Gattuso, ai microfoni di Premium, commenta la vittoria per 2-1 contro il Bologna. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Sofferenza? Ma che sofferenza? Se non la chiudi poi tutte le squadre possono metterti in difficoltà. Venivamo da giorni brutti, ci abbiamo messo la faccia e non era difficile venire qui e vincere. Gli attaccanti non segnano? Bisogna continuare a lavorare. L'importante è arrivarci in zona gol. Poi bisogna migliorare a livello di conclusioni. Ma crediamo. Se non chiudi le partite ci vuole poco a riaprirle. Perchè non ho fatto giocare Andrè Silva, nemmeno per un minuto? Ma che domanda è? Cutrone stava tenendo bene il campo. Poi ho messo Kalinic. Ma la priorità non è Andrè Silva. E' che venivamo da un periodo difficile. L'Atalanta? Pensiamo al Verona. Abbiamo visto col Benevento di cosa siamo capaci. Dobbiamo recuperare energie. Sta arrivando il caldo, abbiamo giocato tantissimo. Pensiamo prima al Verona e poi alla finale di Coppa Italia. Poi penseremo all'Atalanta. Cosa manca a questo Milan per tornare ai suoi livelli, al mio Milan da giocatore? Sono situazioni diverse. Anche lì all'inizio si faceva fatica. Poi accumulammo esperienza. Questa è una squadra giovanissima ma che sa giocare a calcio. Bisogna mettere la giusta mentalità ed esperienza. Le basi ci sono. Abbiamo più difficoltà con le piccole? Se vediamo la storia di questa società negli ultimi 4-5 anni, mancano punti contro le piccole. Nella mia gestione non abbiamo fatto tirare in porta i grandi attaccanti delle big. E' una questione di mentalità. Non è un caso che negli ultimi anni si perdono punti con le piccole. Ma questa squadra può solo crescere. A livello di mentalità possiamo migliorare ancora tanto. Posso migliorare anche io. Ho l'esperienza del quarantenne".
Gattuso a Sky:"Non era facile. Per la settimana che abbiamo vissuto. Per la tensione che c'è stata. Ci abbiamo messo la faccia. Non era facile venire qui e portarla a casa. Ce la teniamo anche se non riusciamo a chiudere le partite e dobbiamo riflettere su questo. Zero vittorie dopo il rinnovo? Inizialmente sei un mago del calcio e bellissimo poi quando le cose non vanno più bene diventi come Gargamella. Conosco bene questo mondo. So come vanno le dinamiche. Andiamo a vedere l'età di questa squadra. 23-24 anni. Da questo dobbiamo ripartire. Poi dobbiamo migliorare a livello di esperienza e lo sappiamo. Va bene così. Questa è una squadra che ha giocato tantissimo. Ha iniziato a luglio. Qualche giocatore a livello di condizione non è al massimo. A qualche giocatore starò sulle scatole, vorrà darmi una capocciata in bocca e non lo fa per rispetto. Ma io voglio essere coerente col mio pensiero. Mi interessa il collettivo. Non è un caso che questa squadra perda sempre punti con le piccole negli ultimi anni. E' una questione mentale di preparare bene le partite. Bisogna dare una lettura prima alle partite. Per giocare a calcio serve ben altro, non solo allenarsi bene. Io non posso piacere a tutti. Lo so. A chi mi riferisco? Io voglio fare l'allenatore ed ho il dovere di preparare bene i ragazzi. Non dobbiamo complicarci la vita all'esterno mandando messaggi e altri. Chi deve fare i conti fa i conti, chi gestisce la comunicazione fa quello. Alle altre cose ci penseranno gli altri. Per questo ieri ero un pò nervoso. Sento troppe chiacchiere da bar".