I cinesi:"Milanisti, vogliamo il club in cima al mondo". Il closing.

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Edric

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In questi giorni ci stiamo limitando a pensare ai soldi che questi cinesi dovranno spendere all'inizio per rinforzare la squadra...e aggiungo giustamente...ma mi sa che non abbiamo capito il mondo che si è aperto davanti a noi...tralasciando lo stadio per il quale ci sono tempi tecnici ma che verrà fatto sicuramente..dico solo due parole: sponsor e merchandising.

Pensate agli sponsor cinesi che ci strapagheranno per volontà propria o di "altri" e pensate alla vendita di magliette di un campione che acquisteremo in cina...stile Ibra Man Utd se non di più...

L'obiettivo deve essere far crescere il fatturato in maniera considerevole nei prossimi 2/3 anni e farlo arrivare addirittura a 500mln se non di più...le possibilità ci sono tutte...

Concordo, io credo che ancora in tanti, soprattutto fra i tifosi delle altre squadre e sui media, non si rendano pienamente conto del tipo di scenario che si prospetta per il futuro.

Certo, ovviamente diamo tempo al tempo, ma mettiamoci comodi perchè ci aspettano tempi "interessanti" ora. ;)
 

Il Re dell'Est

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Repubblica (Luca Pagni) a pag. 14, tra la cronaca economica: in Cina spiegano che Milan Inter fu la prima partita del calcio europeo ad essere trasmessa da quelle parti. Ma il Milan ha molti più tifosi dei cugini, ben 4 milioni. Il club rossonero infatti è il secondo più seguito, soltanto il Manchester United per ora ha più fan.
E questo spiega anche la determinazione della cordata che ha voluto fortemente il Diavolo spendendo 1 miliardo tra quote e impegni finanziari. La trattativa, tuttavia, non sarebbe mai giunta alla conclusione senza l'intervento diretto del governo di Pechino, che attraverso Haixia (fondo statale) ha garantito l'affare con il 15%, diventando il maggior socio all'interno della cordata. Il progetto Milan, in ogni caso, non ha a che fare soltanto con i piani di espansione del governo cinese. Il club rossonero è destinato a diventare un vero e proprio modello per tutte le operazioni future di questo tipo. Infatti, proprio grazie alla sua enorme popolarità i cinesi hanno intenzione di utilizzare il Milan come simbolo del made in Italy. Per fare un paragone, è come se avessero rilevato il marchio Ferrari.
Un simbolo di eccellenza sportiva che può servire come biglietto da visita per futuri progetti di espansione nel mondo dello sport.
Per il momento sono noti soltanto i detentori del 30% (Haixia e Yonghong Li), maggioranza relativa. Il restante 69% sarà diviso tra diverse grandi aziende, alcune delle quali a loro volta controllate dallo Stato, ma per buona parte avremo un azionariato diffuso. L'idea è quella di dare vita ad una sorta di azionariato popolare dove aziende, imprenditori e tifosi vip avranno una percentuale del glorioso club rossonero. Cosicché tutti possano sentirsi parte del grande progetto. Che sarà un modello a metà tra le società inglesi quotate in borsa e l'azionariato popolare di Barca e Real Madrid. Un progetto che verrà delineato nei dettagli nei prossimi mesi.
 
