Gli pseudo-fenomeni da Serie A e l'operazione pompaggio

Lo Gnu

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Penso che il problema stia sia nell'emittente del discorso, sia nel ricevente.
Mi spiego.
Saponara in venti partite nel 2015 a Empoli ha segnato 10 gol e regalato assist e grandi giocate. Non c'è niente di sbagliato nel dire che sta facendo la differenza e che è un potenziale crack, perché ci si basa sull'osservazione della realtà. Il giudizio è legato a Saponara nel contesto Serie A. Chi è che leggendo queste definizioni mette Saponara accanto a De Bruyne? Chi scrive o chi legge? Il critico o il tifoso?
Una squadra che mira a vincere in Italia deve provare a tesserarlo, una squadra che mira a vincere in Europa può cercare di meglio. Eppure la Juve con i soldi e con il fascino di una finale di Champions raggiunta non è riuscita ad attrarre niente di più che un centrocampista perennemente rotto a parametro zero, il centravanti dell'Atletico Madrid e Alex Sandro, oltre a Dybala. Quindi questo di meglio, anche con le disponibilità finanziarie, non è facile raggiungerlo.
Se il calcio italiano è in declino, e lo è davvero, impariamo a rapportare il peso delle parole alla nostra situazione attuale.
Il pompaggio funziona solo se le teste sono pronte a farsi pompare.
Anche qui sul forum ci spacciamo tutti per esperti di calcio, e poi il 90% degli utenti si stupisce della partita di ieri di Kucka o per le qualità di Romagnoli. Non li avevano mai visti giocare in Genoa e Samp? Seguono queste squadre solo quando affrontano il Milan? Allora significa che i media hanno molto peso anche su chi dovrebbe avere più conoscenze di altri.

In USA sono tutti entusiasti di Giovinco e gli aggettivi lodevoli per lui si sprecano. Penso che anche loro sappiano che al mondo esistono anche C. Ronaldo, Messi, Rooney e chi più ne ha più ne metta, ma nel loro calcio è Giovinco a fare la differenza ed è Giovinco che le avversarie invidiano.
Quindi o accettiamo davvero di essere un campionato non a livello di Inghilterra/Spagna/Germania, e impariamo a prendere le cose per quello che davvero sono, o continuiamo a far finta di accettarlo ma in cuor nostro lo rifiutiamo e finiamo per essere incoerenti.

Quoto tutto :) , anche gli spazi e le interlinee
 

Lo Gnu

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Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio perchè di grandi giocatori dal nostro campionato ogni tanto ne escono ancora (Sanchez, Pastore, Verratti chissà perché tutti andati all'estero, sarà un caso?).
Voi che ne pensate?
Se Sanchez se ne fosse andato da Udine dopo il primo anno, tutti lo avrebbero etichettato come pseudo fenomeno, così come veniva etichettato come tale anche F.Anderson dopo il primo anno.
 

mèuris

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Ho trovato spunto per aprire questa discussione leggendo il thread su Saponara e le sue prestazioni ad Empoli. Parto proprio da qui perché ho la netta impressione che il prossimo pseudo-fenomeno a cui verrà fatta la consueta operazione pompaggio da parte della nostra carta straccia sportiva sarà lui. Ma dove voglio arrivare?
Partiamo dalla Serie A, un campionato da anni in declino, con squadre spesso costruite male, dove risparmio, bilancio e fatturato arrivano sempre prima di risultati, logica e lungimiranza. Un campionato dal livello tecnico sempre più basso e scadente, sempre meno allenante, sempre meno attendibile. Eccoci qui, questa è la parolina magica: attendibilità. Ormai sono pienamente convinto che il nostro campionato non possa offrire più giudizi attendibili su giocatori e che basti avere un minimo di dote per spiccare. Ed è qui che parte l'operazione pompaggio, i vari peana dei nostri scadentissimi media sportivi, pronti a gridare al "potenziale crack", "nuovo santone del calcio italiano", "grande talento" e altre amenità. Qualche esempio? Da Amauri a Dybala, da Sarri a Giovinco, da Isla a Immobile, fino ad arrivare proprio a Saponara, colui che probabilmente sarà il prossimo ad essere coinvolto. Tutti sopravvalutati all' inverosimile, tutti venduti a peso d'oro o quasi al pollastro di turno.
Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio perchè di grandi giocatori dal nostro campionato ogni tanto ne escono ancora (Sanchez, Pastore, Verratti chissà perché tutti andati all'estero, sarà un caso?).
Voi che ne pensate?

