" Monti il nano o Gargamella " fanno parte della vecchia politica e vanno trattati come tali ... rifiuti
No caro Lollo, questa volta non ci sto a giocare al tuo gioco. Se vogliamo fare un dibattito politico serio è evidente come le stesse regole che devono valere per me devono valere per te. Se a te da fastidio che qualcuno ti dica "voti grillo" si auspicherebbe che tu sia il primo a non dire agli altri "voti tizio, caio o sempronio", per altro utilizzando nomignoli denigratori che poco dovrebbero avere a che fare con un dibattito politico di un certo livello che qui dentro si è sempre cercato.
Vorrei, inoltre, ricordarti che il leader del mio partito ha pubblicamente spiegato le ragioni per cui non ha voluto mettere il suo nome sul simbolo del partito stesso, nonostante avesse la legittimazione popolare del risultato di ben due elezioni primarie (quelle vinte per diventare segretario di partito e quelle vinte per diventare capo della coalizione e candidato premier del centrosinistra (benché questa figura di fatto non sia prevista dall'ordinamento costituzionale).
Ok ora una domanda semplice semplice...
- Perchè Gargamella paladino dei comunisti ( ammesso che il comunismo esista ancora ) non ha detto mezza parola sulla riduzione degli stipendi e sul numero dei parlamentari ??
Lo so , non risolveremmo NULLA a tagliare gli stipendi di questi parassiti ma sarebbe un buon punto dipartenza ...
Sorvoliamo sul comunismo usato come termine denigratorio va che è meglio (studiare la storia del partito comunista italiano dovrebbe essere un esercizio di buona cultura politica).
Testuale dal programma del PD:
la politica deve recuperare autorevolezza, promuovere il rinnovamento, ridurre i
suoi costi e la sua invadenza in ambiti che non le competono. Ad esempio, attraverso una riforma profonda dei servizi
pubblici locali bisogna avere l’attenzione di incidere su di un sistema di potere assai consolidato che alimenta e incoraggia
i costi perversi della politica. Serve una politica sobria perché se gli italiani devono risparmiare, chi li governa deve
farlo di più. A ogni livello istituzionale non sono accettabili emolumenti superiori alla media europea. Ma anche questo
non basta. Va approvata una riforma dei partiti, che alla riduzione del finanziamento pubblico affianchi una legge di
attuazione dell’articolo 49 della Costituzione, che assicuri la democrazia dei e nei partiti, che devono riformarsi per
essere strumento dei cittadini e non luogo opaco di interessi particolari.
Inoltre:
Infine, visto che siamo anche in periodo di regionali:
"E' necessario prendere iniziative urgenti sui costi delle regioni". Lo ha detto Pier Luigi Bersani incontrando nella sede del Pd i presidenti e capigruppo regionali del
partito. "Ci sono disparita' evidenti ed eclatanti. Non e' piu' tollerabile che una regione spenda due e un'altra 8. Sono costi non piu' giustificabili in nome dell'autonomia", ha sottolineato Bersani.
"Continuare cosi' significa far perdere credibilita' all'autonomia stessa", ha detto il segretario del Pd lanciando "tre iniziative urgenti" sul tema: ridurre e riformare i costi delle istituzioni e dei gruppi, mettere online tutti i costi e far certificare i bilanci dei gruppi regionali.
"E' il momento -ha aggiunto- di aprire una riflessione sull'assetto istituzionale delle regioni a partire da una visione autonomistica dello Stato correggendo disfunzioni che nel corso degli anni si sono verificate".
Infine, Ambrosoli (candidato del patto civico per la lombardia):
-) "Voglio tagliare i costi della politica, partendo partire proprio da quanto percepiscono il presidente, gli assessori e i consiglieri. Parlo di numeri certi: il mio obiettivo è di dimezzare le cifre fissate di recente dalla conferenza Stato-Regioni per le indennità degli amministratori."
-)Il candidato presidente ha poi chiarito che a queste somme non andranno sommati altri rimborsi. “I candidati della mia lista civica si sono già impegnati, se eletti, a rinunciare ai rimborsi.
Basta informarsi.