultimi giorni sono proseguiti contatti telefonici e via mail. I cinesi si stanno dimostrando molto aperti al dialogo, ma su un punto non accettano discussioni: la maggioranza, anche graduale, dovrà passare nelle loro mani. E allora facciamo un passo indietro: la prima proposta cinese prevedeva un ingresso col 30-40% e un patto di acquisto per salire al 70% nel giro di 4 anni. Il filo si è interrotto quando Berlusconi, come spesso accade, ha cambiato nuovamente idea sostenendo di non voler cedere più in alcun modo la maggioranza del club. Così da Arcore per il momento offrono questo: una entrata con quote di minoranza e la possibilità di poter gestire il business dello stadio, cosa che ingolosisce Wanda (uno dei gruppi coinvolti). Tuttavia questo scenario non convince affatto l'intera cordata. Insistono per aver la maggioranza nel giro di 4 anni. E se la loro controproposta sarà irrinunciabile, allora Silvio non potrà dire no. Come riporta Ennio Doris a Ballarò: "il marchio del Milan è il più forte nel mondo del calcio ed è fortissimo nei paesi dell'est". Silvio in questo momento si è isolato da tutti: sarà soltanto lui a decidere. Intanto le relazioni con Bee sono in ghiacciaia. Dal 1 maggio, ossia da quando il thailandese ha saputo che Silvio aveva cambiato idea e non voleva più cedere la maggioranza, il rapporto sembra essere del tutto cambiato. Il preliminare che era stato firmato il 5 marzo a Villa San Martino era stato impostato su una cessione subito del 25/30% con dentro un patto per salire col tempo al 60% per un investimento intorno ai 500 milioni. Ma le carte, come detto, sono state ribaltate sabato mattina: Berlusconi, cambiando nuovamente idea, ha offerto poco più del 40% valutandolo 300 milioni e minando le certezze dei soci di Bee.
Dai siamo seri, nessuno sarebbe disposto a lasciargli la maggioranza, ne i cinesi e neanche mr Bee.
Chi sarebbe così folle da investire centinaia di milioni per poi lasciar comandare Berlusconi che non mette 1 euro? E' assurdo.

Spero che le voci sul "voler mantenere la maggioranza a tutti i costi" non si rivelino vere, altrimenti salterà qualsiasi trattiva e dovremmo subirci Berlusconi finchè non muore.
 

Il Rosso e il Nero

Il Milan è una fede
Registrato
10 Settembre 2012
Messaggi
1,137
Reaction score
5
Nuovo aggiornamento da parte di Mario Pagliara e Marco Pasotto, firme GdS.
Da quando sabato scorso ha fatto irruzione la famigerata dama cinese, è iniziata una nuova storia che potrebbe avere un finale diverso da quello immaginato fino a poco prima. Berlusconi non si aspettava di trovarsi di fronte una cordata così seriamente determinata ad ottenere la scalata del Milan. Un gruppo con garanzie economiche talmente solide da far letteralmente barcollare Silvio. Al momento l'intenzione rimane quella di cedere soltanto la minoranza ma il pressing cinese è talmente feroce che potrebbe produrre svolte anche in tempi brevi. I cinesi, infatti, sono pronti ad un rilancio. Questi sono i giorni del Dragone, la cordata cinese sta producendo il massimo sforzo per convincere definitivamente Berlusconi a mollare la sua creatura. Dopo il face to face con la dama, negli ultimi giorni sono proseguiti contatti telefonici e via mail. I cinesi si stanno dimostrando molto aperti al dialogo, ma su un punto non accettano discussioni: la maggioranza, anche graduale, dovrà passare nelle loro mani. E allora facciamo un passo indietro: la prima proposta cinese prevedeva un ingresso col 30-40% e un patto di acquisto per salire al 70% nel giro di 4 anni. Il filo si è interrotto quando Berlusconi, come spesso accade, ha cambiato nuovamente idea sostenendo di non voler cedere più in alcun modo la maggioranza del club. Così da Arcore per il momento offrono questo: una entrata con quote di minoranza e la possibilità di poter gestire il business dello stadio, cosa che ingolosisce Wanda (uno dei gruppi coinvolti). Tuttavia questo scenario non convince affatto l'intera cordata. Insistono per aver la maggioranza nel giro di 4 anni. E se la loro controproposta sarà irrinunciabile, allora Silvio non potrà dire no. Come riporta Ennio Doris a Ballarò: "il marchio del Milan è il più forte nel mondo del calcio ed è fortissimo nei paesi dell'est". Silvio in questo momento si è isolato da tutti: sarà soltanto lui a decidere. Intanto le relazioni con Bee sono in ghiacciaia. Dal 1 maggio, ossia da quando il thailandese ha saputo che Silvio aveva cambiato idea e non voleva più cedere la maggioranza, il rapporto sembra essere del tutto cambiato. Il preliminare che era stato firmato il 5 marzo a Villa San Martino era stato impostato su una cessione subito del 25/30% con dentro un patto per salire col tempo al 60% per un investimento intorno ai 500 milioni. Ma le carte, come detto, sono state ribaltate sabato mattina: Berlusconi, cambiando nuovamente idea, ha offerto poco più del 40% valutandolo 300 milioni e minando le certezze dei soci di Bee.