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Aron

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Repubblica (Luca Pagni) a pag. 14, tra la cronaca economica: in Cina spiegano che Milan Inter fu la prima partita del calcio europeo ad essere trasmessa da quelle parti. Ma il Milan ha molti più tifosi dei cugini, ben 4 milioni. Il club rossonero infatti è il secondo più seguito, soltanto il Manchester United per ora ha più fan.
E questo spiega anche la determinazione della cordata che ha voluto fortemente il Diavolo spendendo 1 miliardo tra quote e impegni finanziari. La trattativa, tuttavi, non sarebbe mai giunta alla conclusione senza l'intervento diretto del governo di Pechino, che attraverso Haixia (fondo statale) ha garantito l'affare con il 15%, diventando il maggior socio all'interno della cordata. Il progetto Milan, in ogni caso, non ha a che fare soltanto con i piani di espansione del governo di Pechino. Il Milan infatti è destinato a diventare un vero e proprio modello per tutte le operazioni future di questo tipo. Infatti, proprio grazie alla sua enorme popolarità i cinesi hanno intenzione di utilizzare il Milan come simbolo del made in Italy. Per fare un paragone, è come se avessero rilevato il marchio Ferrari.
Un simbolo di eccellenza sportiva che può servire come biglietto da visita per futuri progetti di espansione nel mondo dello sport.
Per il momento sono noti soltanto i detentori del 30% (Haixia e Yonghong Li), maggioranza relativa. Il restante 69% sarà diviso tra diverse grandi aziende, alcune delle quali a loro volta controllate dallo Stato, ma per buona parte avremo un azionariato diffuso. L'idea è quella di dare vita ad una sorta di azionariato popolare dove aziende, imprenditori e tifosi vip avranno una percentuale del glorioso club rossonero. Cosicché tutti possano sentirsi parte del grande progetto. Che sarà un modello a metà tra le società inglesi quotate in borsa e l'azionariato popolare di Barca e Real Madrid. Un progetto che verrà delineato nei dettagli nei prossimi mesi.

I cinesi non esistono.
 

naliM77

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Repubblica (Luca Pagni) a pag. 14, tra la cronaca economica: in Cina spiegano che Milan Inter fu la prima partita del calcio europeo ad essere trasmessa da quelle parti. Ma il Milan ha molti più tifosi dei cugini, ben 4 milioni. Il club rossonero infatti è il secondo più seguito, soltanto il Manchester United per ora ha più fan.
E questo spiega anche la determinazione della cordata che ha voluto fortemente il Diavolo spendendo 1 miliardo tra quote e impegni finanziari. La trattativa, tuttavi, non sarebbe mai giunta alla conclusione senza l'intervento diretto del governo di Pechino, che attraverso Haixia (fondo statale) ha garantito l'affare con il 15%, diventando il maggior socio all'interno della cordata. Il progetto Milan, in ogni caso, non ha a che fare soltanto con i piani di espansione del governo di Pechino. Il Milan infatti è destinato a diventare un vero e proprio modello per tutte le operazioni future di questo tipo. Infatti, proprio grazie alla sua enorme popolarità i cinesi hanno intenzione di utilizzare il Milan come simbolo del made in Italy. Per fare un paragone, è come se avessero rilevato il marchio Ferrari.
Un simbolo di eccellenza sportiva che può servire come biglietto da visita per futuri progetti di espansione nel mondo dello sport.
Per il momento sono noti soltanto i detentori del 30% (Haixia e Yonghong Li), maggioranza relativa. Il restante 69% sarà diviso tra diverse grandi aziende, alcune delle quali a loro volta controllate dallo Stato, ma per buona parte avremo un azionariato diffuso. L'idea è quella di dare vita ad una sorta di azionariato popolare dove aziende, imprenditori e tifosi vip avranno una percentuale del glorioso club rossonero. Cosicché tutti possano sentirsi parte del grande progetto. Che sarà un modello a metà tra le società inglesi quotate in borsa e l'azionariato popolare di Barca e Real Madrid. Un progetto che verrà delineato nei dettagli nei prossimi mesi.

Mi sa che Pagni fa un po' di confusione...Haixia e Li hanno il 30% della SPV...
 

Il Re dell'Est

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Mi sa che Pagni fa un po' di confusione...Haixia e Li hanno il 30% della SPV...

Si, il 15% ciascuno. Ossia la maggioranza relativa. Gli altri avranno quote di minoranza. Pagni ha detto questo ed è così. Haixia sarà socio del SPV ovviamente, non socio diretto del Milan. Quello è chiaro.
 

