Oramai si è capito che Berlusconi di suo non investe più. Sono finiti i tempi in cui Fininvest ripianava i buchi di bilancio da 40-50 milioni l'anno.
Il problema è che la coperta è corta, se tiri da una parte dall'altra ti scopri: abbiamo preso Balotelli a gennaio, ma solo perché avevamo venduto Thiago e Ibra l'anno scorso. Se ora prendiamo un difensore importante ad esempio, devi dargli un contratto importante e ciò significa aumentare il monte ingaggi... ma visto che non si può aumentare il monte ingaggi devi per forza vendere. La situazione attuale del Milan è quella di un cane che si morde la coda: compri da una parte, ma vendi dall'altra. Fino a quando? Fino a quando ti qualificherai in Champions, perché se non ti qualifichi allora la cessione importante senza acquisto di pari valore è praticamente scontata. Siamo al limite, questo è il nostro limite a livello finanziario. Oltre non possiamo andare.... quindi occorre una gestione più oculata, non c'è nient'altro da fare... il fatturato dall'oggi al domani non aumenterà visto che non abbiamo la fortuna di disporre di mega sponsorizzazioni come altri club amici del mangiarane a capo della Uefa. Berlusconi poi non molla la presa, a costo di farci affondare insieme a lui. Quindi la razionalizzazione dei costi è l'unica via percorribile, è l'unico modo per cercare di essere competitivi. Migliorare l'efficienza delle risorse a disposizione, con persone capaci e competenti.