Finalmente un articolo che abbia un senso.
Se non rinuncia alla maggioranza, dubito che B. riesca a vendere alcunché.
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
31,866
Reaction score
9,841
Io me ne starei tranquillo, fidandomi della decisione che prenderà Berlusconi.

Ok, ormai non è più giovane, qualche piccola follia la mostra ogni tanto.

Ma non datelo per spacciato o rincitrullito, uomini come Berlusconi sono più unici che rari, lo dimostra la storia, nel bene e nel male.

Oltre ad essere circondati da super menager decennali che lo consiglieranno sicuramente bene, non dobbiamo certo insegnargli noi come si vende un prodotto.

Ascoltiamo troppo le varie voci sparate dai giornalai, si passa da un giorno all' altro dove tutto quello del giorno prima viene smentito.

Aspettiamo senza farci troppe paranoie...
 

Jack14

New member
Registrato
29 Aprile 2015
Messaggi
542
Reaction score
0
Nuovo aggiornamento da parte di Mario Pagliara e Marco Pasotto, firme GdS.
Da quando sabato scorso ha fatto irruzione la famigerata dama cinese, è iniziata una nuova storia che potrebbe avere un finale diverso da quello immaginato fino a poco prima. Berlusconi non si aspettava di trovarsi di fronte una cordata così seriamente determinata ad ottenere la scalata del Milan. Un gruppo con garanzie economiche talmente solide da far letteralmente barcollare Silvio. Al momento l'intenzione rimane quella di cedere soltanto la minoranza ma il pressing cinese è talmente feroce che potrebbe produrre svolte anche in tempi brevi. I cinesi, infatti, sono pronti ad un rilancio. Questi sono i giorni del Dragone, la cordata cinese sta producendo il massimo sforzo per convincere definitivamente Berlusconi a mollare la sua creatura. Dopo il face to face con la dama, negli ultimi giorni sono proseguiti contatti telefonici e via mail. I cinesi si stanno dimostrando molto aperti al dialogo, ma su un punto non accettano discussioni: la maggioranza, anche graduale, dovrà passare nelle loro mani. E allora facciamo un passo indietro: la prima proposta cinese prevedeva un ingresso col 30-40% e un patto di acquisto per salire al 70% nel giro di 4 anni. Il filo si è interrotto quando Berlusconi, come spesso accade, ha cambiato nuovamente idea sostenendo di non voler cedere più in alcun modo la maggioranza del club. Così da Arcore per il momento offrono questo: una entrata con quote di minoranza e la possibilità di poter gestire il business dello stadio, cosa che ingolosisce Wanda (uno dei gruppi coinvolti). Tuttavia questo scenario non convince affatto l'intera cordata. Insistono per aver la maggioranza nel giro di 4 anni. E se la loro controproposta sarà irrinunciabile, allora Silvio non potrà dire no. Come riporta Ennio Doris a Ballarò: "il marchio del Milan è il più forte nel mondo del calcio ed è fortissimo nei paesi dell'est". Silvio in questo momento si è isolato da tutti: sarà soltanto lui a decidere. Intanto le relazioni con Bee sono in ghiacciaia. Dal 1 maggio, ossia da quando il thailandese ha saputo che Silvio aveva cambiato idea e non voleva più cedere la maggioranza, il rapporto sembra essere del tutto cambiato. Il preliminare che era stato firmato il 5 marzo a Villa San Martino era stato impostato su una cessione subito del 25/30% con dentro un patto per salire col tempo al 60% per un investimento intorno ai 500 milioni. Ma le carte, come detto, sono state ribaltate sabato mattina: Berlusconi, cambiando nuovamente idea, ha offerto poco più del 40% valutandolo 300 milioni e minando le certezze dei soci di Bee.

