Giampaolo:"Voglio un calcio affascinante e vincente. Non vedo l'ora"

gabri65

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Marco Giampaolo a MTV. Ecco le dichiarazioni riportate direttamente dal club rossonero:"Ho lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan è il Club più titolato in
Europa e uno dei più importanti. Per me è una grandissima opportunità, sono felice e motivato. Il percorso è stato lungo, sarà ancora lungo perché non c’è mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose; però, per il momento, sono contento di iniziare in questo grande Club e sono molto motivato. Devo dire che sono già riposato, non vedo l’ora di ricominciare! Boban e Maldini? Sono stato colpito dalla loro serietà, dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto è che ci conosceremo lavorando insieme perché adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di
lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, però, racconta molto, così come la loro passione che è stata contagiosa. Il Milan? All’inizio ci perdevo spesso contro il Milan, ultimamente abbiamo ottenuto qualche vittoria, probabilmente perché allenavo squadre più competitive. Giocare a San Siro è sempre un’emozione particolare; da avversario per me ha significato questo e non a caso è la Scala del calcio, lo considero lo stadio più affascinante d’Italia se rimaniamo nell’ambito nazionale. Giocare a San Siro è sempre una grande emozione. Che campionato sarà? Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo. Quest’anno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarà un campionato ancor più competitivo rispetto allo scorso. C’è stata un’inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno l’ambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze,
alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo. Come sarà il Milan di Giampaolo? La storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, l’estetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perché il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere l’obiettivo. La mission, la visione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un Club dove c’è conoscenza di cosa significhi giocare a calcio, perché è stato abituato in questo modo. Milanello? Sono ansioso anche di entrare dentro Milanello, ho sempre sentito parlare benissimo delle strutture, dell’organizzazione, della possibilità di lavorare bene e quindi probabilmente anticiperò di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con l’ambiente rossonero il prima possibile”.

Basterebbe non vedere catenaccio in casa con una retrocessa e robe tipo Paquetà a fare il mediano incontrista.
Una cosa alla volta. In bocca al lupo.
 

Milo

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Il mercato sarà vitale, ma perlomeno abbiamo un vero allenatore che allena da diversi anni.

Mi piacerebbe vederlo davvero con praet e andersen, “roba sua”, per metterlo davvero nelle condizioni ideali.

P.s. Ma era la sua conferenza ufficiale? Non ho capito
 
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Io ricordo che quando voleva prenderlo Galliani c'era moltissimo scetticismo... Le recenti lodi sperticate a Giampaolo mi sembrano molto strane, visto il suo curriculum: se in 13 anni di carriera non ha mai avuto una grande opportunità, probabilmente dei motivi ci saranno.
Preciso: le mie sono solo perplessità, non sto criticando il nuovo mister. Come tutti i nostri allenatori avrà sempre tutto il mio supporto fino a quando sarà sulla nostra panchina.

Bhe deve aumentare di ben 4 posizioni il suo record (9° posto)
ecco perché scrivo di farsi dare i giocatori adatti alle sue idee e modulo.
perché se no la rosa Milan non alzerà troppo il divario con le altre pretendenti.

ci vuole una amalgama che esalti ambo i 2 lati (giocatori- allenatore)
perché nessuno fa delle magie se la rosa e costruita male o con giocatori mediocri*.

* considero pure le riserve

e ripeto Buona Fortuna Mister
ne avrai bisogno.. sopratutto se la terna ci sarà ancora contro !
 

Ragnet_7

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Io ricordo che quando voleva prenderlo Galliani c'era moltissimo scetticismo... Le recenti lodi sperticate a Giampaolo mi sembrano molto strane, visto il suo curriculum: se in 13 anni di carriera non ha mai avuto una grande opportunità, probabilmente dei motivi ci saranno.
Preciso: le mie sono solo perplessità, non sto criticando il nuovo mister. Come tutti i nostri allenatori avrà sempre tutto il mio supporto fino a quando sarà sulla nostra panchina.

