Respirone.
Respirone grande e cerchiamo per l'ultima volta di andare oltre l'isterismo collettivo della "colonizzazione tedesca, nazista, marziana, nettuniana", che fa tanto scalpore ma alla fine ha un significato pratico pari a 0.
L'IVA, per sua natura, è un'imposta che
ricade sul consumatore finale.
L'IVA, per gli albergatori di Santorini, Mykonos e affini è
neutra.
Se la gente continua ad arrivare (e arriva, perché spendere 110 o 115 euro a notte non cambia niente per un turista estero, niente) quel gettito fiscale per i greci è "trovato per la strada".
E' un modo indiretto per far pagare al magnate russo che si sorseggia il suo champagne nella jacuzzi a santorini, il debito greco. E la gggente non l'ha nemmeno capito.
(Se poi mi venite a dire che il turismo scenderà perché si pagano 10 euro in più a notte, o 20 euro in più a notte, in località dove un drink te lo fanno pagare 12, beh, alzo le mani).
La cosa tragicomica (sfortunatamente, una delle tante) di questa vicenda è che c'è pure l'alzata di scudi, contro "L'armata nazista che sta conquistando la grecia" quando una norma del genere sui greci ha un impatto praticamente nullo (certo che, se aumentano l'iva in toto nelle isole, i greci che vivono nelle isole pagheranno sui loro consumi qualcosa in più, ma anche grazie al piffero, il rapporto è tipo 100 a 1 fra quello che gli viene dato dai turisti e quel che spendono loro). Ormai anche se la Merkel domani cominciasse a planare su atene lanciando sacchi di denaro, ci sarebbe qualcuno pronto a dire "Ahhhhh! I Bombardamenti dei Krukkiiiiiih!!"