Io vedo improbabile che lui non voglia vendere la maggioranza neanche tra 4 anni... non avrebbe senso. Porterebbe nessun a investire in noi, la squadra e il marchio si svaluterebbero sempre di più. Secondo me sta giocando al rialzo. Chiede il massimo (in termini di soldi e controllo) per tentare di spuntare il meglio. Alla fine ricordiamoci che è una trattativa... Ovvio sparare il più alto possibile
 

bargnani83

New member
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
925
Reaction score
1
Io vedo improbabile che lui non voglia vendere la maggioranza neanche tra 4 anni... non avrebbe senso. Porterebbe nessun a investire in noi, la squadra e il marchio si svaluterebbero sempre di più. Secondo me sta giocando al rialzo. Chiede il massimo (in termini di soldi e controllo) per tentare di spuntare il meglio. Alla fine ricordiamoci che è una trattativa... Ovvio sparare il più alto possibile

perfetto.
 

tifoso evorutto

Bannato
Registrato
16 Gennaio 2013
Messaggi
13,973
Reaction score
141
Io me ne starei tranquillo, fidandomi della decisione che prenderà Berlusconi.

Ok, ormai non è più giovane, qualche piccola follia la mostra ogni tanto.

Ma non datelo per spacciato o rincitrullito, uomini come Berlusconi sono più unici che rari, lo dimostra la storia, nel bene e nel male.

Oltre ad essere circondati da super menager decennali che lo consiglieranno sicuramente bene, non dobbiamo certo insegnargli noi come si vende un prodotto.

Ascoltiamo troppo le varie voci sparate dai giornalai, si passa da un giorno all' altro dove tutto quello del giorno prima viene smentito.

Aspettiamo senza farci troppe paranoie...

Magari!!!!, Berlusconi è l'icona del management italiano
weeh mica stiamo parlando di Steve Jobs

dalla parte di B solo un ottima comunicazione e casualmente la sfortuna da aver avuto vicini molti collaboratori, mafiosi acclarati
 

Basileuon

Active member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
392
Reaction score
113
Mah io rimango scettico, qui una sola persona si è palesata ed è Bee di cui ora sappiamo anche com'è la voce, tutto il resto esiste solo nelle parole dei giornalisti che finora hanno preso solo pali.
 

Albijol

Senior Member
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
14,573
Reaction score
3,238
Berlusconi non si aspettava di trovarsi di fronte una cordata così seriamente determinata ad ottenere la scalata del Milan. Un gruppo con garanzie economiche talmente solide da far letteralmente barcollare Silvio.


Queste parole sono musica per le mie orecchie, altro che" Mr. Bee ha 9 milioni di euro di patrimonio (fonte Forbes) ma si fa prestare centinaia di milioni da una banca degli Emirati e da una di Hong Kong. I giocatori se li fa prestare dal fondo Doyen (che diventerà illegale a breve). Dietro Mr. Bee (che ricordiamo è thailandese) c'è anche il governo cinese :rotolo:. Mr. Bee ripagherà il prestito tramite quotazione a Hong Kong.", un insieme di frasi che farebbe rotolare per terra dalla risate perfino il più sfigato dei bancari che si occupano di approvare i fidi in una banchetta di qualche paesino sperduto.
 

-Lionard-

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
1,944
Reaction score
1,645
Ho fatto un salto sul sito di Apecf per vedere se si trovava qualcosa d'interessante visto che ultimamente aveva regalato qualche spunto ed in effetti qualcosa forse ho scovato.

Una delle ultime news riferisce di un incontro tenuto a Shangai il 27 marzo 2015 tra il vice-presidente dell'Apecf Xiao Wunan (quello delle foto di Arcore), un rappresentante italiano della camera di commercio italo-cinese e vari esponenti di importanti imprese della zona di Guozhou per la realizzazione di un padiglione interamente cinese a Venezia nel periodo dell'Expo. Quello che è interessante per noi è che al centro di questo progetto c'è una commissione chiamata "The Power of Dream, Come with Love" che si occupa di varie attività, tra cui anche favorire scambi commerciali con la Cina, e la cui direttrice si chiama....Ms. Wang Xingxian (anche lei presente all'evento). Sul sito dell'Apecf riportano questa foto:

20150327-1.jpg


Fin qui nulla di strano ma sono andato a vedere le foto del famoso incontro con Berlusconi del 9 marzo 2015.

media_142597479460995400.jpg


A sinistra, dietro l'uomo con gli occhiali, si intravede una donna che dalla corporatura e dai capelli mi sembra possa essere la stessa donna dell'altra foto, ossia Ms. Wang Xingxian. Ad ulteriore conferma di questa ipotesi c'è un altro fatto interessante. Nello stesso viaggio che ha portato i principali membri dell'Apecf ad incontrare Berlusconi per favorire lo sviluppo di diversi rapport commerciali, anche in ambito sportivo, tra i due paesi, come riporta il sito, è stato fatto un salto anche a Venezia a visitare il padiglione in costruzione di Aquae Venezia di cui si è parlato prima. Ed anche qui viene postata una foto:

