I 6 lustri del trentennio berlusconiano: ecco come è andata

Milanforever26

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Come da titolo ho suddiviso il trentennio Berlusconiano in sei lustri per vedere come si sono concentrate le nostre vittorie, il quadro che ne emerge è il seguente, parliamo di lustri “reali” quindi senza tener conto dei cicli o di chi era in panchina, ma solo guardando di 5 anni in 5 anni cosa si è ottenuto:
1986/87 – 1990/91
1 solo campionato, ma poi il dominio in Europea e nel Mondo con ben 2 Champions, 2 Supercoppe Europee e 2 Intercontinentali, la prima Supercoppa Italiani completa le vittorie di quell’esaltante lustro. Il Milan di Sacchi e degli olandesi è la squadra più forte al mondo e unanimemente riconosciuta come una delle più rivoluzionarie e belle della storia del calcio.
Totale: 8 trofei vinti

1991/92 – 1995/96
Senza dubbio il Milan più dominante di sempre, con Capello arrivano in sequenza ben 4 campionati e 3 Supercoppe Italiane (il dominio più netto in Italia mai avuto), in campo internazionale si domina ma si sprecano anche alcune occasioni, il bottino dice comunque 1 Champions (quella storica di Atene col Barca) e 1 Supercoppa Europea.
Totale: 9 trofei vinti

1996/97 – 2000/01
Le ruggini dei dieci anni stellari appena conclusi presentano il conto, la squadra è stanca e viene a mancare un po’ di organizzazione, anche in seguito al ritiro di Baresi. Poco da ricordare in quegli anni se non lo scudetto capolavoro del 1999 in rimonta sulla Lazio. Ma si gettano anche alcune basi per il futuro, su tutte l’arrivo di Shevchenko dalla Dinamo Kiev.
Totale: 1 trofeo vinto

2001/02 – 2005/06
Si apre in quel lustro l’epopea di Ancelotti che culminerà nel 2007 a Tokyo. Il Milan, sfruttando l’ossatura creata su Maldini, Sheva e Gattuso completa la rosa con 5 colpi fenomenali (Nesta, Pirlo, Inzaghi, Seedorf e poi Kakà) creando una delle squadre più forti di sempre: arrivano successi importanti in campo internazionale con la storica finale di Manchester conquistata battendo in sequenza l’inter e la juve. In Italia invece la Juve domina sempre (anche se con molti favori.....) nonostante il Milan sembri nel complesso superiore. Le macchie sono la finale di Istanbul e l’intercontinentale persa col Boca che sporcano un po’ un lustro altrimenti sensazionale, chiuso comunque con un bottino corposo: 1 campionato, 1 coppa italia, 1 supercoppa italiana, 1 champions e 1 supercoppa europea. Da segnalare la cessione a sorpresa di Shevchenko, il primo campionissimo ceduto dal Milan di Berlusconi fino ad allora.
Totale: 5 trofei vinti

2006/07 - 2010/11
Gli anni delle rivincite internazionali e degli addii sofferti: tra maggio e dicembre 2007 il Milan si vendica in sequenza del Liverpool prima e del Boca poi, la supercoppa vinta col Siviglia completa poi un “triplete europeo” che mancava dal 1990. In Italia invece la squadra composta da troppi senatori inizia ad arrancare sulle lunghe distanze e vede partire il suo faro Kakà dopo aver già dovuto assistere al ritiro del capitano Maldini (a cui la società inspiegabilmente non regala il meritato tributo). Qualche anno buio, poi l’arrivo di Ibra e Silva riportano il Milan allo scudetto dopo il dominio quinquennale dell’inter, arriva anche la supercoppa italiana sempre contro i cugini. Per il Milan sembra un nuovo inizio.
Totale: 5 trofei vinti

2011/12 – 2015/16
Gli ultimi tristi anni cominciano con lo scudetto perso dalla Juve di Conte: il Milan prima rimonta i gobbi e si porta al comando, poi un po’ per gli infortuni un po’ per mala gestione si fa superare di nuovo e lascia lo scudetto ai bianconeri. Il passo d’addio di tutti i senatori a fine campionato (dopo l’addio un anno prima di Pirlo lasciano in un sol colpo Seedorf, Inzaghi, Nesta, Gattuso, Zambrotta e Van Bommel) e la devastante cessione congiunta di Ibra e Silva al PSG spalancano le porte al lustro più nefasto della storia recente rossonera, chiuso senza trofei (forse una coppa italia, ndr.) e con 3 anni di fila sotto i 60 punti in campionato.
Totale: 0 trofei vinti.
 

Super_Lollo

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madonna questo è durato più del fascismo :facepalm: ..rabbrividisco .
 
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Bella ricostruzione. Da notare come dietro i grandi cicli di vittorie ci sia sempre un gruppo di calciatori cardine, il famoso zoccolo duro. Nel primo ciclo addirittura molti campioni arrivarono in 'eredità' dalla gestione farina che furono elementi indispensabili in tutto il ciclo capello addirittura e anche oltre. Nel ciclo di ancelotti furono scelti uomini ,per completare,ringiovanire e arricchire la base, come seedorf, pirlo, kaka, gattuso. Io mi focalizzerei su questo punto chiave : usciti di società i vari braida, ramaccioni, leonardo non si è più avuta la capacità di ricostruire. I pilastri del milan di oggi sono abate, montolivo, mexes, zapata, balotelli, poli. Su tale base al massimo può venir su una palafitta. Mancano i costacurta, maldini, nesta, albertini, evani, baresi, pirlo, gattuso.
 

