Ragazzi ma voi pensate seriamente che ai dirigenti e alla proprietà interessi qualcosa del Milan? Intendo della sua immagine, del suo splendore, della sua gloria. Queste cose interessano soltanto a noi tifosi che per seguire la squadra ci rimettiamo solo soldi. Tutto questo può interessare soltanto a chi si concede senza ricevere o pretendere nulla in cambio. In sostanza, parliamo di fede. O amore che dir si voglia. Il rapporto che Silvio Berlusconi, la figlia Barbara, Adriano Galliani (ecc) hanno con il Milan è un rapporto squisitamente professionale. Loro lavorano con o per il Milan. Loro non sono affatto tifosi del Milan. Loro non hanno mai concesso qualcosa per il Milan senza riceverne nulla in cambio. Il Milan ha dato loro immagine, lustro, visibilità, e anche soldi. E loro in cambio hanno lavorato con o per il Milan. Stiamo parlando di un rapporto bilaterale, in cui l'uno è servito all'altro e viceversa.
Se queste stesse persone tenessero realmente a cuore il destino del Milan, sarebbero già sparite da un pezzo. Si sarebbero fatte un esame di coscienza, e dopo aver alzato bandiera bianca, dopo anni e anni avrebbero detto dignitosamente: "noi non possiamo fare più nulla di importante, ci dispiace, abbiamo deciso di farci da parte per lasciar continuare ad altri la gloriosa storia di questa società che non ci appartiene. Il Milan è dei tifosi, e quest'ultimi si meritano sempre il meglio". Dei dirigenti che fossero stati anche tifosi del Milan, come certamente Moratti è tifoso dell'Inter, si sarebbero comportati così. Invece purtroppo siamo nelle mani di persone attaccate al posto di lavoro e attaccate al Milan che sentono come una cosa loro. Che sfruttano il Milan come uno specchietto per le allodole, una vetrina importante, o come un sicuro datore di lavoro. Per loro il Milan è stato, è e sarà sempre un mezzo con cui raggiungere scopi che con il destino della società non c'entrano nulla. Prima di tutto vengono i loro interessi. Prima di tutto gli 800M di euro. Prima di tutto il posto come AD. Prima di tutto comandare come e quando voglio io.
La differenza tra noi e loro è tutta qui: per noi tifosi, per i veri tifosi, prima di tutto viene sempre il Milan.