20150309-2.jpg


Anche in questa imagine c'è la stessa donna vista nel momento delle firme con Berlusconi. E dal momento che il progetto riguardava Aquae Venezia è presumibile che si tratti proprio di Ms. Wang Xingxian che è al centro di questa iniziativa. Inoltre l'uomo al centro della foto, con gli occhiali neri, non è forse Richard Lee? (ma qui non sono sicuro e mi affido a voi)

Infine una news che mi ha fatto ritenere potenzialmente interessanti queste foto che vi mostro. Stamattina ho letto sul sito de "Il sole 24 ore" che il nome della dama cinese è...Miss Wang, proprio come la donna delle foto. E' un caso? O c'è una connessione? Perchè se fosse davvero lei la dama cinese, questa signora sembra molto vicino all'Apecf e potrebbe essere stata presente il famoso giorno delle firme. Se così fosse la grande esclusiva di Milan World potrebbe tornare prepotentemente alla ribalta.
 

Tifo'o

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
36,719
Reaction score
5,511
Aggiornamento:


Nuovo aggiornamento da parte di Mario Pagliara e Marco Pasotto, firme GdS.
Da quando sabato scorso ha fatto irruzione la famigerata dama cinese, è iniziata una nuova storia che potrebbe avere un finale diverso da quello immaginato fino a poco prima. Berlusconi non si aspettava di trovarsi di fronte una cordata così seriamente determinata ad ottenere la scalata del Milan. Un gruppo con garanzie economiche talmente solide da far letteralmente barcollare Silvio. Al momento l'intenzione rimane quella di cedere soltanto la minoranza ma il pressing cinese è talmente feroce che potrebbe produrre svolte anche in tempi brevi. I cinesi, infatti, sono pronti ad un rilancio. Questi sono i giorni del Dragone, la cordata cinese sta producendo il massimo sforzo per convincere definitivamente Berlusconi a mollare la sua creatura. Dopo il face to face con la dama, negli ultimi giorni sono proseguiti contatti telefonici e via mail. I cinesi si stanno dimostrando molto aperti al dialogo, ma su un punto non accettano discussioni: la maggioranza, anche graduale, dovrà passare nelle loro mani. E allora facciamo un passo indietro: la prima proposta cinese prevedeva un ingresso col 30-40% e un patto di acquisto per salire al 70% nel giro di 4 anni. Il filo si è interrotto quando Berlusconi, come spesso accade, ha cambiato nuovamente idea sostenendo di non voler cedere più in alcun modo la maggioranza del club. Così da Arcore per il momento offrono questo: una entrata con quote di minoranza e la possibilità di poter gestire il business dello stadio, cosa che ingolosisce Wanda (uno dei gruppi coinvolti). Tuttavia questo scenario non convince affatto l'intera cordata. Insistono per aver la maggioranza nel giro di 4 anni. E se la loro controproposta sarà irrinunciabile, allora Silvio non potrà dire no. Come riporta Ennio Doris a Ballarò: "il marchio del Milan è il più forte nel mondo del calcio ed è fortissimo nei paesi dell'est". Silvio in questo momento si è isolato da tutti: sarà soltanto lui a decidere. Intanto le relazioni con Bee sono in ghiacciaia. Dal 1 maggio, ossia da quando il thailandese ha saputo che Silvio aveva cambiato idea e non voleva più cedere la maggioranza, il rapporto sembra essere del tutto cambiato. Il preliminare che era stato firmato il 5 marzo a Villa San Martino era stato impostato su una cessione subito del 25/30% con dentro un patto per salire col tempo al 60% per un investimento intorno ai 500 milioni. Ma le carte, come detto, sono state ribaltate sabato mattina: Berlusconi, cambiando nuovamente idea, ha offerto poco più del 40% valutandolo 300 milioni e minando le certezze dei soci di Bee.







La Gazzetta dello Sport sicurissima della pista cinese per il Milan del futuro. Anche nell'edizione in edicola oggi, 6 Maggio 2015, la rosea riporta in prima pagina l'interesse del gruppo orientale per la società rossonera. E' pressing. Ecco, di seguito, il titolo:


Pressing cinese su Berlusconi per il Milan e per il nuovo stadio.


Nelle prossime ore, tutti i dettagli

Berlusconi, comunque, ci tiene davvero in ostaggio. Pazzesco.
 
Alto
head>