Sono d'accordo in parte. Sicuramente si tende a esaltare troppo un giocatore appena fa qualcosa di buono (vedi Zaza lo scorso anno dopo l'esordio in nazionale), questo sì. Ma non metterei Saponara al livello di Bertolacci e di Soriano, per dire. Loro li ritengo giocatori che non possono andare oltre le dimensioni di Genoa e Samp, mentre Riccardo ha tutt'altre potenzialità, a mio avviso. Quanto possa diventare forte non lo so, ma penso che veramente sia un giocatore da palcoscenici più elevati. Al Milan ha sbagliato anche lui, questo sicuro,ma glia andava concessa un'altra chance. Molto dipende anche dalle sensazioni personali, ovviamente,quando valutiamo dei giocatori. Di fronte a giocatori con carriere simili, ognuno di noi vede più potenzialità e margini in uno,rispetto ad un altro. Però, ecco, penso che non sia affatto gonfiato, il ragazzo. Anzi, sinceramente mi stupisco del fatto che non venga convocato in nazionale.
Anche Dybala,onestamente,mi sembra tutt'altro che sopravvalutato. Ha grandissimi numeri,a mio parere. È un attaccante con grande senso del gioco, che salta l'uomo, ha un bel piede, fornisce assist,tira le punizioni,ecc. Lui non è andato all'estero perché non ci
è voluto ancora andare,ad esempio..

Tu dici che l'attendibilità del campionato italiano è minore, perché il livello rispetto agli altri è più basso. Magari posso essere d'accordo che certi giocatori possano fare in Italia un po' più la differenza,rispetto ad altri lidi (l'esempio che mi viene in mente è quello di Jovetic,per dire) e che un giocatore che esce dalla serie A necessiti di una qualche controprova in più. Però, è anche vero che un Bertolacci e Soriano restano giocatori ottimi, da media classifica, in Italia, come lo sarebbero in Spagna,Germania,ecc.,a mio parere. Così come Higuain e Tevez, per dire, non è che in Italia abbiano segnato tanto più che altrove. Più o meno siamo lì...l'anno scorso, qualche milanista pensava che Torres, nel nostro campionato, potesse fare 30 gol. Ma quando mai? Giocare contro il Chievo non è tanto più facile che giocare contro il Western Bromwich,o l'Elche. Tutto questo per dire,semplicemente, che i giocatori che in Italia sono buoni per certe squadre,ma non per altre più blasonate, lo sarebbero,probabilmente,lo stesso in Spagna o Germania.
Comunque, ripeto, sono d'accordo che spesso i giocatori vengano pompati oltremodo...basta vedere le campagne per la convocazione di Berardi ai mondiali, dopo il poker al Milan.

In sostanza, d'accordo sul pompaggio eccessivo, ma ci sono casi e casi,a mio parere. E,sarò l'unico, ma non vedo,come livello medio, il nostro campionato tanto inferiore agli altri. Quindi, anche sul fatto che l'attendibilità sia poi così minore ho qualche dubbio. Lo è,forse,ma non così tanto.
Penso,sempre riguardo al pompaggio, che,nella maggior parte dei casi, sia una questione di non rendersi bene conto dei margini di crescita che può avere un giocatore. Così come spesso c'è una noiosa retorica sul perché non facciamo giocare i nostri giocatori, sull' "eh, ma se si chiamava .....inho/ovic, tutti a volerlo!".Questo sì che, secondo me, è sbagliato, perché non ci si rende conto che,tranne poche eccezioni, i nostri giocatori sono peggio dei coetanei esteri. Nutro molte speranze in questo ciclo dell'Under, che penso abbia qualche potenziale gran giocatore, e in pochissimi altri (tra cui,per l'appunto,Saponara).
 

mistergao

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La discussione è interessante e secondo me si può espandere ponendo una domanda: ma gli 800 milioni spesi (in totale) dalle venti squadre di serie A hanno aumentato lo spettacolo? Io parto da un presupposto: il tasso tecnico medio del campionato italiano è in costante calo da 10-15 anni a questa parte. Uno dei motivi di questo calo è stato, nel recente passato, il fatto che le squadre investivano sempre di meno (difatti se si guardano le cifre totali per acquisti ed ingaggi, dal 2007 al 2014 il calo è stato costante), mentre quest'anno c'è stato un aumento importante.
Dunque, spesi gli 800 milioni si dovrebbe vedere qualcosa di più che al momento (OK, siamo solo alla terza giornata) ancora non si vede.
Dunque, mi domando, ma questi 800 milioni sono stati spesi in maniera sensata o in maniera casuale? Non è che alcuni giocatori sono stati strapagati (leggasi: Bertolacci, ma non solo)? non è che alcuni giocatori sono arrivati casualmente e che le società italiane hanno speso di più e peggio?
 