TheZio

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Repubblica (Luca Pagni) a pag. 14, tra la cronaca economica: in Cina spiegano che Milan Inter fu la prima partita del calcio europeo ad essere trasmessa da quelle parti. Ma il Milan ha molti più tifosi dei cugini, ben 4 milioni. Il club rossonero infatti è il secondo più seguito, soltanto il Manchester United per ora ha più fan.
E questo spiega anche la determinazione della cordata che ha voluto fortemente il Diavolo spendendo 1 miliardo tra quote e impegni finanziari. La trattativa, tuttavi, non sarebbe mai giunta alla conclusione senza l'intervento diretto del governo di Pechino, che attraverso Haixia (fondo statale) ha garantito l'affare con il 15%, diventando il maggior socio all'interno della cordata. Il progetto Milan, in ogni caso, non ha a che fare soltanto con i piani di espansione del governo di Pechino. Il Milan infatti è destinato a diventare un vero e proprio modello per tutte le operazioni future di questo tipo. Infatti, proprio grazie alla sua enorme popolarità i cinesi hanno intenzione di utilizzare il Milan come simbolo del made in Italy. Per fare un paragone, è come se avessero rilevato il marchio Ferrari.
Un simbolo di eccellenza sportiva che può servire come biglietto da visita per futuri progetti di espansione nel mondo dello sport.
Per il momento sono noti soltanto i detentori del 30% (Haixia e Yonghong Li), maggioranza relativa. Il restante 69% sarà diviso tra diverse grandi aziende, alcune delle quali a loro volta controllate dallo Stato, ma per buona parte avremo un azionariato diffuso. L'idea è quella di dare vita ad una sorta di azionariato popolare dove aziende, imprenditori e tifosi vip avranno una percentuale del glorioso club rossonero. Cosicché tutti possano sentirsi parte del grande progetto. Che sarà un modello a metà tra le società inglesi quotate in borsa e l'azionariato popolare di Barca e Real Madrid. Un progetto che verrà delineato nei dettagli nei prossimi mesi.

La cosa veramente importante è che toglieremo acquirenti ad altre società ;)
 

Il Rosso e il Nero

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Repubblica (Luca Pagni) a pag. 14, tra la cronaca economica: in Cina spiegano che Milan Inter fu la prima partita del calcio europeo ad essere trasmessa da quelle parti. Ma il Milan ha molti più tifosi dei cugini, ben 4 milioni. Il club rossonero infatti è il secondo più seguito, soltanto il Manchester United per ora ha più fan.
E questo spiega anche la determinazione della cordata che ha voluto fortemente il Diavolo spendendo 1 miliardo tra quote e impegni finanziari. La trattativa, tuttavi, non sarebbe mai giunta alla conclusione senza l'intervento diretto del governo di Pechino, che attraverso Haixia (fondo statale) ha garantito l'affare con il 15%, diventando il maggior socio all'interno della cordata. Il progetto Milan, in ogni caso, non ha a che fare soltanto con i piani di espansione del governo di Pechino. Il Milan infatti è destinato a diventare un vero e proprio modello per tutte le operazioni future di questo tipo. Infatti, proprio grazie alla sua enorme popolarità i cinesi hanno intenzione di utilizzare il Milan come simbolo del made in Italy. Per fare un paragone, è come se avessero rilevato il marchio Ferrari.
Un simbolo di eccellenza sportiva che può servire come biglietto da visita per futuri progetti di espansione nel mondo dello sport.
Per il momento sono noti soltanto i detentori del 30% (Haixia e Yonghong Li), maggioranza relativa. Il restante 69% sarà diviso tra diverse grandi aziende, alcune delle quali a loro volta controllate dallo Stato, ma per buona parte avremo un azionariato diffuso. L'idea è quella di dare vita ad una sorta di azionariato popolare dove aziende, imprenditori e tifosi vip avranno una percentuale del glorioso club rossonero. Cosicché tutti possano sentirsi parte del grande progetto. Che sarà un modello a metà tra le società inglesi quotate in borsa e l'azionariato popolare di Barca e Real Madrid. Un progetto che verrà delineato nei dettagli nei prossimi mesi.

Sarebbe carino se anche noi tifosi italiani potessimo avere parte in questo glorioso progetto.
A parte questo, io ancora non ho capito chi sia questo Mr. Li
 
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