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Gattuso:"Avrei voluto portare la squadra a Dubai. C'è il GPS".
Rino Gattuso, intervistato da Milan Tv:"Da giocatore mi divertivo di più, ma a 40 allenare una squadra come il Milan per me è un orgoglio. Vedo che i ragazzi hanno un grande senso di appartenenza. Quando fai l'allenatore devi gestire tante cose. Ma non mi pesa. Mi sento a mio agio. Bisogna essere credibili in tutto ciò che si propone. Sono rimasto sorpreso dalla mentalità dei ragazzi. C'è grande apertura. La squadra ha una caratteristica importante: il palleggio Ed ha tanti piedi buoni. Il problema è che ancora non giochiamo da squadra. Vedo in giro tanti campioni che rincorrono l'avversario. Qui bisogna fare lo stesso. La pausa di 3-4 giorni non farà abbiamo. Tutti avranno un programma da rispettare ed il GPS. Speriamo ci sia professionalità. Non credo che qualcuno darà il GPS ai parenti.Mi sarebbe piaciuto portare la squadra a Dubai con le famiglie, lavorare un'ora e mezza al giorno e poi lasciarli liberi. Sarà per un'altra volta. I buoni propositi per il 2018? Bisogna lavorare, lavorare e lavorare. Non possiamo fare calcoli, solo pensare partita dopo partita. Ma questa squadra negli ultimi 50 giorni ha lavorato tantissimo.La priorità è migliorare sia a livello fisico che mentale".
Rino Gattuso, intervistato da Milan Tv:"Da giocatore mi divertivo di più, ma a 40 allenare una squadra come il Milan per me è un orgoglio. Vedo che i ragazzi hanno un grande senso di appartenenza. Quando fai l'allenatore devi gestire tante cose. Ma non mi pesa. Mi sento a mio agio. Bisogna essere credibili in tutto ciò che si propone. Sono rimasto sorpreso dalla mentalità dei ragazzi. C'è grande apertura. La squadra ha una caratteristica importante: il palleggio Ed ha tanti piedi buoni. Il problema è che ancora non giochiamo da squadra. Vedo in giro tanti campioni che rincorrono l'avversario. Qui bisogna fare lo stesso. La pausa di 3-4 giorni non farà abbiamo. Tutti avranno un programma da rispettare ed il GPS. Speriamo ci sia professionalità. Non credo che qualcuno darà il GPS ai parenti.Mi sarebbe piaciuto portare la squadra a Dubai con le famiglie, lavorare un'ora e mezza al giorno e poi lasciarli liberi. Sarà per un'altra volta. I buoni propositi per il 2018? Bisogna lavorare, lavorare e lavorare. Non possiamo fare calcoli, solo pensare partita dopo partita. Ma questa squadra negli ultimi 50 giorni ha lavorato tantissimo.La priorità è migliorare sia a livello fisico che mentale".