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Ho trovato spunto per aprire questa discussione leggendo il thread su Saponara e le sue prestazioni ad Empoli. Parto proprio da qui perché ho la netta impressione che il prossimo pseudo-fenomeno a cui verrà fatta la consueta operazione pompaggio da parte della nostra carta straccia sportiva sarà lui. Ma dove voglio arrivare?
Partiamo dalla Serie A, un campionato da anni in declino, con squadre spesso costruite male, dove risparmio, bilancio e fatturato arrivano sempre prima di risultati, logica e lungimiranza. Un campionato dal livello tecnico sempre più basso e scadente, sempre meno allenante, sempre meno attendibile. Eccoci qui, questa è la parolina magica: attendibilità. Ormai sono pienamente convinto che il nostro campionato non possa offrire più giudizi attendibili su giocatori e che basti avere un minimo di dote per spiccare. Ed è qui che parte l'operazione pompaggio, i vari peana dei nostri scadentissimi media sportivi, pronti a gridare al "potenziale crack", "nuovo santone del calcio italiano", "grande talento" e altre amenità. Qualche esempio? Da Amauri a Dybala, da Sarri a Giovinco, da Isla a Immobile, fino ad arrivare proprio a Saponara, colui che probabilmente sarà il prossimo ad essere coinvolto. Tutti sopravvalutati all' inverosimile, tutti venduti a peso d'oro o quasi al pollastro di turno.
Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio perchè di grandi giocatori dal nostro campionato ogni tanto ne escono ancora (Sanchez, Pastore, Verratti chissà perché tutti andati all'estero, sarà un caso?).
Voi che ne pensate?

Hai ragione su tutta la linea. E finchè i top club di Serie A si "rafforzeranno" da Genoa, Atalanta, Udinese, Torino, Samp e co, non cambierà mai nulla.
 

mèuris

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La discussione è interessante e secondo me si può espandere ponendo una domanda: ma gli 800 milioni spesi (in totale) dalle venti squadre di serie A hanno aumentato lo spettacolo? Io parto da un presupposto: il tasso tecnico medio del campionato italiano è in costante calo da 10-15 anni a questa parte. Uno dei motivi di questo calo è stato, nel recente passato, il fatto che le squadre investivano sempre di meno (difatti se si guardano le cifre totali per acquisti ed ingaggi, dal 2007 al 2014 il calo è stato costante), mentre quest'anno c'è stato un aumento importante.
Dunque, spesi gli 800 milioni si dovrebbe vedere qualcosa di più che al momento (OK, siamo solo alla terza giornata) ancora non si vede.
Dunque, mi domando, ma questi 800 milioni sono stati spesi in maniera sensata o in maniera casuale? Non è che alcuni giocatori sono stati strapagati (leggasi: Bertolacci, ma non solo)? non è che alcuni giocatori sono arrivati casualmente e che le società italiane hanno speso di più e peggio?

Io,onestamente, qualche piccolo passo in avanti lo vedo. Già il derby,a mio parere,è stato tutt'altra cosa rispetto agli ultimi 4/5, veramente penosi da un punto di vista tecnico e dell'intensità. Domenica sera si è vista,invece,qualche buona giocata, oltre ad un buon ritmo, specie nel primo tempo.
Sicuramente i soldi non sono stati spesi,da tutti, nel giusto modo. Basta vedere Bertolacci, come dici tu. Pero sono arrivati giocatori come Dzeko, Blaszczykowsi, Jovetic, Perisic,o gli stessi Bacca e Luiz. Io un qualche miglioramento lo vedo,ecco. Certo, come numero di squadre di un certo livello siamo sotto a Inghilterra e Spagna, ma come livello tecnico medio, tutta questa differenza non la vedo( intendo dire che un Udinese-Atalanta non è inferiore ad un Granada-Deportivo). Ciò che manca, rispetto agli altri campionati, è più che altro l'intensità, per come la vedo io. Va anche detto che è anche una caratteristica ne ha sempre contraddistinto il nostro calcio,solo che magari adesso, dato che,tecnicamente, non siamo ai livelli di qualche tempo fa, risalta di più. Ripeto, non siamo più il miglior campionato del mondo, ma non vedo il nostro un campionato dove puoi permetterti di fare ciò che vuoi, con le medio-piccole, per dire.
 

mistergao

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Io,onestamente, qualche piccolo passo in avanti lo vedo. Già il derby,a mio parere,è stato tutt'altra cosa rispetto agli ultimi 4/5, veramente penosi da un punto di vista tecnico e dell'intensità. Domenica sera si è vista,invece,qualche buona giocata, oltre ad un buon ritmo, specie nel primo tempo.
Sicuramente i soldi non sono stati spesi,da tutti, nel giusto modo. Basta vedere Bertolacci, come dici tu. Pero sono arrivati giocatori come Dzeko, Blaszczykowsi, Jovetic, Perisic,o gli stessi Bacca e Luiz. Io un qualche miglioramento lo vedo,ecco. Certo, come numero di squadre di un certo livello siamo sotto a Inghilterra e Spagna, ma come livello tecnico medio, tutta questa differenza non la vedo( intendo dire che un Udinese-Atalanta non è inferiore ad un Granada-Deportivo). Ciò che manca, rispetto agli altri campionati, è più che altro l'intensità, per come la vedo io. Va anche detto che è anche una caratteristica ne ha sempre contraddistinto il nostro calcio,solo che magari adesso, dato che,tecnicamente, non siamo ai livelli di qualche tempo fa, risalta di più. Ripeto, non siamo più il miglior campionato del mondo, ma non vedo il nostro un campionato dove puoi permetterti di fare ciò che vuoi, con le medio-piccole, per dire.

