Honda, ci risiamo: "Troppi allenatori esonerati e campioni finiti.."

Kaw

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Sta giocando col fuoco, se vuole andarsene basta che lo chieda alla società. Qui c'è il rischio che lo denuncino.
Però i giapponesi hanno una cultura totalmente diversa dalla nostra, dal loro punto di vista non è sbagliato parlare in questi termini.
 

JesusHeKnows

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l ultima frase dice che lui pensa che la situazione non migliorerà neanche per tutto il periodo che lui resterà al Milan...intende che non é roba di tempi brevi, lui, da buon giapponese, in realtà vuole rimanere se si riesce a creare una prospettiva di miglioramento. Per me merita applausi, alcune volte i cambiamenti partono dal basso nelle aziende...
 

Super_Lollo

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Ripeto il concetto che ho già espresso L altra volta ..

Per un Giapponese dire la verità è NORMALE , loro hanno un retaggio culturale completamente diverso ... Io AMO il loro paese e la loro cultura .

Il giapponese è una persona molto leale e ovviamente se gli fanno una domanda lui risponde dicendo la verità perché " non capisce il perché non dovrebbe farlo " .

10/100/1000 giapponesi e meno Capitoni leccapiedi
 

Il Re dell'Est

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Keisuke Honda torna a criticare aspramente l'operato della società rossonera. Stavolta è il quotidiano giapponese Kyoto News a riportare le sue pesantissime parole: "Quando sono arrivato sapevo che la squadra stava passando un momento difficile, ma le cose sarebbero persino peggiorate. E' stato Allegri a volermi fortemente. Avevamo buone intenzioni, volevo aiutare la squadra a migliorare ma gli allenatori sono stati sempre esonerati. Al club è mancata quella necessaria continuità nel progetto e quindi il periodo nero si è allungato a dismisura. In passato sono arrivati giocatori come Robinho, Kakà, Balotelli, Torres, tutti ottimi calciatori. Ma non basta acquistare un campione a fine carriera per pensare di risolvere tutto.
Il Milan sulla carta avrebbe tutto per tornare ad essere un grande club: è una società prestigiosa con una grande tradizione. Ma credo sia dura che questa storia vada avanti fin tanto che io sono qui
Ad ogni modo l'attuale esperienza mi sta aiutando anche dal punto di vista dell'Horn (club di terza divisione austriaca di cui Keisuke è proprietario, ndr). Oggi guardo al Milan anche dal punto di vista del dirigente e dell'allenatore. Non sono al Milan soltanto come un giocatore, ma ho analizzato e osservato il club da diverse angolazioni. E la cosa più importante che ho imparato nella gestione di un club è che non si può lasciarlo andare. Le cose cambiano tantissimo da una settimana all'altra. Puoi fare bene quella prima e toccare il fondo nella successiva. Quello che posso dire è che voglio senz'altro proseguire ad essere un proprietario. Penso di poter dare qualcosa di nuovo al mondo del calcio nel rapporto proprietario/allenatore e giocatori. Ma prima di tutto voglio raggiungere i miei obiettivi come proprietario e poi se arrivasse l'opportunità penserò ad allenare. E' un lavoro estremamente intrigante".

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Sembra uno scemo, ma è un professionista serio ed intelligente

Peccato sia lento come non so cosa e non sia Rui Costa
 
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Zero personalità sul campo, attributi giganteschi fuori. Per me è da ammirare quantomeno come persona. Anche se ora faranno uscire che lui non ha mai detto queste parole. :capa:
 
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