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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 25 maggio 2017, riporta le parole di Gennaio Gattuso, neo tecnico della primavera del Milan (e non solo). Ecco i passaggi sul Milan:"Festeggiamenti in casa Milan per il sesto posto? Be’ dopo tre anni l’Europa è un risultato importante: il Milan torna a casa. Non era scontato che avvenisse. È stato compiuto un buon lavoro, ha vinto anche la Supercoppa Italiana. La gestione di Berlusconi ha dimostrato che oltre ai soldi contano la storia, il senso di appartenenza, i valori da tramandare. Maldini sarebbe stato la persona giusta? Mi dispiace che non ci sia per il rispetto che ho per lui. Paolo è il Milan, ma non conoscendo le dinamiche non giudico. Colmare il gap con la Juve? È l’esempio da seguire, non sembra nemmeno una squadra italiana, ora ha un respiro internazionale. Fa un mercato intelligente e ha lo stadio di proprietà: spero che vinca a Cardiff perché sarebbe fondamentale per il nostro sistema calcio. A chi mi ispiro come allenatore? Ancelotti, Lippi e Conte sono i miei punti di riferimento ma in questo lavoro non si può scopiazzare. Non c’è un modello vincente. Con il tempo sono diventato più riflessivo, dopo tre anni tra Creta e Pisa vissuti borderline: volevo fare un mio percorso senza che nessuno mi regalasse niente. A casa sui libri si impara poco, si cresce prendendo legnate in panchina sui denti".