Sull'intensità hai ragione: le nostre squadre, rispetto alle inglesi o alle spagnole, giocano a due all'ora.
Secondo me una soluzione al problema esiste ed è la riduzione delle squadre da 20 a 18 (o magari anche a 16): non ha senso, in questo momento, un campionato con così tante squadre.
 

mèuris

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Sull'intensità hai ragione: le nostre squadre, rispetto alle inglesi o alle spagnole, giocano a due all'ora.
Secondo me una soluzione al problema esiste ed è la riduzione delle squadre da 20 a 18 (o magari anche a 16): non ha senso, in questo momento, un campionato con così tante squadre.

Rispetto alle inglesi non c'è paragone, assolutamente. Infatti, per uno spettatore disinteressato, credo che le partite della premier siano le migliori da vedere,sotto il punto di vista del l'intensità. Il campionato spagnolo è un qualcosa di abbastanza vario, ma le più forti giocano ad alti ritmi, seppur in maniere differenti (un tempo,invece, avevano ritmi come i nostri,o forse inferiori). Mi stupì molto ciò che disse Evra,in un'intervista,qualche mese fa, ovvero che in Italia si corre molto di più agli allenamenti ,specie in preparazione (e non è il primo che lo dice). Poi,vai a vedere le nostre partite rispetto alle altre, e andiamo al piccolo trotto. C'è anche un rovescio della medaglia,a mio parere, nel senso che, in Premier, anche le più grandi, prese dallo slancio ,talvolta concedono un po'troppo.
Questo per dire anche che,aldilà del livello tecnico, ci sono giocatori che si adattano meglio a certi campionati,ma che in altri stentano,proprio per la tipologia di gioco,intensità, ritmo.
Riguardo al numero delle squadre, davvero non saprei dirti se la soluzione a 16 o a 18 aiuterebbe.
 

mistergao

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Rispetto alle inglesi non c'è paragone, assolutamente. Infatti, per uno spettatore disinteressato, credo che le partite della premier siano le migliori da vedere,sotto il punto di vista del l'intensità. Il campionato spagnolo è un qualcosa di abbastanza vario, ma le più forti giocano ad alti ritmi, seppur in maniere differenti (un tempo,invece, avevano ritmi come i nostri,o forse inferiori). Mi stupì molto ciò che disse Evra,in un'intervista,qualche mese fa, ovvero che in Italia si corre molto di più agli allenamenti ,specie in preparazione (e non è il primo che lo dice). Poi,vai a vedere le nostre partite rispetto alle altre, e andiamo al piccolo trotto. C'è anche un rovescio della medaglia,a mio parere, nel senso che, in Premier, anche le più grandi, prese dallo slancio ,talvolta concedono un po'troppo.
Questo per dire anche che,aldilà del livello tecnico, ci sono giocatori che si adattano meglio a certi campionati,ma che in altri stentano,proprio per la tipologia di gioco,intensità, ritmo.
Riguardo al numero delle squadre, davvero non saprei dirti se la soluzione a 16 o a 18 aiuterebbe.

Secondo me sì e ti spiego perchè. Io seguo il calcio da quando c'erano 16 squadre, ho visto le 18 e da dieci anni a questa parte le 20. Ogni volta che allarghi il campionato, automaticamente aumentano squadre e giocatori e, a meno che le nuove arrivate non abbiano soldi da spendere (e tanti) sono le due peggiori della serie A. Più in generale, se con 18 squadre hai (circa) 550 giocatori, con le 20 ne hai 600, e quindi i 50 che hai in più sono tranquillamente più scarsi. Inoltre c'è il discorso che la torta è quella, se a spartirsela sono in 20 mangiano tutti un po' meno rispetto ai 18. Fosse per me passerei alle 16 nel giro di una decina d'anni, avremmo un campionato di livello più alto e quindi molto più interessante. Forse tu sei un po' giovane e non lo sai, ma si era passati dalle 16 alle 18 alla fine degli anni '80 perchè il movimento-calcio era in rapida ascesa e l'azienda calcio fatturava tantissimo (stavano per arrivare i mondiali di Italia '90), adesso l'azienda calcio fattura meno (come molte in Italia), quindi un minore numero di squadre farebbe solo bene.
 
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