Guardiola al Milan: sogno o realtà?

Arsozzenal

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le notizie iniziano ad essere molto insistenti e molti giornalisti le riportano..inizio a credere che qualcosa di vero ci sia
 

Tifo'o

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Se deve arrivare, arriva ora al posto di Allegri.

Non arriva ad allenare una squadra che manco gioca la champions
 

Arsozzenal

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Se deve arrivare, arriva ora al posto di Allegri.

Non arriva ad allenare una squadra che manco gioca la champions

a meno che non ci sia un progetto per il futuro(ovviamente per fare ciò serve che il berlusca venda parte delle quote a qualcuno che ci mette dei soldi)
 

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Persino pedulla dice che c e una trattativa coi russi per la cessione quote milan:mog:
 

Blu71

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L'agente dell'ex allenatore del Barcellona ammette che la trattativa esiste e che "nel futuro tutto è possibile, anche se Pep vuole godersi l'anno sabbatico". Sul piatto sei milioni a stagione più una campagna importante di rafforzamento. Per la quale servono nuovi soci: in testa gli sceicchi proprietari del Psg.
di STEFANO SCACCHI

MILANO - Sono frequenti i contatti tra Pep Guardiola e il Milan. Lo ammette l'agente dell'ex allenatore del Barcellona, José Maira Orobitg: "Io con il Milan parlo spesso - dice al sito Tuttomercatoweb.com - non è vero che Pep ha rifiutato la panchina rossonera. Vuole soltanto godersi quest'anno lontano da una panchina. Questo è un anno sabbatico di relax. Nel futuro tutto è possibile. Ma ora non è il momento".

Non è ancora il momento delle decisioni, ma è già quello delle trattative. La proposta rossonera è un ingaggio di 6 milioni a stagione più una consistente campagna di rafforzamento per allestire una squadra all'altezza dell'allenatore che ha conquistato due Champions League con il Barcellona. Adriano Galliani aveva già in programma un viaggio a New York per parlare direttamente con Guardiola (forse era proprio ieri il giorno scelto), ma poi ha preferito rinviare per non alimentare eccessive interferenze con il lavoro di Massimiliano Allegri, chiamato a cambiare ritmo alla squadra in un momento molto delicato. Ma il progetto Guardiola ha bisogno di investimenti che in questo momento Silvio Berlusconi non è in grado di garantire da solo. Da qui scatta la necessità di nuovi soci, preferibilmente di minoranza. Al momento in testa ci sono gli arabi del Fondo sovrano del Qatar, gli stessi ricchissimi sceicchi proprietari del Paris Saint Germain che potrebbero entrare nella società di Via Turati portando una dote di 300 milioni di euro. Meno concrete le ipotesi di oligarchi russi o ucraini.

Non si parla nemmeno più invece dello sceicco Al Maktoum, la cui famiglia controlla la Fly Emirates, sponsor del Milan con 12 milioni a stagione, nome al centro della scena a giugno quando pareva imminente un incontro con Berlusconi ad Arcore. Questa fuga di notizie aveva molto irritato l'entourage dello sceicco per la semplice ragione che nessun incontro era stato programmato. Il rapporto tra la famiglia Al Maktoum e Berlusconi si limita alla sponsorizzazione del Milan per interessi legati all'attività imprenditoriale della Fly Emirates (per la stessa ragione potrebbe nascere una sponsorizzazione della compagnia aerea con lo Sporting Lisbona, legata a nuovi voli verso il Portogallo). Interessa il Milan in quanto marchio famoso nel mondo, ma non avere rapporti più stretti e intensi con Berlusconi sempre rifiutati nel corso degli ultimi anni anche al di fuori dell'ambito strettamente calcistico, nonostante i comuni incarichi governativi (Berlusconi premier italiano, Al Maktoum primo ministro degli Emirati Arabi).

Potrebbero diventare più stretti invece i rapporti con gli sceicchi del Qatar che possono trovare punti di contatto con la famiglia Berlusconi anche nel settore televisivo con un'alleanza tra Al Jazeera e Mediaset. E proprio questo parallelo intreccio nel settore tv può contribuire ad aggirare uno degli ostacoli negoziali più rilevati, cioè la difficoltà a convincere un imprenditore a entrare come socio di minoranza in un club calcistico. In questo modo i nababbi del Qatar potrebbero trovare conveniente l'investimento anche senza avere il 51 per cento. Mentre Gaurdiola si gode il suo anno sabbatico, il risiko calcistico-economico è in pieno svolgimento. E le parole dell'agente dell'allenatore catalano, inseguito anche da Chelsea e Manchester United, lo confermano.

Fonte:La Repubblica
 
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