Ricordo benissimo quel periodo in cui veniva aspramente criticata la scelta di portarlo ad allenare il Milan. Se pensi però che la maggior parte degli allenatori che arrivano ad allenare le grandi squadre ci arrivano più per politica che qualsiasi altro tipo di valutazione.

Filippo Inzaghi, Gattuso, Brocchi, non hanno nulla in più di un allenatore come Giampaolo, soprattutto dal punto di vista tattico, eppure hanno avuto prima di lui l'opportunità di allenare il Milan.

Il Real Madrid ha portato Zidane in prima squadra e praticamente non aveva mai allenato. Poi si è rivelata una scelta vincente, ma cos aveva fatto da allenatore per stare su quella panchina? Di esempi potrei fartene tantissimi.

Poi ci sono allenatori di provincia, che hanno studiato il calcio vero, che da calciatori non erano nemmeno questo granchè che vengono snobbati perchè con poca forza politica. Classico esempio Gasperini che sa proporre calcio, e lo sta dimostrando. L'unica vera opportunità gli è stata data in un Inter disastrata, dove non lo si lasciava nemmeno lavorare. Sarri, se De Laurentis con la sua pedocchiagine non avesse scommesso su quell'anonimo allenatore dell'Empoli nessuno mai lo avrebbe immaginato a questi livelli. Il cv di Sarri era forse anche peggiore di quello di Giampaolo.

Ora dico, aver studiato veramente, ed essersi imposti con le proprie idee di calcio in Serie A non porta automaticamente al successo in una squadra come il Milan, perchè nel calcio ci sono tantissimi fattori, eppure in questo Milan serve qualcuno capace di un reset tattico/tecnico, capace di imporre una idea da portare avanti negli anni. Marco Giampaolo è la scelta giusta.

Potrà fare male chiaramente, ma ad oggi mi sento di dire che hanno scelto bene.
 
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Marco Giampaolo a MTV. Ecco le dichiarazioni riportate direttamente dal club rossonero:"Ho lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan è il Club più titolato in
Europa e uno dei più importanti. Per me è una grandissima opportunità, sono felice e motivato. Il percorso è stato lungo, sarà ancora lungo perché non c’è mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose; però, per il momento, sono contento di iniziare in questo grande Club e sono molto motivato. Devo dire che sono già riposato, non vedo l’ora di ricominciare! Boban e Maldini? Sono stato colpito dalla loro serietà, dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto è che ci conosceremo lavorando insieme perché adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di
lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, però, racconta molto, così come la loro passione che è stata contagiosa. Il Milan? All’inizio ci perdevo spesso contro il Milan, ultimamente abbiamo ottenuto qualche vittoria, probabilmente perché allenavo squadre più competitive. Giocare a San Siro è sempre un’emozione particolare; da avversario per me ha significato questo e non a caso è la Scala del calcio, lo considero lo stadio più affascinante d’Italia se rimaniamo nell’ambito nazionale. Giocare a San Siro è sempre una grande emozione. Che campionato sarà? Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo. Quest’anno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarà un campionato ancor più competitivo rispetto allo scorso. C’è stata un’inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno l’ambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze,
alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo. Come sarà il Milan di Giampaolo? La storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, l’estetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perché il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere l’obiettivo. La mission, la visione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un Club dove c’è conoscenza di cosa significhi giocare a calcio, perché è stato abituato in questo modo. Milanello? Sono ansioso anche di entrare dentro Milanello, ho sempre sentito parlare benissimo delle strutture, dell’organizzazione, della possibilità di lavorare bene e quindi probabilmente anticiperò di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con l’ambiente rossonero il prima possibile”.

Parole che mi piacciono molto.
Finalmente quantomeno adesso abbiamo un allenatore vero. Speriamo di vedere un gioco adesso.
 

Cenzo

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Non so se vi siete resi conto che per la prima volta dopo tanti anni abbiamo un allenatore di calcio vero. Non una macchietta che si trova li per meriti ottenuti da calciatore, ma un allenatore che si è fatto e finito sul campo come allenatore. Un allenatore che ha sempre dato il massimo per migliorarsi tatticamente, fino a diventare uno dei teorici più preparati del panorama italiano.