Il Genio

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Complimenti per l'idea e l'attenta analisi.
Che dire, se la storia fosse ciclica, in un modo o nell'altro il prossimo anno dovrebbe essere quello della terza rinascita.
Chi sarà il fautore?
 

Milanforever26

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Complimenti per l'idea e l'attenta analisi.
Che dire, se la storia fosse ciclica, in un modo o nell'altro il prossimo anno dovrebbe essere quello della terza rinascita.
Chi sarà il fautore?

Ho voluto creare sto thread proprio per evidenziare come non si costruisca nulla senza basi solide, la rinascita del Milan di Ancelotti è proprio la dimostrazione: nel lustro precedente si era fatto schifetto, però c'erano le basi su cui rifondare (appunto Maldini, Gattuso, Sheva e ci metterei anche Abbiati)..è servito l'innesto di quei fenomeni arrivati tutti in un lasco ridotto (e non ho nemmeno messo Rui Costa e Cafù) per tornare in cima..

Oggi mancano le basi su cui ripartire, e per giunta prendere un gruppo di giocatori del livello di Seedorf, Pirlo, Inzaghi, Kakà costerebbe qualcosa come 200-250 milioni..
La verità è che gli ultimi 5 anni buttati ci costeranno almeno altri 3-4 anni prima di poter tornare ai vertici anche se arrivano i cinesi..perché chiunque arrivi troverà il nulla assoluto
 

Il Genio

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Ho voluto creare sto thread proprio per evidenziare come non si costruisca nulla senza basi solide, la rinascita del Milan di Ancelotti è proprio la dimostrazione: nel lustro precedente si era fatto schifetto, però c'erano le basi su cui rifondare (appunto Maldini, Gattuso, Sheva e ci metterei anche Abbiati)..è servito l'innesto di quei fenomeni arrivati tutti in un lasco ridotto (e non ho nemmeno messo Rui Costa e Cafù) per tornare in cima..

Oggi mancano le basi su cui ripartire, e per giunta prendere un gruppo di giocatori del livello di Seedorf, Pirlo, Inzaghi, Kakà costerebbe qualcosa come 200-250 milioni..
La verità è che gli ultimi 5 anni buttati ci costeranno almeno altri 3-4 anni prima di poter tornare ai vertici anche se arrivano i cinesi..perché chiunque arrivi troverà il nulla assoluto

Verissimo, ma d'altronde lo diciamo tutti noi tifosi milanisti veri (e per veri intendo quelli che hanno a cuore le sorti della squadra) che sarebbe bastato pochissimo per avere, come minimo, le bai per ripartire.

Due nomi a caso come esempio? Sarebbero bastati 1 Romagnoli ed 1 Calabria a stagione.

Mi spiego: 1 acquisto giovane e di sicuro avvenire con valori morali da Milan ed un prospetto delle giovanili con le stesse caratteristiche. Spesa annua di 30mln di euro, non uno di più, ed oggi avremmo uno zoccolo duro da cui ripartire.
 

tifoso evorutto

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Un appunto nel periodo 91/96,

non si possono tralasciare le 2 finali perse, quella contro il Marsiglia arrivando in finale vincendole tutte.

Quel Milan con Capello in assoluto è stato il più forte di tutti i tempi, diciamo almeno fino al ritiro di Van Basten.

Non per niente fece il record di imbattibilità e il suo cammino fino alle finali Champions è stato anche più autorevole rispetto a quello di Sacchi.
 

Milanforever26

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Un appunto nel periodo 91/96,

non si possono tralasciare le 2 finali perse, quella contro il Marsiglia arrivando in finale vincendole tutte.

Quel Milan con Capello in assoluto è stato il più forte di tutti i tempi, diciamo almeno fino al ritiro di Van Basten.

Non per niente fece il record di imbattibilità e il suo cammino fino alle finali Champions è stato anche più autorevole rispetto a quello di Sacchi.

è esattamente quello che ho scritto: "il milan più dominante di sempre" e "in campo internazionale si domina ma si sprecano anche alcune occasioni" (e non solo le due finali di coppa campioni, per altro quella con l'Ajax persa contro una squadra più forte in tutto, parlo anche di due finali intercontinentali gettate via..)
Comunque Van Basten ha di fatto chiuso nel '92..direi che il Milan di Capello ha basato la sua forza sulla difesa..
 

tifoso evorutto

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è esattamente quello che ho scritto: "il milan più dominante di sempre" e "in campo internazionale si domina ma si sprecano anche alcune occasioni" (e non solo le due finali di coppa campioni, per altro quella con l'Ajax persa contro una squadra più forte in tutto, parlo anche di due finali intercontinentali gettate via..)
Comunque Van Basten ha di fatto chiuso nel '92..direi che il Milan di Capello ha basato la sua forza sulla difesa..

Vero il Milan a cui mi riferisco è durato 1 anno e mezzo,
da quando lo rilevò Capello al ritiro di Van Basten,,
ma che Milan...
tante partite vinte in campionato con 7 gol e dominio in champion fino al Marsiglia.
 

Milanforever26

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Vero il Milan a cui mi riferisco è durato 1 anno e mezzo,
da quando lo rilevò Capello al ritiro di Van Basten,,
ma che Milan...
tante partite vinte in campionato con 7 gol e dominio in champion fino al Marsiglia.

Capello portò al massimo dello strapotere quel Milan plasmato da Sacchi..senza dubbio la squadra perfetta..con Van Basten che prima del ritiro stava toccando picchi impressionanti per l'epoca..Con lui al top avremmo vinto almeno altri 2-3 trofei internazionali quegli anni
 
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