Grexit: Referendum contro la Troika. Voi cosa votereste?

Cosa votereste?

  • Si

    Voti: 3 17.6%
  • No

    Voti: 14 82.4%

  • Votanti
    17
Stato
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E' di poche ore fa la notizia secondo cui il Parlamento greco ha accettato la proposta di un referendum per il 5 Luglio, indetta dal Primo Ministro, Alexis Tsipras, in cui il popolo greco dovrà decidere se votare sì ed accettare le restrizioni economiche imposte dai creditori esteri (FMI in primis) oppure esprimere un no e "di fatto" ribellarsi.

Quel che mi chiedo o che vorrei chiedere a voi è: se foste cittadini greci, cosa votereste?

Personalmente, io voterei no; la Grecia è di fatto fallita e non ha nulla da perdere ormai.
Penso allo stesso tempo però che le conseguenze di un no come risultato del referendum possano essere devastanti non tanto a livello economico, ma a livello politico: si creerebbe un precedente importante per tutti i Paesi UE.
 

Stanis La Rochelle

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Se si guarda a livello di paese e non di singoli, votando no la Grecia sul lungo periodo potrebbe riprendersi, avrebbe margini ampissimi per migliorare, ovviamente facendo una politica seria, sul breve comunque sarà molto dura.

Guardando a livello di interessi dei singoli cittadini ci sarà l'apocalisse. Chi non ha niente di niente sicuramente non avrà remore a votare no; però non posso fare a meno di pensare a gente che magari ha un mutuo sulla prima casa...

Cosa cavolo succede a questi? Hai il mutuo in euro e poi prendi la dracma... Ipoteticamente sarà un bagno di sangue su queste cose, a meno di interventi drastici del governo. Questa poi è solo una delle conseguenze che ci saranno.
 
E

Efferosso

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Voterei no.

Uno mi dà i soldi e io posso "scappare" senza ridarglieli, perché dovrei votare sì?

Se poi faccio fallire tipo mezza europa a ruota, fatti loro.
 
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Se si guarda a livello di paese e non di singoli, votando no la Grecia sul lungo periodo potrebbe riprendersi, avrebbe margini ampissimi per migliorare, ovviamente facendo una politica seria, sul breve comunque sarà molto dura.

Guardando a livello di interessi dei singoli cittadini ci sarà l'apocalisse. Chi non ha niente di niente sicuramente non avrà remore a votare no; però non posso fare a meno di pensare a gente che magari ha un mutuo sulla prima casa...

Cosa cavolo succede a questi? Hai il mutuo in euro e poi prendi la dracma... Ipoteticamente sarà un bagno di sangue su queste cose, a meno di interventi drastici del governo. Questa poi è solo una delle conseguenze che ci saranno.

Io credo che nel breve sarà un bagno di sangue sia che vinca il si, sia che vinca il no; con la vittoria del no potrebbero esserci due opzioni: 1) con la "forza" data dal no Tsipras avrebbe più spazio di manovra per contrattare e piegare la volontà dei creditori 2) salta tutto il banco (posto che secondo me salta comunque) e i greci verseranno sangue per un pò di tempo ma con la speranza di un futuro migliore.
 

Stanis La Rochelle

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Io credo che nel breve sarà un bagno di sangue sia che vinca il si, sia che vinca il no; con la vittoria del no potrebbero esserci due opzioni: 1) con la "forza" data dal no Tsipras avrebbe più spazio di manovra per contrattare e piegare la volontà dei creditori 2) salta tutto il banco (posto che secondo me salta comunque) e i greci verseranno sangue per un pò di tempo ma con la speranza di un futuro migliore.

Più che altro se fanno saltare il banco per me salta tutta l'europa, o meglio i paesi con qualche problema come il nostro. Un'uscita della Grecia vorrebbe dire che l'unione monetaria non è sicura per niente, come invece pareva agli inizi dell'euro e gli speculatori quindi partiranno a razzo a scomettere sul prossimo paese a rischio uscita.
 
E

Efferosso

Guest
Più che altro se fanno saltare il banco per me salta tutta l'europa, o meglio i paesi con qualche problema come il nostro. Un'uscita della Grecia vorrebbe dire che l'unione monetaria non è sicura per niente, come invece pareva agli inizi dell'euro e gli speculatori quindi partiranno a razzo a scomettere sul prossimo paese a rischio uscita.

Grossomodo sì.

Portogallo e Spagna probabilmente saltano.
L'Italia è a ruota. Prenderà molto più di quel che pensava dal rientro dei capitali esteri ma ha già un paio di mazzate mica da ridere da affrontare (si ringraziano i giudici per le magate su stipendi e pensioni, poi se non hanno neanche la terza elementare in matematica, al solito, non è un loro problema).
La Francia forse resiste ma è molto in forse. Olanda idem.

Ma è tutto a catena. Qua si rischia tutti molto grosso.
 
E

Efferosso

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Io credo che nel breve sarà un bagno di sangue sia che vinca il si, sia che vinca il no; con la vittoria del no potrebbero esserci due opzioni: 1) con la "forza" data dal no Tsipras avrebbe più spazio di manovra per contrattare e piegare la volontà dei creditori 2) salta tutto il banco (posto che secondo me salta comunque) e i greci verseranno sangue per un pò di tempo ma con la speranza di un futuro migliore.

Ma la "forza" cosa sarebbe? Se la Grecia non ha risorse (naturali e non) proprie, non ne esce da questo buco. Finisce come la turchia di un paio di decenni fa con la moneta che vale come carta igienica.
 

Isao

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Ragazzi dichiarare default è una cosa seria. Se decidono di ribellarsi il loro tenore di vita, già basso, diventerà ai livelli di un paese sud-americano.

"Potevano scegliere fra l'austerità e il default. Hanno scelto il default, avranno l'austerità."
 
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Efferosso

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Tra l'altro Tsipras si è dimostrato il solito populista allo sbaraglio della situazione.

 
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Più che altro se fanno saltare il banco per me salta tutta l'europa, o meglio i paesi con qualche problema come il nostro. Un'uscita della Grecia vorrebbe dire che l'unione monetaria non è sicura per niente, come invece pareva agli inizi dell'euro e gli speculatori quindi partiranno a razzo a scomettere sul prossimo paese a rischio uscita.

Grossomodo sì.

Portogallo e Spagna probabilmente saltano.
L'Italia è a ruota. Prenderà molto più di quel che pensava dal rientro dei capitali esteri ma ha già un paio di mazzate mica da ridere da affrontare (si ringraziano i giudici per le magate su stipendi e pensioni, poi se non hanno neanche la terza elementare in matematica, al solito, non è un loro problema).
La Francia forse resiste ma è molto in forse. Olanda idem.

Ma è tutto a catena. Qua si rischia tutti molto grosso.

Più che reazione a catena economica (ricordiamo che la Grecia ha un debito estero di "poco conto", circa 300 mld di euro), direi reazione a catena politica; se la Grecia si permette di dire NO, allora anche gli altri Paesi potranno alzare la testa; questo è pericoloso precedente a cui mi riferivo nel primo post, e non è una cosa da poco.

Ma la "forza" cosa sarebbe? Se la Grecia non ha risorse (naturali e non) proprie, non ne esce da questo buco. Finisce come la turchia di un paio di decenni fa con la moneta che vale come carta igienica.

Per forza, intendo forza politica; come fa l'FMI a trattare con debitori che non vogliono pagare alle condizioni poste?
 
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