Non ha avuto le stesse opportunità di suoi colleghi, e adesso finalmente dopo tanto lavoro si è meritato la chiamata del Milan.

In bocca al lupo Mister, spero che metterai in campo tutte le belle idee che ti girano per la testa.

Mi pare che si dicevano le stesse cose su Montella, è sul suo bel gioco che faceva a Firenze e alla Samp. Finalmente un allenatore vero e preparato dopo i vari Inzaghi, Seedorf e Brocchi si diceva.
Poi a Milano è tutta una storia...
Vedremo.
 

Ragnet_7

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Mi pare che si dicevano le stesse cose su Montella, è sul suo bel gioco che faceva a Firenze e alla Samp. Finalmente un allenatore vero e preparato dopo i vari Inzaghi, Seedorf e Brocchi si diceva.
Poi a Milano è tutta una storia...
Vedremo.

Personalmente ho sempre ritenuto Montella un allenatore mediocre. Ricordo quello che dici, molti lo facevano passare come il messia. Con Giampaolo mi sento di espormi in prima persona, perchè almeno so che è un allenatore preparato.

Se farà male pazienza, dipenderà molto anche dal materiale che gli metteranno a disposizione.

Aihmè per come è strutturata la squadra adesso il modo per fare il maggior numero di punti è catenaccio come Gattuso, per dare al Mister la possibilità di proporre le sue idee, la struttura della squadra, soprattutto gli esterni e il centrocampo, va completamente ristrutturata.
 
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Io ricordo che quando voleva prenderlo Galliani c'era moltissimo scetticismo... Le recenti lodi sperticate a Giampaolo mi sembrano molto strane, visto il suo curriculum: se in 13 anni di carriera non ha mai avuto una grande opportunità, probabilmente dei motivi ci saranno.
Preciso: le mie sono solo perplessità, non sto criticando il nuovo mister. Come tutti i nostri allenatori avrà sempre tutto il mio supporto fino a quando sarà sulla nostra panchina.

Sarri ci ha messo 25 anni per arrivare dalla II categoria in serie A, e adesso allena una squadra che ha ambizioni e velleità di vittorie europee. E ci è arrivato con enormi meriti.
Il discorso che fai lascia il tempo che trova.
 

Black

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Marco Giampaolo a MTV. Ecco le dichiarazioni riportate direttamente dal club rossonero:"Ho lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan è il Club più titolato in
Europa e uno dei più importanti. Per me è una grandissima opportunità, sono felice e motivato. Il percorso è stato lungo, sarà ancora lungo perché non c’è mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose; però, per il momento, sono contento di iniziare in questo grande Club e sono molto motivato. Devo dire che sono già riposato, non vedo l’ora di ricominciare! Boban e Maldini? Sono stato colpito dalla loro serietà, dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto è che ci conosceremo lavorando insieme perché adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di
lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, però, racconta molto, così come la loro passione che è stata contagiosa. Il Milan? All’inizio ci perdevo spesso contro il Milan, ultimamente abbiamo ottenuto qualche vittoria, probabilmente perché allenavo squadre più competitive. Giocare a San Siro è sempre un’emozione particolare; da avversario per me ha significato questo e non a caso è la Scala del calcio, lo considero lo stadio più affascinante d’Italia se rimaniamo nell’ambito nazionale. Giocare a San Siro è sempre una grande emozione. Che campionato sarà? Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo. Quest’anno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarà un campionato ancor più competitivo rispetto allo scorso. C’è stata un’inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno l’ambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze,
alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo. Come sarà il Milan di Giampaolo? La storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, l’estetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perché il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere l’obiettivo. La mission, la visione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un Club dove c’è conoscenza di cosa significhi giocare a calcio, perché è stato abituato in questo modo. Milanello? Sono ansioso anche di entrare dentro Milanello, ho sempre sentito parlare benissimo delle strutture, dell’organizzazione, della possibilità di lavorare bene e quindi probabilmente anticiperò di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con l’ambiente rossonero il prima possibile”.

benvenuto mister! speriamo di vedere questo bel gioco (oltre ai risultati) perchè negli ultimi anni è stato veramente triste
 
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